Iscritto il: lun 26 mar 2007, 17:58 Messaggi: 1640 Località: fra milano e pavia
sto ricominciando a prendere info sui giochi di prossima uscita
fra i tanti Brutal Legend ha degli aspetti che credo interesseranno diversi utenti
“After spending a lifetime on tours… he can build any stage, tune any guitar, and fix anything. He is a roadie…”
Guybrush, LeChuck ed Elaine
"The Secret of Monkey Island" è rimasto ben impresso nei cuori di molti giocatori. Una trama per nulla banale, un character design sopra le righe ed una serie di dissacranti dialoghi hanno aiutato il titolo ad imporsi come una vera e propria pietra miliare videoludica e, nel particolare, come punto d’inizio cui si sono ispirati più o meno tutti i giochi del cosidetto filone “punta e clicca”. Se pensate che una premessa simile sia inutile e sostanzialmente errata, visto che parliamo di tutt’altro gioco e tutt’altro genere, allora vi toccherà fare ammenda dinanzi ai potenti Dei del Rock perché Brutal Legend e Monkey Island condividono un grandissimo seppur unico “cavillo”: sono entrambi stati partoriti dalla mente geniale di Mr. Tim Schafer. Non siamo qui per dettare QUESTA storia per cui non possiamo che rimandarvi a casa a studiare “storia del videogame”; per tutti gli altri i preamboli sono finiti, adesso non resta che una cosa: LET’S ROOOOCK!
Il Regno del Metallo (Anche se sarebbe più corretto parlare di “un’era antica dell’età del Rock”)
Il gioco ci presenterà sostanzialmente un mondo contenente qualsiasi stereotipo possa venirvi in mente pensando al metal: mari di lava, cieli di un intenso blu elettrico e carichi di incessanti scariche di fulmini, montagne di teschi, cerchi di sangue, bestie demoniache, simboli esoterici e così via… Brutal Legend ci trascinerà in un’era primordiale fatta di bestie sacre, sangue e tanto metallo; un’era in cui la musica rock è una colonna portante della società, una forza primigenia e potentissima; un mondo vastissimo piegato da uno scontro apparentemente senza fine. Due sono le fazioni che si dovranno dare battaglia: gli “Ironheade”, cioè gli esseri umani (rigorosamente hard rocker) che tentano di sopravvivere in quest’era primordiale, e le orde di “bestie” del rock e demoni vari partoriti dalle folte schiere dell’esercito dell’Imperatore Doviculus. A quanto pare proprio quest’ultimo arcidemone avrebbe assunto il controllo dell’intero regno del metal, soggiogando i pochi esseri umani e riducendo il mondo sull’era dello sfacelo totale. Solo gli Dei Sacri del Metallo possono impedire che Doviculus annienti i pochi umani e distrugga il mondo del Rock (perché poi voglia distruggerlo non ci è chiaro, magari preferisce Justin Timberlake), ma ovviamente le divinità non possono intervenire in prima persona! Solo il depositario del “potere del Rock” può evitare lo sfacelo totale. Solo un uomo, un eletto: Eddie Riggs.
He is a Roadie…
Ci sono uomini che immolano la propria vita per “la causa”, e non è detto che questa causa debba essere per forza qualcosa di idilliaco o "vomitevolmente" buono. I paladini esistono, ma non sono all’ordine del giorno. Qui si parla di qualcosa di diverso: la “causa” di sopra può tranquillamente essere una qualsiasi passione, una passione smodata, un amore, una vera e propria religione/credo su cui imbastire la propria vita. Eddie Riggs (si, Eddie come il caro “amico” dei metallici Iron Maiden) ha la sua causa, il suo credo, la sua religione: il rock! E proprio come un paladino potrebbe spendere la vita per il bene assoluto, così Eddie ha speso la propria in nome, e per amore, del rock; cosa che ha fatto di lui un “roadie”, un vero e proprio tuttofare che si sappia occupare degnamente di casse, strumenti e palcoscenici. Certo, penserete che Eddie non è niente più che un “mozzo” da concerto. È vero, ma diavolacci! È dannatamente bravo! Probabilmente il migliore! Così bravo che gli Dei del Rock, vere e proprie entità metafisiche (e supreme) del regno del Metal, decideranno di chiamarlo nel loro mondo per dare man forte ad una disperata resistenza. Quindi eccolo imbracciare la sua fida chitarra “Clementine” ed alzarsi a baluardo di libertà per una schiavizzata (ed un po’ stereotipata) società di cavernicoli metallari. Si sa: quando gli Dei chiamano, l’uomo risponde!
