Spero davvero che crediate che quanto sto per dire non è facile ironia... Mi perdonino anche coloro a cui farò un torto a livello della morale... La donna "un po' mignotta" io l'ho sempre apprezzata. Come non sopporto i massimalismi maschili che narrano di quanto e come uno è riuscito a farsi una ragazza la sera prima, così mi piace che le donne esercitino non solo la sessualità, ma la voglia stessa (verbale e non) che essa si esprima. Non tanto per un discorso (solo) sessuale quanto perché, anche a livello storico e culturale, la figura della prostituta mi è simpatica. L'accezione, indubbiamenmte più cattiva e conservatrice, di "mignotta" non è solo riferito, però, alle donne che esercitano la nobile professione; "quella è una mignotta" è un archetipo culturale che include le donne in un certo ghetto esistenziale che vorrebbe allontanarle dalla sperimentazione (mentale, tradizionale e culturale ancor prima che fisica) del vivere la propria sessualità. Un assurdo di cui i maschi si son troppo spesso nutriti. <<Eh, ma che vuol dire, lui lo può fare, è un uomo>> è un discorso che trovo oltremodo illogico, superato, qualunquista, banale e retorico, oltre che non supportato da alcuna valenza culturale se non quella indirettamente borghese e bigottuccia...
Perdonate questo trattato pseudo ribelle
WATTA