Sigletv.Net / KBL Forum

Buongiorno,

nell'ultimo anno e mezzo mi sono concentrato nelal ricerca dei CD fondamentali per le sigle degli anime. Attualmente ho

JM Compilation
Ufo Robot Supersigle
Ufo Robot & Co
Opera Omnia (10CD)
Tesori nascosti (5CD)
TiVulandia Vol. 1-2-3
TiVulandia Vol. 1-2-3-4-5 LineaKids
I Cartonissimi
I Fantastici Cartoons
Bruno Lauzi - Johnny Bassotto
Super Balestra
Tivulandia Collection: I Cavalieri Del re - La Raccolta Completa delle sigle TV
Tivulandia Collection: Fratelli Balestra

Sono alla ricerva di
Super Video Stars
Evviva la TV!
Le sigle d'oro dei cartoni animati
C'erano una volta... I Cavalieri del Re

Vorrei chiedere cos'altro manca per una collezione completa (escludendo la D'Avena, visto che delle sue pubblicazioni in CD è arcinoto ogni dettaglio)? Inoltre ho letto che nei cd I Cartonissimi e I Fantastici Cartoons alcune canzoni presentano l'inizio tagliato. Sopratutto per Koseidon volevo sapere se esisteva un qualsiasi CD incui la traccia che non presenti questo taglio iniziale.

Grazie a tutti.

Ti mancano tutti i migliori cd di sigle usciti negli ultimi anni, marchiati SIGLANDIA.
Oltre a quelli che hai già elencato ti consiglio i tre volumi di SuperSigle TV in versione originale (tutti e tre doppi cd, strapieni di sigle e inediti della Fonit Cetra, compresa quella dei Cavalieri dello Zodiaco), La mia amica sei tu (tutte le sigle Odeon di Massimo Dorati, comprese Tommy e Rocky Joe), Per sempre con te (tutte le sigle Fininvest di Massimo Dorati), La banda della TV (doppio cd con tutte le sigle RAI degli anni Novanta), Digimon & Co (tutte le sigle Rai degli anni Duemila) e il triplo cd SPECIALE (per noi che eravamo) RAGAZZI, che "manda in pensione" Le sigle d'oro, in quanto contiene molte più sigle, ha una qualità audio molto migliorata e un booklet ancora più ricco e dettagliato di ben 64 pagine strapieno di immagini e notizie inedite.

Purtroppo su tana delle sigle non sono ancora stati inseriti, ma ti assicuro che sono a dir poco FONDAMENTALI, visto l'altissimo numero di sigle pubblicate per la prima e unica volta che racchiudono, oltre a una qualità audio stratosferica e a dei booklet coloratissimi e pieni di scoop.

Basta che contatti l'associazione TV-Pedia che li ha realizzati, e puoi riceverli quasi tutti al prezzo di costo (alcuni, purtroppo per te, sono esauriti e difficilissimi da reperire).

Ciao,

sono in attesa di conferma dell'inscrizione su tv-pedia (sono colpevolmente in ritardo di una decina d'anni ). Sono ancora disponibili per l'acquisto? Ho visto su discogs che sono tutti in esclusiva per i membri di TV-Pedia.

Grazie infinite per la risposta e per avermi indicato il cd SPECIALE (per noi che eravamo) RAGAZZI, ora sono un po' indeciso se per completismo occorra anche comprare le sigle d'oro (nonostante siano sovrapponibili il collezionista che è in me vorrebbe tutto).

Non c'è speranza invece per le sigle con l'intro mutilata?

Come sempre esaurientissima l'analisi di Ivan.
Ma io vorrei aggiungere il cd più interessante di tutti,secondo me:
Al tempo delle Mele Verdi.
Che contiene qualche inedito ma soprattutto provini e versioni alternative;
l'estrema bontà dei brani risalta anche nell'interpretazione del loro autore nei provini:sono esaltanti

Koseidon è completa e incisa magnificamente nel doppio Tivulandia Collection: Fratelli Balestra,che tra l'altro possiedi...dovresti aprirlo

Giusto, avevo identificato anche quello come CD da procurarsi.

