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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 15 feb 2016, 10:10 
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Iscritto il: gio 14 feb 2013, 18:47
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Sir Jack ha scritto:
nodisco, in quanto admin della pagina facebook posso chiarirti che non abbiamo mai scritto "caso di Pandora", e che è stato il nostro amico Ranma a leggere male. Ergo, il tuo "ignoranti" è stato un po' frettoloso :)

Oddio, avevo proprio frainteso, chiedo umilmente scusa! :oops:
Non avevo capito che quel "su Facebook dicono" fosse riferito alla pagina ufficiale FB, pensavo volesse dire "ho letto da qualche parte su FB che...", e da qui è partita la mia battuta!
Mi scuso davvero, forse sarebbe il caso di cancellare questi ultimi post per evitare fraintendimenti: non volevo assolutamente scatenare flames o essere offensivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 15 feb 2016, 11:04 
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Iscritto il: ven 11 dic 2009, 1:52
Messaggi: 247
Località: Napoli (con tutto l'orgoglio possibile!)
nodisco ha scritto:
Sir Jack ha scritto:
nodisco, in quanto admin della pagina facebook posso chiarirti che non abbiamo mai scritto "caso di Pandora", e che è stato il nostro amico Ranma a leggere male. Ergo, il tuo "ignoranti" è stato un po' frettoloso :)

Oddio, avevo proprio frainteso, chiedo umilmente scusa! :oops:
Non avevo capito che quel "su Facebook dicono" fosse riferito alla pagina ufficiale FB, pensavo volesse dire "ho letto da qualche parte su FB che...", e da qui è partita la mia battuta!
Mi scuso davvero, forse sarebbe il caso di cancellare questi ultimi post per evitare fraintendimenti: non volevo assolutamente scatenare flames o essere offensivo.

Ma figurati nodisco, ci mancherebbe, non c'è bisogno di scusarsi, è stato un banale fraintendimento :)


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 feb 2016, 22:34 
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Iscritto il: lun 4 nov 2002, 10:44
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So che non aggiungerò molto, ma il palinsesto tipo di Telecapri proposto sopra è identico a quelli che andavano su Telepadova (circuito 7 Gold); non so quali nessi tra le emittenti, quale proprietà unica e riconducibile ci fossero dietro, ma magari è uno spunto per battere territori del nord est. Anche su Telepadova, Lamù inizio ad essere in programmazione fin dall'83-'84. Ricordo come ieri la prima volta che vidi il primo episodio mai trasmesso, alle 19.00, dopo che finì (o interruppero) Mr. Baseball.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mer 17 feb 2016, 22:56 
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Iscritto il: lun 6 ago 2007, 15:04
Messaggi: 1223
Telepadova: ci ho lavorato anni fa, non hanno nulla.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 1 mar 2016, 10:26 
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Iscritto il: sab 12 mar 2011, 16:27
Messaggi: 35
Qualcuno ha mai pensato agli Osanna?
Napoletani, famosi negli anni 70...nessuno?


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: sab 5 mar 2016, 2:32 
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Iscritto il: lun 18 mar 2013, 15:18
Messaggi: 41
Manco da tanto, ma seguo saltuariamente e vedo che l'idea dell'investigatore privato non è ancora stata messa in atto se non da Ivan anni (troppi?) fa. E questa storia che non abbia voluto essere pagato mi sa o di fandonia (non offenderti) o di totale assurdità. Se avesse ricevuto minacce o quant'altro avrebbe anche potuto dirti "Rischio troppo, non voglio essere coinvolto" anzichè fare scena muta. Per curiosità, se ricordi, che parcella aveva?

Poi: smettiamola con questa cosa di sparare nomi quasi a caso di probabili artisti che hanno la voce/lo stile/i capelli che ricordano il cantante della sigla di Lamù. E' divertente per i nuovi ma dopo un po stanca, non serve a niente, dobbiamo investigare sulle origini della sigla, provare ad indovinare chi la canta "ad orecchio" è solo una perdita di tempo.

Archivio Corona a Bologna: l'utente che se ne occupava (seguivo molto all'epoca) è sparito se non ho capito male. Domanda semplice: c'è qualcuno di Bologna che possa riprendere la ricerca? Da quel che diceva non occorrono soldi ma solo una buona dose di parlantina e sfacciataggine (nel senso che bisogna mentire perchè se gli dici che stai cercando la sigla di una cartone non ti prendono sul serio) più molto molto tempo (ma non c'è fretta).
Chissà mai che un archivio digitalizzato nel frattempo non l'abbiano messo su (dubito).

