La serata fu memorabile, prima di tutto perchè è stato un evento condiviso e vissuto insieme a tanti amici a cui voglio un gran bene (da Gabrio a Filippo, da Corrado a Mauro, da Francesco a Simone, dai miei amici Alessandro e Giacome che mi seguirono fino al Rolling Stone a tanti altri fino ovviamente a tutti voi del Forum).
La trasparenza di un sogno. I Cavalieri, il viaggio, la poesia, i ricordi, le lacrime, i video che io e Francesco non riuscimmo a far partire... i dischi che apparivano, gli abbracci, l'emozone di vedere Actarus, il pubblico che ballava, i bambini, le Mele Verdi, le telecamere, la lunga giornata dei preparativi, la proiezione su quel che stavo facendo che mi girovagava continuamente in testa... La paura di non riuscire ad imparare come funzionava quel mixer per i video a cui lavorammo tutta la sera io e Francesco, gli sguardi d'intesa co Mauro, la classe dei Superobots... la classe di Corrado, la sera piena di note, il pubblico che invocava i Cavalieri, Mazzotta e Corizza, le immagini di Goldrake che baciavano lo schermo, le mani che applaudivano e scandivan loro stesse dei suoni... la paura di non fare a tempo ad arrivare, la mancanza di appetito tanta era la sorpresa per quel giorno, la copertura del gap temporale per un sogno che avevo sin da piccolo che andava a crears, Mitzi Amoroso... l'incredulità della gente, tutti gli ospiti, la fantasia del testo della serata che curammo in quattro o cinque persone, gli aneddoti su "La Notte delle Singles", l'odore dei cartoni animati, la rivendicazione di un'era intera, la voce di una generazione che si riscatta con la sola dolce prepotenza dei suoi ricordi, l'atmosfera che pareva raccontare pomeriggi pieni di pedate al pallone, Ergo Spalma, Nutella e Studi Mafera... La sigla di "Ken Falco", le parole intervallate dalla festa che si organizzava internamente di sigla in sigla, il mio volermi misurare con un batito di ciglia, vedendo se poi fosse quello soltanto a trasportarmi via... Il rammarico e, allo stesso tempo, la gioia per un periodo che se pure è finito riesce sempre a rinnovarsi a a trovare nuove interpretazioni e misure nel nuovo vivere, la raccolta di impressioni, i confronti con gli amici su quale sia stato il momento più bello... I colori del grandioso manifesto della "NDS3"... Gabrio, Mimula, Filippo, Roberto... la tempesta di tuoni dentro, la rivalsa di un qualcosa che ho sempre sognato a fronte d'ogni odioso e arrogante palinsesto odierno, tutto lo stato magggiore dei Blue Fixer sul palco alla fine...
Certo... potrei andare avanti fino a Capodanno: senza verbi si scrive anche meglio ed è a volte più facile persino dar l'idea della sensazione... ma anche se domani si lavora e io devo tornare alla realtà per guadagnare il letto, mantengo la vita nelle sigle e la sigle nella vita
WATTA