TiVulandia Collection è in arrivo, quindi non lo possiedo ancora fisicamente, sia quello dei balestra che quello dei cavalieri sono l'ultimo acquisto fatto. Fino a 10 anni fa bazzicavo molto il web alla ricerca di sigle e di CD, poi tra una cosa e l'altra, e vedendo la desolazione che c'era avevo abbandonato le ricerche. Poi a settembre scorso ho scoperto che degli eroi (e non è un termine iperbolico, parliamo di autentici eroi) hanno sfidato avversità e dedicato del tempo per confezionare 15 CD (Opera Omnia e Tesori Nascosti) che finalmente e per sempre portavano a compimento la diffusione di una delle discografie più importanti delle sigle tv.

Da lì è stato un setaccio continuo della tana delle sigle, scoprendo quante pubblicazioni erano state fatte negli ultimi 10 anni. E così, scomprendo che molte ormai erano esaurite, ho dovuto ripiegare su mercatini, siti di annunci, ebay... purtroppo non ero minimamente a conoscenza dei lavori degli ultimi anni, altrimenti non mi sarei attardato tanto per iscrivermi a tv-pedia. Doppia colpa mia quindi

Spero di essere ancora in tempo per rimediare.

Be' se vuoi esulare dalle sigle dei cartoni animati Siglandia ha recentemente pubblicato anche il doppio cd SUPER PIPPO FRANCO, con tutte le sue sigle e canzoncine per bambini, come sempre il tutto arricchito da inediti e booklet mastodontico.
Devi contattare loro però, io non posso esserti d'aiuto:
tv-pedia@tv-pedia.com

"le sigle di papà" con tutti gli arrangiamenti di vito tommaso non lo considerate? c'è dentro tra le altre space robot, jet robot e gackeen son solo 10 sigle e riversate da 45 giri, ma secondo me merita, se non altro per completezza. difatti io ce l' ho. alcuni citati secondo me paiono dei doppioni di altri, specie "super sigle tv", "speciale per noi che eravamo ragazzi" e "tutto sigle e cartoni tv", tutto materiale reperibilissimo in altri cd.
su super balestra sono indeciso...

Il punto fondamentale è che, anche a parità di scaletta, i CD mica han tutti la stessa qualità

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Cuore d'acciaio, mente geniale e rischio da affrontare, ma chi non ha coraggio non può sfidare il cielo come noi!

sì ma dubito che dei ragazzi oggigiorno ascoltino le sigle su impianti hi fi della Linn da 22 mila euro, lì forse un pochino di diversità magari un orecchio fino riesce ad avvertirla appena appena, ma per rippare su pc in mp3 o ascoltare in macchina per me se anche un cd ha una qualità diversa ma ha una scaletta che risulta facilmente reperibile da altri già in mio possesso, ne faccio a meno.

E poi se compri un cd, mica c'è scritto "attenzione questo cd ha una qualità superiore rispetto alle sigle contenute in..."

Mancano i soldi ed il tempo per ascoltare la musica, almeno nel mio caso, la musica ormai ci accompagna come sottofondo nelle attività rumorose quotidiane. Ad esempio o ho sia opera omnia sia tivulandia collection coi cavalieri del re, ed avrò pure l' orecchio fine come quello di un vitello, ma tutta sta differenza nel mixaggio dei master non la avverto... Super balestra alla fine però l' ho preso... poco fa. Confronterò prima possibile con tivulandia collection volume 2. VI saprò dire.

Per ora rimango della mia opinione iniziale, ma accetto ben volentieri di ricredermi.

Io sarò contro corrente, almeno in parte. Confesso che pure io riverso i cd in mp3 per sentirli con la chiavetta in auto, e che in questo scenario della qualità poco può importare. Ma quando sono a casa, in quei rari fine settimana di piena libertà, e decido di concedermi un paio d'ore d'ascolto, la qualità di quello che sento ha un certo peso. Che sia un album dei Pink Floyd, un'incisione di Chopin o il motivo del'almanacco del giorno, se ho voglia di ascoltarlo mi piace che si senta bene.