Circuito EuroTV: anch'io vedevo Lamù su Telepadova da bambino (sono di Verona/Veneto), buono a sapersi che non sanno nulla (neanche che a fornirgli il tutto era Rete Capri?). Credo che cercare nelle altre emittenti regionali che facevano parte del circuito darebbe gli stessi risultati.

Iene/Mistero/Voyager: Innanzitutto eviterei Mistero, perchè sarebbero i più facili da convincere ma TUTTI i loro servizi sono delle clamorose bufale o cretinate e toglierebbero prestigio alla ricerca se non addirittura infangandola a livello nazionale senza dare alcun aiuto. Fra le Iene e Voyager, dato che le prime trattano o argomenti pseudo-seri di politica/criminalità o servizi su prostitute/trans/sesso, opterei per la seconda trasmissione ma credo che Giacobbo troverebbe poco interessante l'argomento. Quindi, tenendo conto che alla fine farebbero solo un servizietto striminzito per una sola puntata, lascerei proprio perdere. E poi come si vede nel riassunto la pista "programma tv" è già stata battuta ed è stato un fallimento.

Aspetto nuovi aggiornamenti.

@Violet: studi all'Orientale? Hai come professore Amitrano (se c'è ancora)? Lui sì che sarebbe un "nome noto" (anche se non negli ambienti televisivi) magari vagamente interessato alla faccenda.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: gio 10 mar 2016, 13:10 
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Iscritto il: gio 23 mag 2013, 10:05
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L'utente che seguiva l'archivio Corona a Bologna, boulayo mi pare, non è sparito, mi pare di ricordare che si era trasferito altrove.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: gio 10 mar 2016, 19:43 
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Iscritto il: mar 10 lug 2012, 14:54
Messaggi: 647
VinZ ha scritto:
L'utente che seguiva l'archivio Corona a Bologna, boulayo mi pare, non è sparito, mi pare di ricordare che si era trasferito altrove.

L'utente che seguiva l'archivio Corona è micknuragos, visto che lui è bolognese. Boulayo doveva invece occuparsi di rintracciare Monica Cadueri, se non sbaglio.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: gio 10 mar 2016, 21:18 
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Iscritto il: lun 18 mar 2013, 15:18
Messaggi: 41
E all'archivio Corona Micknugaros ha sospeso le ricerche o è sparito?

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: ven 18 mar 2016, 20:28 
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Iscritto il: mar 20 ott 2009, 20:59
Messaggi: 104
Io mi sono occupato della questione Monica, senza grandi risultati.
Ho contattato il padre Giancarlo che dice di non ricordare e di non potermi dare il contatto di Monica.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: ven 25 mar 2016, 22:38 
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Iscritto il: ven 25 mar 2016, 22:25
Messaggi: 11
Salve a tutti. Sono nuovo, mi sono avvicinato al forum in questi giorni venendo a sapere di questo mistero che sinceramente ne ignoravo l'esistenza. E' incredibile che non sia mai saputo chi caspita abbia scritto/cantato questa bellissima sigla (una delle mie preferite di sempre). Che dire, dalle ultime pagine mi sembra di capire che la ricerca si sia fermata, d'altronde penso sia normale date le innumerevoli porte in faccia e i buchi nell'acqua avuti nel corso degli anni. Speriamo che prima o poi si faccia finalmente chiarezza sulla questione, anche se ormai penso sia un sogno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: dom 27 mar 2016, 1:59 
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Iscritto il: lun 18 mar 2013, 15:18
Messaggi: 41
Stucchevole è l'ostinazione con la quale i personaggi palesemente coinvolti e che palesemente sanno non vogliano dare neanche la più piccola bricciola di informazione su questa sigla.

Se io venissi contattato ad es. per un cartone animato che vedevo 30 anni fa risponderei senza alcun problema a delle domande su ciò che so a riguardo (e sto parlando dei ricordi di un bambino di 5 anni).

