...già...Cavaliere non sbaglia...tocca un punto molto importante...una volta non c'era questo AFFARE...o per lo meno esisteva, ma non trainava o condizionava così fortemente il settore sigle tv. Ormai contemporaneamente al cartone di yugioh trovi le carte..casualità ? Naaaaaaaaaa..una volta semmai il successo del cartone stimolava un feedback affaristico, ormai si vive in simbiosi, si compra il cartone solo se ci permette "l'affare" (cartelle,zaini, carte,giocattoli,videogiochi...ecc).La pubblicità rende molto..e probabilmente una sigla martellante, assordante colpisce prima. Prima la sigla nasceva per aprire e chiudere il cartone, lo introduceva, ormai neppure le possiamo più vedere e ascoltare le sigle televisive dei cartoni, accorpate a pochi secondi, cosa introducono???
Un volta si cercava la qualità per motivi ben precisi e NOBILI (i soliti soldi dai), se il prodotto era ottimo vendeva un pacco di pezzi, cioè migliore era il pezzo più soldi si producevano col disco della sigla...si creava con questa certezza, la qualità paga...ma come ho già ribadito questo periodo è morto, per cui è normale che la qualità sia calata drasticamente...è così, la qualità costa, la creatività a buon mercato non esiste. Un artista vuole essere ben retribuito, non s'accontenta del contrattino, neppure accetta troppi compromessi.
Yusa...la qualità è davvero molto calata, ma non centra la D'Avena in senso stretto, lei cantava, canta come faceva nè più nè meno 20 anni fa...è solo lo spirito col quale si creavano le cose ad essersi atrofizzzato, una volta c'era entusiasmo, si voleva fare bene, e produrre qualità, oggi non serve (e neppure è richiesta a monte), basta l'effetto immediato, che poi tutto sopisca nel giro di due giorni non cambia. Il mercato (attuale) delle sigle non è un mercato che permetta guadagni di per sè, cioè, mi spiego meglio, la sigla d'oggi nasce per fini diversi da quelli che dovrebbero essere, così tutto scema, la qualità diventa accessoria, ovvio che ci siano ancora pezzi da 90, e lo dico io per primo, ma son ormai gocce nel mare, è cambiata la mentalità, non esiste proprio che si provinino più artisti per scegliere la canzone più adatta al cartone...non serve...il "mercato" non lo vuole più.
Ma preme correggere alcune cose..il mercato siamo anche noi..e noi stessi ci lamentiamo, per cui qualcosa non torna..vuol dire che siamo costretti a subire allora..si subisce perchè non si può scegliere...quindi?
Scusate il giro spaghettofilo, il monopolio arriva in nostro aiuto ?
La colpa della Manera in questo AFFARE non posso valutarla, credo sia più grande la colpa della TV di stato...che nulla fece per combattere questo monopolio, mentre rompe l'anima con le stronzate dell'isola dei famosi e altre cazzate, alla faccia del canone (imposto!) dei poveri italiani.
Ritornando al discorso di Cavaliere circa le censure, io sono tra i tanti a pretendere le censure, sarebbero necessarie in una società coerente, ma son rese vane per troppe motivazioni, non puoi censurarmi arale con la testa staccata perchè potrebbe spingere qualche bimbo a emulazioni quando contemporaneamente mi mostri nel tg le nefardezze dell'uomo...ok...ci vuole contatto con la realtà,ma occorre avere gli strumenti per mediare la realtà, e i bimbi non li hanno, occorrono genitori o chi per loro, ma sappiano non esserci ormai, per cui si rende necessario cmq un controllo che permetta di limitare la sovraesposizione a scene troppo pericolose...ma se mi trasmetti un cartone violento alle 2 del pomeriggio non puoi farmi la censura...Fai una scelta ben precisa...non è possibile conciliare le cose ormai, è così è un settore dove vive la costante incoerenza...e non serve analizzarne paradossi e incongruenze..purtroppo si deve fare i conti col dio denaro...
Non voglio annichilire il presente, ma far notare come sia improbabile un ritorno alla qualità con queste premesse...occorre cambiare la mentalità, e occorre pure mandare a casa parecchi, per il caro ricambio generazionale...dopotutto anche la rai non ha mosso un dito, s'è accaparrata Bonolis solo per odiens, mica per qualità...questa corsa costante porta solo all'impoverimento...e si rovinano pure i vincenti...Paolo lo ero...c'è un tempo per iniziare, e uno per capire quando finire...dopotutto l'unica vera colpa è nostra, crediamo in un mercato che non crede a noi...è questa la realtà...
Virgo