Poi ognuno ascolta con la propria sensibilità ovviamente, ma con certe incisioni io accuso malessere fisico dopo pochi minuti d'ascolto (e non sto scherzando) tanto sono sbilanciate o mixate male. In auto va bene tutto, pure la cassetta coi mille fruscii, ma a casa sul divano, almeno per quelle due ore, che si senta come si deve

Mi collego alla discussione con un pensiero che c'entra in parte. Premesso che ho la mia collezione anche io, inclusa Opera Omnia dei Cavalieri, quindi non parlo per "interesse personale" avendo come voi possibilità di ascoltare queste sigle quando voglio; penso che l'assenza sulle piattaforme di streaming sia un peccato. Se cerchi su Spotify qualcuna delle sigle che non siano della D'Avena non esce quasi niente. E' un peccato per il grosso pubblico, quello non di nicchia e di collezionisti che possiedono CD rari, perché immagino che a molte persone verrà in mente qualche vecchia sigla e la cercheranno per ascoltarla. Non è una forma di pirateria perché un guadagno c'è, per quanto limitato, anzi va contro la pirateria perché se queste sigle le cerchi su Emule le trovi e lì davvero il guadagno è zero.
Immagino sia un naturale riflesso del fatto che da dopo Tivulandia sia uscita poca roba su CD e Spotify riflette ciò che è stato presente sugli scaffali dei negozi negli ultimi anni. Ma magari i Cavalieri, che hanno lavorato con gli appassionato alla produzione di alcune raccolte recenti, non potrebbero in qualche modo essere presenti? Una loro raccolta consentirebbe anche a chi conosce solo qualche sigla di approfondire la conoscenza delle loro opere.

A tutti i cd che hai elencato aggiungerei "Pinocchio perché no?", che credo sia quello più facilmente reperibile nel quale trovare "Anna dai capelli rossi".

I brani contenuti in "Le sigle di papà" di Vito Tommaso mi pare siano tutti in "Super video stars" ed "Evviva la TV", con qualità certamente migliore. Se trovi quelli, sei a posto.
C'è anche un interessante triplo cd "Tivulandia Nippon Vol. 1" con le sigle giapponesi dei cartoni che sono arrivati da noi senza una sigla italiana (Kyashan, Polymar, Zambot 3, ecc.)

Rispondo a Cuorforte: Spotify e tutto il mondo della musica digitale "LEGALE" è, in realtà, una COLOSSALE RAPINA, perlomeno nei confronti degli autori.
Provate a chiedere ai vari Maestri che per tot anni hanno tenuto le loro sigle nelle piattaforme a pagamento tipo amazon, itunes, emusic, ecc. quanto hanno ricavato di diritto d'autore, e vedrete cosa vi rispondono!
Ad oggi, l'unico modo per acquistare musica PAGANDO il lavoro agli autori, è solo UNO: comprare i cd / vinili originali, in cui siano stati versati i contributi SIAE!

Non conosco questi aspetti. Posso comunque immaginare che sia come dice ivan, che i guadagni su poche decine/centinaia di ascolti siano pochi euro o centesimi, e quindi forse conviene solo agli artisti più in auge del momento, interessati a promuovere i tour.
E' che dispiace che all'utente medio, che non possiede CD rari, venga in mente Lady Oscar e non la trovi e quindi non riviva la qualità delle loro creazioni.
Un mio amico non appassionato l'altro giorno non so come ha beccato Devilman in radio e si stupiva di com'era fatto bene quel brano.
Comunque capisco, se i propri diritti d'autore vengono considerati umiliati da qualcuno non c'è tutta questa voglia di affidarvisi.

di sicuro le case discografiche dovrebbero tenere, perlomeno nei cestoni dei supermercati e a prezzi più bassi possibili, i cd di sigle dei loro cataloghi.
Così come fanno le case specializzate in cover, che da sempre imperversano nei cestoni.
Mi sa che solo in Italia si vendono molti più cd di cover che non i corrispondenti delle versioni originali...
Ma qui se non si svegliano le varie Universal / Warner / Sony / RTI Music, c'è ben poco da fare.
A me piacerebbe molto ristampare tutti i brani "Tivulandia"; ma i costi di licenza, per le nostre tirature, sono decisamente una mazzata.