Trovo quindi ridicole le scuse di amnesie varie posti davanti alla più semplice delle domande ovvero chi ha cantato la sigla di un cartone animato per il quale questi signori hanno lavorato mesi se non anni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 28 mar 2016, 0:52 
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Iscritto il: dom 27 mar 2016, 23:47
Messaggi: 2
salve a tutti
sono un utente appena iscritto.
Qualche anno fa un mio caro amico mi parlava di questo splendido mistero, scoperto ai primordi della rete, che riguarda quell'oggetto metafisicamente laterale quale fu il cartone sulla ragazzina aliena trasmesso soltanto dalle provincialissime reti private italiane. Dovevamo attraversare quell'onda lunga, catodicamente ambigua e dall'estetica dilettantesca dei tanti canali locali, cavalcata con rapidi colpi di pollice sul tasto "P+", per giungere - sorpresi nel pomeriggio infinito dell'undicenne da una replica inaspettata - a quel lontano mondo in cui erano possibili Sakurambo o Ataru, in cui era possibile quella specifica forma di sublimazione delle prime pulsioni erotiche. Nessuno di noi, ammettiamolo, poteva accettare l'insoddisfazione e l'inquietudine di Ataru, tutti noi avremmo sposato la splendida Lamù innamoratissima, saremmo stati felici d'essere ogni tanto folgorati dalla sua energia. Quale dilatazione del tempo e dello spazio, lungo le rotte per il Giappone, lungo l'onda delle frequenze televisive...

Provincialità delle reti, dunque; ma anche mito animato di un altrove lontanissimo (un Giappone inesitente). Il dilettantismo estetico esposto nella galleria di reti improvvisate, figlie di una logica pioneristica, era sentito come naturale degradazione sulla progressione dei canali, degradazione proporzionale alla distanza da quelli nazionali sulla serie memorizzata delle frequenze; degradazione vissuta infine come "periferia catodica" e dunque esistenziale. La lontananza dei luoghi descritti dal cartone trovava residenza in quella che si dilatava tra i canali.
Questa meravigliosa costellazione sosteneva una storia, quella di Lamù, di Ataru e degli altri, che ha nutrito le nostre anime di un alimento segreto, sotterraneo, che ben dialogava con le nostre fantasie e scendeva a patti con le prime curiosità erotiche; ha occupato un luogo appartato, lontano da sguardi adulti, da autorità morali ed educative, godendo così di una lateralità che significava intima solidarietà con la nostra condizione pubertale, italiana e di fine secolo; la sua originalità scansava la banalità di tanti altri cartoni animati e di altre "proposte" di intrattenimento - vedere Lamù era sentito come un'esperienza altra, sempre potenzialmente sorprendente.
Ho cercato di abbozzare un profilo che so essere appena sufficiente a descrivere quello che, credo, sia stato un po' per tutti noi Lamù, ma credo anche che questi siano gli elementi salienti, capaci di mettere in luce il mito ulteriore, quasi il mistero fondativo che sintetizza in sé i molti piani che si incrociano in quella costellazione di senso. Il mito e il mistero della sua sigla.
Non è un caso che sia nato in un altro luogo periferico e raccolto, la rete ai suoi inizi, frequentata quasi solo da esperti informatici. Qui due dimensioni della provincia, del fuori-dal-centro, si incontrano approfittando del fatto che una stessa generazione le ha vissute entrambe, attraversando l'epoca di passaggio in cui la tv fu sostituita dal pc. Non è un caso nemmeno che questa vicenda lambisca Napoli, altro luogo eternamente e proficuamente decentrato.
So di non poter far parte di questo mondo di indagatori del mistero, non ne avrei la vocazione e la costanza ma, se posso, lascio qui un mio piccolo contributo.

La sigla del film con il nostro Totò, Lo smemorato di Collegno (film disponibile su youtube per intero), non può non suonare a tutti noi MERAVIGLIOSAMENTE familiare.
le musiche sono di Piero Piccioni, un grande della musica per film.


Non voglio nemmeno immaginare cosa possa ancora svelare questa vicenda. Se davvero le cose fossero collegate, un anime trasmesso dai sobborghi del tubo catodico negli anni ottanta e la vicenda dello smemorato di Collegno, caso di cronaca italiana dei più misteriosi e discussi, il tutto riunito dalla musica, per un film di chi? del genio napoletano della risata e dell'assurdo: Totò...
Beh, mi auguro di non avervi annoiato, ma soprattutto spero di essere stato utile alla causa.

P.s.: non ho letto tutto il forum, non so se questa somiglianza - che ricorda un plagio di Zucchero - sia stata già notata. In ogni caso, buona ricerca a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 28 mar 2016, 10:42 
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Iscritto il: dom 14 lug 2013, 8:33
Messaggi: 48
fels felicianis ha scritto:

La sigla del film con il nostro Totò, Lo smemorato di Collegno (film disponibile su youtube per intero), non può non suonare a tutti noi MERAVIGLIOSAMENTE familiare.
le musiche sono di Piero Piccioni, un grande della musica per film.

