Mi punzecchi dove mi duole fortemente il dente. Ebbene, a te la degna risposta.
Premesso, cara la mia cicerbita sfiorita, che io non faccio come certe caccole rognose che la squadra la vanno a vedere solo quando vince, ma anche in serie C2 (e dappertutto, tengo a dirtelo), io le ho prese, le ho date, le ho riprese e le ho ridate, in campo e fuori dal campo, anche in certi stadi-loculi dove giocano quelli brutti che garbano a te... e lo sai. In ogni caso mai per primo a dire, fare o provocare, e ci mancherebbe, caro il mio piccolo divoratore di stronzi
Secondariamente: pur avendo tutta la passione che ho per il pallone (e sai pure questo), lo dico a malincuore, abolirei interamente il calcio "che conta", perchè non serve più a chi lo ama sul serio ma solo a chi è un servo si fa infinocchiare dai giocatori bellini, muscolosi e ricchi. Il calcio che dovrebbe rimanere è quello che si gioca noi, quello nei campetti di calcio a 5 o quello dei bambini, anche nelle piazze, perchè dappertutto per tirar calci a una palla devi pagare, porcaccia miseria... dimmi tu...
Ricordo con gioia i calciatori dei primi anni '80, magri, brutti e con le grasse cosce, con quelle maglie di lana (ricordo bene quella del Genoa, splendida) che quando pioveva pesavano quindici chili.
Ricordo quando le partite erano tutte alla stessa ora, bellissime, coi risultati che si rincorrevano, e non si pensava nemmeno per scherzo di andarle a vedere in notturna, alle 18.00 o addirittura alle 13.00 per far comodo a quei nazisti di Sky.
Ricordo poi che prima si applaudivano le belle giocate, un dribbling, un bel tiro... Oggi macchè... oggi si applaude il giocatore che entra duro in scivolata sull'avversario, come no...
Ricordo, e qualun altro forse se lo ricorda, che la stronzata dei nomi sulle maglie, e il numero personalizzato, è cosa che faceva ridere, ma che oggi è funzionale allo sport buisness stile NBA, tanto per essere ancora più simili ai "fratelli" yankees
Ricordo che il problema dei famosi rispescaggi (per cui tanti infelici coglioni si indignano) non si poneva, semplicemente perchè non fregava uno stracazzo a nessuno dei soldi di una società, ma solo di chi giocava nella squadra, oggi invece ci dicono gli anni di contratto dei giocatori, il valore del loro ingaggio e così via, come se a guardar quelle cifre, io, che modestamente capisco un pochino più di Totti e soprattutto non sono uno sfruttatore che veste Nike, mi dovessi prendere a martellate i coglioni dalla mattina alla sera. Non sono uno sfruttatore almeno consapevolmente, poi che ne so...
Ricordo, bel mio sculaccianguille, che "90° minuto" era uno spettacolo, durava mezz'ora e in quella mezz'ora ci stavan dentro tutte le immagini. Gol e immagini, il calcio insomma... Oggi no, oggi ci sono i dibattiti, le movioli, i controcazzomoviole, le televendite, così la gente non ha più una passione da godere, ma un problema in più (e di conseguenza uno in meno) a cui pensare perchè alla tua squadra è stato fatto un torto abissale!!! E' uno scandalo!!! Era rigore!!! A molti fa comodo questo.
Ricordo, bel mio ruzzolamerde, che prima i giocatori restavano in una squadra tutto il campionato, oggi no, ci mancherebbe... Oggi, per il discorso di plusvalenze e cazzi vari, uno può pure girare tre squadre in un anno, te lo ritrovi contro una settimana dopo che lo applaudivi...
Ricordo che grandissimi prese di culo ci si facevano a vicenda, oggi vedo parecchia gente che, invece, si promette in modo più moderno di rompersi il culo a vicenda.
Bene, io mi tengo il mio calcio, queste fave si tengano il loro. Te, Patrick, quale tieni?
WATTA