Io non nego che apprezzerei molto la possibilità di scaricare in Flac i vari CD di sigle (cosa purtroppo impossibile visto che quando si è fortunati si trovano mp3 dall'origine inclassificabile, come i recenti Fivelandia Story e CdA TV Story), ma avendo più volte letto le condizioni vessatorie per gli autori, almeno per quello che riguarda il main stream, è molto meglio starne alla larga. Di contro il CD, essendo fisico, è un bene soggetto ad esaurimento, e quindi a speculazione.

Una possibilità potrebbe essere quella di rilasciare su piattaforma privata (molti musicisti lo fanno), previo pagamento, la tracklist in flac sotto opportune condizioni (ad esempio se il CD è ormai esaurito da 5 o 10 anni). Anche perché dopo anni che un CD è andato esaurito, l'artista ormai il suo guadagno lo ha pienamente realizzato, quello che resta è solo il mercato degli speculatori che seviziano i collezionisti (immagino cosa accadrebbe se domani uscisse il "baule", cofanetto sarebbe riduttivo, di tutti i Fivelandia riversati da master, chiunque volesse vendere un Fivelandia 6 dovrebbe aspettare per anni l'arrivo di un purista che vuole rigorosamente la prima edizione). Certo, non si hanno i libretti, che quando sono ben fatti valgono da soli metà del prezzo del disco, ma per molti è l'ascolto l'aspetto importante, e si potrebbero vendere le playlist in Flac al medesimo prezzo del CD, avendo di fatto un utile nettamente maggiore non avendo i costi di produzione del supporto fisico (e ipotizzando che i costi di produzione siano già ammortizzati con la vendita dei CD). Mentre, opionione personale, considero ininfluente l'aspetto della pirateria. Chi si accontenta di scaricare 2 o 3 mp3 fatti malamente e di fretta, magari presi pure da cassetta, in ogni caso non avrebbe acquistato il CD.

Ad ogni modo mi è arrivato anche Manga's Melody & Songs, per cui non farò superflui apprezzamenti

Infatti anche questa cosa è assurda. Nei cestoni del supermercato trovi tutta la discografia di Heather Parisi, dei Nuovi Angeli, Sylvie Vartan, Catherine Spaak, insomma di artisti non così rilevanti e invece sulle sigle dei cartoni zero assoluto. Eppure almeno per un paio di generazioni queste canzoni sono dei miti assoluti, sono in pochi a non esaltarsi ascoltando qualche sigla... E' davvero assurdo che si vendano solo cover e non si pubblichino raccolte di sigle e per avere Lady Oscar, che conoscono anche i muri, su CD, si debba cercare qualche CD super raro. Le chicche ok, ci sta, ma che sigle arcinote e mitiche siano introvabili è ridicolo.

La cosa che mi suona strana è che si è passati da una vera e propria invasione ( cosa che chi come me ha visto in tv in contemporanea i cartoni hanna barbera e i giapponesi ) e quindi da un fatto di costume, nazionalpopolare, a qualcosa di nicchia, che viene dimenticato, e che non viene sfruttato nemmeno commercialmente dell'effetto revival.....


Penso sia normale che degli strappassionati cerchino le date della prima tv o conservino i primi passaggi tv di alcune serie, gli appassionati di ogni cosa sono quelli che conservano piacevoli segreti di ogni fatto di costume o moda.
Pensate che persino dei beatles ( che non erano certo di nicchia ne all'epoca di uscita ne adesso ) gli appassionati sanno "piccoli segreti" che anche un buon appassionato di musica ignora ( dalle cose serie tipo ogni singolo strumento utilizzato od ogni aspetto legato ad ogni apparizione tv a quelle piu "ridicole" ).

Qui invece si è passati praticamente a trasmettere ad ogni ora ogni serie giapponese, in 10 anni abbiamo visto quello che in madrepatria hanno visto in 40.....
Al nulla o giu di li....... Sia per le serie storiche che per quelle nuove ( anche i piu disillusi sono costretti ad affermare che siamo lontani dai fasti degli anni ottanta ).