.



Effettivamente alcune parti della sigla de' Lo Smemorato e quella della sigla sono identiche....cipicchia!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 28 mar 2016, 13:55 
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Iscritto il: gio 8 feb 2007, 20:57
Messaggi: 14
Kira73 ha scritto:
fels felicianis ha scritto:

La sigla del film con il nostro Totò, Lo smemorato di Collegno (film disponibile su youtube per intero), non può non suonare a tutti noi MERAVIGLIOSAMENTE familiare.
le musiche sono di Piero Piccioni, un grande della musica per film.

.



Effettivamente alcune parti della sigla de' Lo Smemorato e quella della sigla sono identiche....cipicchia!!!!


Accipicchia!!! Sembra lo stesso motivo della sigla con un arrangiamento diverso :o

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I problemi sono di chi se li crea!


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 28 mar 2016, 17:16 
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Iscritto il: ven 11 dic 2009, 1:52
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Località: Napoli (con tutto l'orgoglio possibile!)
Teo ha scritto:
Stucchevole è l'ostinazione con la quale i personaggi palesemente coinvolti e che palesemente sanno non vogliano dare neanche la più piccola bricciola di informazione su questa sigla.

Se io venissi contattato ad es. per un cartone animato che vedevo 30 anni fa risponderei senza alcun problema a delle domande su ciò che so a riguardo (e sto parlando dei ricordi di un bambino di 5 anni).

Trovo quindi ridicole le scuse di amnesie varie posti davanti alla più semplice delle domande ovvero chi ha cantato la sigla di un cartone animato per il quale questi signori hanno lavorato mesi se non anni.

Teo, messaggio privato :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: lun 28 mar 2016, 17:17 
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Iscritto il: ven 11 dic 2009, 1:52
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Località: Napoli (con tutto l'orgoglio possibile!)
fels felicianis ha scritto:
salve a tutti
sono un utente appena iscritto.
Qualche anno fa un mio caro amico mi parlava di questo splendido mistero, scoperto ai primordi della rete, che riguarda quell'oggetto metafisicamente laterale quale fu il cartone sulla ragazzina aliena trasmesso soltanto dalle provincialissime reti private italiane. Dovevamo attraversare quell'onda lunga, catodicamente ambigua e dall'estetica dilettantesca dei tanti canali locali, cavalcata con rapidi colpi di pollice sul tasto "P+", per giungere - sorpresi nel pomeriggio infinito dell'undicenne da una replica inaspettata - a quel lontano mondo in cui erano possibili Sakurambo o Ataru, in cui era possibile quella specifica forma di sublimazione delle prime pulsioni erotiche. Nessuno di noi, ammettiamolo, poteva accettare l'insoddisfazione e l'inquietudine di Ataru, tutti noi avremmo sposato la splendida Lamù innamoratissima, saremmo stati felici d'essere ogni tanto folgorati dalla sua energia. Quale dilatazione del tempo e dello spazio, lungo le rotte per il Giappone, lungo l'onda delle frequenze televisive...

Provincialità delle reti, dunque; ma anche mito animato di un altrove lontanissimo (un Giappone inesitente). Il dilettantismo estetico esposto nella galleria di reti improvvisate, figlie di una logica pioneristica, era sentito come naturale degradazione sulla progressione dei canali, degradazione proporzionale alla distanza da quelli nazionali sulla serie memorizzata delle frequenze; degradazione vissuta infine come "periferia catodica" e dunque esistenziale. La lontananza dei luoghi descritti dal cartone trovava residenza in quella che si dilatava tra i canali.
Questa meravigliosa costellazione sosteneva una storia, quella di Lamù, di Ataru e degli altri, che ha nutrito le nostre anime di un alimento segreto, sotterraneo, che ben dialogava con le nostre fantasie e scendeva a patti con le prime curiosità erotiche; ha occupato un luogo appartato, lontano da sguardi adulti, da autorità morali ed educative, godendo così di una lateralità che significava intima solidarietà con la nostra condizione pubertale, italiana e di fine secolo; la sua originalità scansava la banalità di tanti altri cartoni animati e di altre "proposte" di intrattenimento - vedere Lamù era sentito come un'esperienza altra, sempre potenzialmente sorprendente.
Ho cercato di abbozzare un profilo che so essere appena sufficiente a descrivere quello che, credo, sia stato un po' per tutti noi Lamù, ma credo anche che questi siano gli elementi salienti, capaci di mettere in luce il mito ulteriore, quasi il mistero fondativo che sintetizza in sé i molti piani che si incrociano in quella costellazione di senso. Il mito e il mistero della sua sigla.
Non è un caso che sia nato in un altro luogo periferico e raccolto, la rete ai suoi inizi, frequentata quasi solo da esperti informatici. Qui due dimensioni della provincia, del fuori-dal-centro, si incontrano approfittando del fatto che una stessa generazione le ha vissute entrambe, attraversando l'epoca di passaggio in cui la tv fu sostituita dal pc. Non è un caso nemmeno che questa vicenda lambisca Napoli, altro luogo eternamente e proficuamente decentrato.
So di non poter far parte di questo mondo di indagatori del mistero, non ne avrei la vocazione e la costanza ma, se posso, lascio qui un mio piccolo contributo.

