Leggendo un fracco dei post più recenti verrebbe da dire: uè raga, ma ssiete fuori di melone?!
Ci sarebbe da ribattezzarvi come Scajola 1, 2 ecc. tanto sembrate dei troll "a vostra insaputa" (e qualcuno anche no, come quello, non nuovo a uscite improbabili, che cita una - suppongo - "library" di Maurizio Fabrizio solo perché c'è un pezzo, senz'altro strumentale, ispirato all'isola di Lamu)
C'è chi parla di esaminare i titoli giapponesi che si vedono nella sigla per scoprire qualche credito camuffato, come se, per coprire beghe sul diritto d'autore, uno scrivesse i crediti della sigla italiana in caratteri non occidentali: basta non scriverli del tutto no?! E poi sono i titoli giapponesi originali, per la miseria, come se ne vedevano in tante serie importate ai tempi senza venire rimossi dalle edizioni italiane...
Ho letto anche dell'episodio in cui dei personaggi cantano "La notte è piccola" delle Gemelle Kessler: e che c'entra?!
Semplice questione di adattamento, di trovate in sede di doppiaggio: ad esempio, in un episodio di Pollon la nostra si trova per due volte in non ricordo che abisso marino e, alla seconda, una sorta di pesce guardiano, già incontrato la prima , gli dice: "Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?!", citando chiaramente Lucio Battisti...
Non vedo proprio, nel caso di Lamù, che legame possa esserci con la sigla, se non congetturare, dopo una Tennents di troppo, che siccome viene citata quella canzone possano esserci degli autori in comune.
Più facile che un asino voli di sua sponte...
Tornando a discorsi più fattibili e a parte gli scherzi (perché vorrei precisare, qualora ce ne fosse bisogno, che le mie sono solo ironie senza intenti offensivi, basate comunque su considerazioni oggettive), vorrei soffermarmi sulle "tracce fantasma": è sì un uso affermatosi coi cd da una ventina d'anni a questa parte (più o meno), ma poteva capitare (rarissimamente) che vi fossero anche su vinile, naturalmente non sui normali singoli a 45 giri, ma sugli lp a 33 giri e, di solito ma non necessariamente, alla fine di un lato (in genere il secondo) o in qualche disco mix o promo comprendente magari tracce di più artisti. Poteva capitare per errore nella stampa del disco o in quella della copertina e dell'etichetta, ma poteva essere in altri casi un atto voluto: lo fecero appositamente già i Beatles col brano "Her Majesty" in "Abbey Road" (1969), poi riportato nelle edizioni successive; ma può anche accadere che un brano sia inserito all'ultimo nomento e non ci sia tempo di modificare la copertina per aggiungerlo ai titoli: successe per "Train in Vain" dei Clash, brano, oltretutto famoso, che non compare tra i titoli della prima stampa di "London Calling" (1979). Forse può dirsi lo stesso per "I do" di Eddie Brickell & The New Bohemians che chiude l'album "Shooting rubberbans at the stars" (1988, noto soprattuto per i successi "What I am" e "Circle") e che è indicato solo sull'etichetta del disco e sulla cassetta e credo anche sul compact disc, pur non essendolo in copertina (almeno nella stampa originale, mentre può darsi lo sia nelle successive).
Tornando a Lamù, potrebbe ipotizzarsi che un'incisione della sigla si trovi, non indicata, su un qualche promo di una casa discografia insieme a pezzi magari più noti, ma la possibilità mi appare remotissima...
Circa "Cuore di Mamma": entrambe le sigle si ispirano a uno stile "ye ye" anni '60, quindi è probabile che sia un caso come pure che, incosciamente o meno, l'autore abbia citato "Lamù" perchè qualche somiglianza c'è (qua e là non piccola, ma soprattutto per ragioni stilistiche, appunto): non vedo né gli estremi di un plagio né legami, per lo meno evidenti, con la "questione irrisolta".