E per le sigle siam conciati anche peggio....

Le serie tv almeno in qualche modo sono state pubblicate in vhs e dv poi, anche se certo con modalita "strane", adesso rimangono praticamente 2 case di punta e stop, passando per case fallite come shinvideo o d/Visual o stormovie...... Con ideologie estremiste e autolesioniste tipo tirature limitate o ridoiaggi a go go..... Una politica un po dissennata e divisiva che certo non ha favorito la "rinascita" del culto dei cartoni animati giapponesi, anzi!
Ci si è scannati su tutto e il contrario di tutto.......

Ma almeno qualcosa è uscito....


Delle sigle invece si è perso quasi tutto.
Master perduti.... Che grazie agli appassionati saltano fuori ( ma le case discografiche dormivano??? ).
E sigle arcinote che nessuno trova legalmente sui canali per scaricare a pagamento, e nemmeno nei cd un po pattoni ma almeno ufficiali e ciclicamente riproposti ( come appunto per cantanti italiani retro ).

Mah!

Sembra che di quello che abbiamo vissuto come la norma negli ultimi anni settanta e i primi anni ottanta ( fino ad almeno tutti gli anni ottanta ) a parte gli appassionati, nessuno se ne ricorda o lo sfrutti fosse solo per un ritorno economico.....

Appassionati che poi si distruggono a vicenda su questioni varie ( cristina contro cavalieri? Doppiaggi storici contro ridoppiaggi? Chi produce cd con associazioni autofinanziatesi contro chi non lo fa? ).
E che quindi non rappresentano nemmeno una forza dal punto di vista commerciali e che "costringe" le varie case ( discografiche o audiovisive ) a far uscire le cose per le quali sognano......

Appassionati stradivisi, e varie case disinteressate........

Mah!!!!!!!!

A costo di sembrare drastico, invito tutti a riflettere sul fatto che a muovere le cose / il mondo è solo una cosa: il denaro.
Trent'anni fa il business era trasmettere serie tv, perché pigliavi un botto di soldi con la pubblicità; il business era vendere dischi, quindi le sigle erano sempre presenti e curate da professionisti; il business era vendere giocattoli importati direttamente dal Giappone, e quindi via di programmi a tema.
Poi è cambiato tutto, per motivi politici / economici / tecnologici / culturali.
Chi detiene i diritti delle vecchie serie se li fa strapagare per concederli; due terzi delle serie vecchie hanno i diritti scaduti e, coi prezzi odierni, non conviene pagarli di nuovo; molti "old anime" non verrebbero comunque apprezzati dalle nuove generazioni, abituate a tratti più moderni e a una regia iper-cinetica; l'audience odierna è frammentata su 20.000 canali e quindi anche gli spot pubblicitari non permettono più gli incassi di un tempo; dischi non se ne vendono proprio più, ormai solo AGGRATIS e rigorosamente scaricando illegalmente da internet mp3 / video di youtube o, nel peggiore dei casi, comprando dvd e cd pirati sempre su internet, quindi nessuno si sognerebbe di investire in nuove sigle (Vanni e D'Avena, che sembravano destinati all'eternità, ormai sono fuori gioco pure loro...).
Dulcis in fundo: i nuovi anime giapponesi hanno ormai preso una piega emo / ecchi / da fissati mentali che solo in Giappone può andare in TV, da noi è culturalmente troppo distante. Sono troppo "for Japan only" per essere trasmessi da noi... E non venitemi a dire che in Italia ci sono milioni di nerd / otaku, perché si tratta comunque di una generazione abituata ad avere tutto o gratis (scaricando illegalmente), o spendendo pochi spicci (comprando merchandising contraffatto cinese alle varie fiere del fumetto), quindi non è una generazione che spende in queste cose (semmai dilapidano le loro paghette in videogiochi, smartphone e vestiti firmati).
Insomma, in trent'anni tutto il business che c'era ai tempi d'oro è venuto meno. Quindi è normale che sia tutto finito: "no dinero, no party!"