La sigla del film con il nostro Totò, Lo smemorato di Collegno (film disponibile su youtube per intero), non può non suonare a tutti noi MERAVIGLIOSAMENTE familiare.
le musiche sono di Piero Piccioni, un grande della musica per film.


Non voglio nemmeno immaginare cosa possa ancora svelare questa vicenda. Se davvero le cose fossero collegate, un anime trasmesso dai sobborghi del tubo catodico negli anni ottanta e la vicenda dello smemorato di Collegno, caso di cronaca italiana dei più misteriosi e discussi, il tutto riunito dalla musica, per un film di chi? del genio napoletano della risata e dell'assurdo: Totò...
Beh, mi auguro di non avervi annoiato, ma soprattutto spero di essere stato utile alla causa.

P.s.: non ho letto tutto il forum, non so se questa somiglianza - che ricorda un plagio di Zucchero - sia stata già notata. In ogni caso, buona ricerca a tutti.


Con il tuo permesso, riporto il post su Facebook :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 29 mar 2016, 0:57 
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Iscritto il: ven 14 mar 2014, 0:52
Messaggi: 32
@fels felicianis: da parte mia, ma penso di non parlare solo a titolo personale, infinite grazie per il "piccolo" aiuto. 1 edit, 1 centro: complimenti, sei un fuoriclasse :mrgreen:

Il motivo di Piccioni è molto molto simile, ma con arrangiamento diverso, a quello della sigla. Sono riuscito a "seguirlo" per intero con il testo e... Manca solo il ritornello (com'è difficile stare a bordo...), ma per il resto siamo lì. L'inizio (sarà un amore strano questo qua... etc) è "allungato" ma c'è "coretto" eseguito al piano. La parte uno sguardo solamente etc è proprio identica. Insomma, sono esterrefatto. Sembra un'ispirazione (per non dire plagio) ben riarrangiata.

Comunque, è quasi paradossale che quella sia la "soundtrack" proprio del film "Lo smemorato di Collegno". Uhm... Che Ippidemo Zalisky sia il figlio della vedova Polacich? Anche questo indizio combacia :D :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 29 mar 2016, 10:48 
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Iscritto il: dom 27 mar 2016, 23:47
Messaggi: 2
Credo sia davvero piccolo rispetto alla varietà di piste seguite da voi in tanti anni, e alla "grandezza" dell'intento.... questo è uno dei tanti misteri italiani!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 29 mar 2016, 11:31 
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Iscritto il: mar 14 ago 2012, 9:16
Messaggi: 43
Tra le altre cose,cercando su wiki si viene a sapere che Piero Piccioni fu anche coinvolto nel famoso caso Montesi, facendosi anche tre mesi in prigione. Questa cosa rovinò la carriera politica di suo padre,Attilio Piccioni, esponente della Dc che ricoprì nei primi anni 50anche la carica di Presidente del Consiglio e di Ministro degli Esteri. A questo punto in questa vicenda mancano solo i Templari...;-)


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 29 mar 2016, 11:56 
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Iscritto il: ven 25 mar 2016, 22:25
Messaggi: 11
Accidenti, è davvero molto simile in quel passaggio


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 29 mar 2016, 17:52 
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Iscritto il: mar 3 apr 2007, 17:41
Messaggi: 627
Io stamattina ho preso appuntamento dall'Otorino.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: mar 29 mar 2016, 18:48 
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Iscritto il: mar 10 lug 2012, 14:54
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fels felicianis ha scritto:
salve a tutti
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Qualche anno fa un mio caro amico mi parlava di questo splendido mistero, scoperto ai primordi della rete, che riguarda quell'oggetto metafisicamente laterale quale fu il cartone sulla ragazzina aliena trasmesso soltanto dalle provincialissime reti private italiane. Dovevamo attraversare quell'onda lunga, catodicamente ambigua e dall'estetica dilettantesca dei tanti canali locali, cavalcata con rapidi colpi di pollice sul tasto "P+", per giungere - sorpresi nel pomeriggio infinito dell'undicenne da una replica inaspettata - a quel lontano mondo in cui erano possibili Sakurambo o Ataru, in cui era possibile quella specifica forma di sublimazione delle prime pulsioni erotiche. Nessuno di noi, ammettiamolo, poteva accettare l'insoddisfazione e l'inquietudine di Ataru, tutti noi avremmo sposato la splendida Lamù innamoratissima, saremmo stati felici d'essere ogni tanto folgorati dalla sua energia. Quale dilatazione del tempo e dello spazio, lungo le rotte per il Giappone, lungo l'onda delle frequenze televisive...

Provincialità delle reti, dunque; ma anche mito animato di un altrove lontanissimo (un Giappone inesitente). Il dilettantismo estetico esposto nella galleria di reti improvvisate, figlie di una logica pioneristica, era sentito come naturale degradazione sulla progressione dei canali, degradazione proporzionale alla distanza da quelli nazionali sulla serie memorizzata delle frequenze; degradazione vissuta infine come "periferia catodica" e dunque esistenziale. La lontananza dei luoghi descritti dal cartone trovava residenza in quella che si dilatava tra i canali.
Questa meravigliosa costellazione sosteneva una storia, quella di Lamù, di Ataru e degli altri, che ha nutrito le nostre anime di un alimento segreto, sotterraneo, che ben dialogava con le nostre fantasie e scendeva a patti con le prime curiosità erotiche; ha occupato un luogo appartato, lontano da sguardi adulti, da autorità morali ed educative, godendo così di una lateralità che significava intima solidarietà con la nostra condizione pubertale, italiana e di fine secolo; la sua originalità scansava la banalità di tanti altri cartoni animati e di altre "proposte" di intrattenimento - vedere Lamù era sentito come un'esperienza altra, sempre potenzialmente sorprendente.
Ho cercato di abbozzare un profilo che so essere appena sufficiente a descrivere quello che, credo, sia stato un po' per tutti noi Lamù, ma credo anche che questi siano gli elementi salienti, capaci di mettere in luce il mito ulteriore, quasi il mistero fondativo che sintetizza in sé i molti piani che si incrociano in quella costellazione di senso. Il mito e il mistero della sua sigla.
Non è un caso che sia nato in un altro luogo periferico e raccolto, la rete ai suoi inizi, frequentata quasi solo da esperti informatici. Qui due dimensioni della provincia, del fuori-dal-centro, si incontrano approfittando del fatto che una stessa generazione le ha vissute entrambe, attraversando l'epoca di passaggio in cui la tv fu sostituita dal pc. Non è un caso nemmeno che questa vicenda lambisca Napoli, altro luogo eternamente e proficuamente decentrato.
So di non poter far parte di questo mondo di indagatori del mistero, non ne avrei la vocazione e la costanza ma, se posso, lascio qui un mio piccolo contributo.

La sigla del film con il nostro Totò, Lo smemorato di Collegno (film disponibile su youtube per intero), non può non suonare a tutti noi MERAVIGLIOSAMENTE familiare.
le musiche sono di Piero Piccioni, un grande della musica per film.


Non voglio nemmeno immaginare cosa possa ancora svelare questa vicenda. Se davvero le cose fossero collegate, un anime trasmesso dai sobborghi del tubo catodico negli anni ottanta e la vicenda dello smemorato di Collegno, caso di cronaca italiana dei più misteriosi e discussi, il tutto riunito dalla musica, per un film di chi? del genio napoletano della risata e dell'assurdo: Totò...
Beh, mi auguro di non avervi annoiato, ma soprattutto spero di essere stato utile alla causa.

P.s.: non ho letto tutto il forum, non so se questa somiglianza - che ricorda un plagio di Zucchero - sia stata già notata. In ogni caso, buona ricerca a tutti.

Sono veramente molto simili. Peccato che Piccioni sia morto nel 2004 in modo da poterlo rintracciare.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: gio 31 mar 2016, 15:12 
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fels felicianis ha scritto:
La sigla del film con il nostro Totò, Lo smemorato di Collegno (film disponibile su youtube per intero), non può non suonare a tutti noi MERAVIGLIOSAMENTE familiare.
le musiche sono di Piero Piccioni, un grande della musica per film.


Questa segnalazione mancava :)

Al massimo però ci dice qualche cosa sulla ispirazione di chi realizzò la sigla di Lamù all'inizio degli anni '80... senza purtroppo aggiungere nulla sulle identità di chi scrisse, suonò, cantò o realizzò la sigla, e su fantomatici archivi che potrebbero oggi custodirne la versione integrale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lamù, una questione irrisolta...
MessaggioInviato: ven 1 apr 2016, 20:51 
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Iscritto il: ven 14 mar 2014, 0:52
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Ebbene, non resisto più! Il senso di colpa che mi attanaglia misto alla commozione per la vostra pertinacia nel ricercare la sigla perduta, mi hanno ormai indotto a confessare :spin: Non ce la faccio più, io parlo:

Ebbene sì, sono IO l'autore e il cantante della Siglia di Lamù... E non lo avreste mai potuto scoprire perché trattasi di un paradosso temporale. Ma veniamo ai fatti, ovverosia, all "strano caso di Federico C."

È il 1994, e cercando nella spazzatura della mia infanzia, giù in garage, trovo una DeLorean DMC-12 funzionante e già caricata. È un garage piccolo ma zeppo come un tetris in "game over", e quindi riserva sempre mille sorprese. Deciso a consegnare al me stesso del decennio precedente l'album Panini 86-87 con tutti i risultati fino alla C2, ritorno indietro al 1983. Guidando lungo la strada verso casa finisco sia la benzina che il plutonio ed un gentile signore, tale Federico C., mi da uno strappo per fare rifornimento dal droghiere sotto casa sua (ebbene sì, aveva ragione Doc Brown, negli anni '80 il plutonio si comprava per davvero dal droghiere sotto casa). Durante il tragitto, tra una chiacchiera e l'altra, egli mi dice che ho una buona impostazione vocale (negli anni '80 non avevano ancora inventato gli otorini, erano solo laringoiatri) e mi propone di cantare e scrivere il testo di un cartone animato giapponese appena acquistato dalla sua emittente TV, dato che il tizio che lui attendeva per la registrazione, non si era presentato.
Il mattino successivo mi presento in studio col testo, il cui titolo è Strano amore. In origine esso era una parodia di Strani amori della Pausini, vero tormentone del 1994 (ricordiamo, l'anno da cui provenivo), ma vi apportai delle modifiche per renderlo più attinente al video della sigla. In breve, registrammo, e vi posso già dire che la sigla non continua, finisce con e io tremo perché so... La lasciai appositamente in sospeso. E a tal proposito ne nacque una discussione con Federico C., che qui riporto fedelmente:
*FC: "E tu tremi perché sai che cosa?"
*IO: "E che ho da sapé? La canzone finisce qua, col tema in sfumatura... Ad libitum"
*FC: "Si ma così rimane monca, senza un finale"
*IO: "Lo so, ma è fatto apposta. È un omaggio alla tipica narrativa di Rumiko Takahashi in chiave sentimentale"
*FC: "Rumicheccosa?"
*IO: "L'autrice dell'anime, suvvia! Vedi, il mio è un voluto omaggio al tipico ed eccelso stile takahashiano nell'affrescare così sapientemente le tematiche amorose: non uno scontato happy end ma una continua evoluzione ed involuzione heineriana come se fosse antani, rincorrendo l'ignoto, illudendosi (e temendo) di conoscerlo in un ciclo sfumato e potenzialmente infinito. E senza neanche la scontatezza di una coppia protagonista fissa e prefissata, ch'è invece non priva dell'elemento antagonistico che ravviva il pathos narrativo della tarapia-tapioca. Takahashi decisamente scribacchi confaldina. Del resto è tipico di Rumiko: come non citare ad esempio "Ranma 1/2" od anche, in parte e volendo, la stessa "Maison Ikkoku"
*FC: "E che sono? Altri due cartoni animati?
*IO: "NONONONONO NIENTE NIENTE! Ho sbagliato, mi sono aehm confuso..." (dimentico sempre la "prima direttiva temporale" di Star Trek per i viaggi nel tempo)
*FC: "Comunque, ok... Però potevi almeno rendere il testo più attienente al video, secondo me"
*IO: "L'attinenza c'è, Federì, fidati. Il resto è licenza poetica. E poi, la strofa "prendo un manrovescio in faccia / la rattimma è accesa già / scappo, resto, mi do ai porno, chi lo sa" la trovo francamente pacchiana. Teniamoci la registrazione fatta e amen, che va più che bene. Sì, confesso: la melodia mi fu ispirata da Piero Piccioni per "Lo smemorato di Collegno" con Totò: mi era rimasta in testa, l'aveva trasmessa una rete privata il giorno prima del mio salto temporale.

Detto questo, terminata la registrazione e fatto rifornimento, mi si pose un problema non da poco: il plutionio "senza piombo" del droghiere caprese era, purtroppo, incompatibile col flusso canalizzatore, e non ve n'erano altre tipologie. Ero dunque bloccato nel 1983 se non avessi avuto un insperato colpo di fortuna. Si dava il caso che Federico C. avesse un dottorato in "profezie metereologiche - monografia fulmini I e II" (un vecchio corso di laurea dell'Orientale oggi soppresso). Egli previde la scarica il momento ed il luogo della scarica di un fulmine a brevissimo termine. Ai miei dubbi sul raggiungere i 142 km/h (le famose 88 mph) lungo le strade di Capri egli precisò che la scarica sarebbe avvenuta ad Ischia, già più spaziosa. Abbandonati i propositi di consegnare a me stesso l'album Panini con un anno intero di 13 assicurati al totocalcio :( , vista la ristrettezza dei tempi, ci recammo nell'Isola Verde e, presso Forio, riuscii a cogliere il fulmine e a tornare nel 1994. Purtroppo il fulmine aveva danneggiato il flusso ed io, non sapendolo riparare, non viaggiai più nel tempo. E questa è la storia.

Ci si chiederà ora del perché io non appaia nei credits, ed è presto spiegato: la mia partecipazione alla registrazione fu un peccato di vanità che andava contro la "prima direttiva temporale". Per evitare ulteriori paradossi od effetti "Johnny B. Goode", io e Federico stabilimmo un "gentlemen's agreement": egli, che aveva infine compreso la natura dei miei viaggi temporali, non avrebbe MAI detto nulla ad alcuno riguardo il cantante, mantenendosi SEMPRE sul vago. Io avrei invece taciuto il suo segreto: il possesso di un prototipo di automobile utilitaria idrovolante.

Ciò è chiaramente intuibile (a voi che mi leggete), perché se uno che sul continente ti da uno strappo fino a Capri, senza passare per il Beverello, sta ovviamente usando tale prototipo. Difatti, il citato sii nautico della sigla al contrario, si riferiva ad un suo esortativo, in risposta al mio "ma per il droghiere non si fa prima a Castellammare?" Il "ma no a cas'", sempre nella sigla al contrario ed in marcato accento partenopeo, era una mia citazione piuttosto stizzita sul non aver ancora consegnato il citato album, a casa, al me stesso più giovane.

Chi era Zalisky Ippidemo, o per meglio dire Ippidemo Zalisky? Era un giovane cantante che si sarebbe dovuto presentare in studio per la registrazione della sigla, se non fosse finito sotto la DeLorean appena compii il salto temporale. Questo nei film non te lo dicono MAI. Che è fin troppo facile saltare a 140 all'ora nella campagna californiana anni '50! Ci provassero nell'area mentropolitana di Napoli degli 80s e poi vediamo! Non voglio con questo giustificarmi, e purtroppo egli morì, e paradossalmente ne presi il posto. Lo riconobbi subito perché Zalisky, polacco di madre greca, era un cantante piuttosto famoso negli anni '90 della linea temporale che avevo modificato. Perciò nessuna di voi ne conserva ricordo. Lo cito nella sigla al contrario per senso di colpa, perché il regno in cui si vivrà se lui tornerà è quello dei Cieli, dove lo avevo spedito con la DeLorean.

Paradosso nel paradosso, la sigla di Lamù di cui avevo memoria prima di incasinare il passato, era semplicemente l'originale giapponese, con lo stesso video. Insomma, avevo incasinato lo spazio-tempo ed il rapporto causa-effetto. E questo frullatone da meccanica temporal/quantistica è la vera genesi della sigla. Son passati ormai 22 (o 33) anni, ed ho deciso di confessare per non farvi più sbattere avant-indré a cercare il cantautore. Sono Io... Sipario...

In fede, Ippidemo Zalisky Jr., cantautore della sigla di Lamù

E BUON 1° APRILE A TUTTI! :mrgreen: :peace: :mrgreen: :peace: :mrgreen:


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