My guitar: my weapon!
Brutal Legend sarà sostanzialmente un hack n’ slash di impostazione molto classica, con combo numerose ed una variegata schiera di nemici da fare a fette. Sulle capacità di questi ultimi non abbiamo notizie concrete, ma per quel che abbiamo visto ci sarà una buona varietà di creature, partendo dai semplici “sicari” a nemici decisamente più complessi ed ostici come pseudo-maghi, officianti di culti esoterici (molto sexy) e demoni a volontà un po’ di tutte le misure. Il tutto animato da un character design decisamente ispirato e gradevole e da palette cromatiche molto “a tema” con tutti i colori che vi aspettereste di vedere su una qualsiasi copertina dei Manowar: blu, nero, rosso, viola, ecc.. Tornando a quello che sarà il gameplay vero e proprio, Eddie avrà a disposizione due armi (altre non sono state ancora dichiarate): una tamarrissima ascia bipenne ed una bella chitarra elettrica chiamata Clementine. Se l’uso dell’ascia è abbastanza ovvio, la chitarra fungerà da vera e propria “bacchetta magica”, permettendogli di lanciare svariate tipologie di magie ad ogni strimpellata delle corde, tra cui una meravigliosa e letale pioggia di fulmini. Altra interessante aggiunta sarà la possibilità di guidare diversi mezzi di trasporto tra cui non solo alcune bestie sputa fuoco dall’aspetto decisamente heavy metal, ma anche un dragster dal design fiammeggiante cui, secondo quel che abbiamo scoperto, sarà possibile apportare alcune modifiche ricercando determinati pezzi da tuning in alcuni scenari di gioco (come per esempio uno stereo con cui ascoltare un po’ di metal mentre si scorrazza in giro buttando sotto demoni). Ricapitolando: mostri, armi, magie, sezioni di guida e musica rock. Decisamente interessante come situazione!
Varietà hard rock
sappiamo poco di Brutal Legend ma quel che abbiamo visto non ci dispiace affatto. Il gioco non sfigura con altri titoli di questa generazione per ciò che concerne il reparto grafico, anche se non è sicuramente un punto d’arrivo né per il genere (God of War avrà da dire la sua) né un punto di non ritorno. In generale l’impressione è più che positiva, e ad uno stile più “serio” gli sviluppatori hanno preferito un design caricaturale sicuramente ricco di fascino e verve: se avete presente il design della serie Guitar Hero, allora siete molto vicini all’idea che sta alla base di Brutal Legend. Anche alcuni scorci paesaggistici sono decisamente gradevoli e più di una volta ci è capitato di premere il tasto rewind per poterli rivedere ed apprezzare i dettagli. Montagne di teschi, antichi templi, lande brulle e prive di vita: Brutal Legend sembrerebbe conscio del “peso” di aver basato tutto su di un tema così particolare da poter sembrare scialbo (magari qualcuno già si immaginava tanti ambienti tutti uguali) e punta quindi alla varietà. Avremo quindi sì un tema ricorrente, quello del rock, a farla da padrone, ma potremo anche renderci conto di quanto un argomento possa essere sfruttato sino all’osso se è nelle mani di gente che “ci sa fare”. Certo, il prodotto finale è ancora lontano, ma siamo sicuri che almeno per ciò che concerne la varietà stilistica degli ambienti (ed anche quella delle situazioni) Schafer ed i suoi ragazzi di Double Fine non ci deluderanno.
Ehi Jack! Turn on the music!
Infine: che cosa potremmo aspettarci da un gioco basato sul rock che non sia qualcosa che non si è già detto? Ma la musica ovviamente! Brutal Legend potrà contare una colonna sonora di tutto rispetto, dalla quale ci aspettiamo una resa audio decisamente sopra le righe. La musica è il cuore pulsante del gioco, e siamo sicuri che gli sviluppatori troveranno il modo di non renderla un semplice “contorno” alla nostra esperienza ludica, ma una vera e propria portata principale magari implementandola con determinate meccaniche legate, perché no, proprio all’uso della nostra Clementine. Al di là delle nostre congetture, è comunque da segnalare la presenza di gran parte dei brani che hanno fatto la storia del metal, partendo dal presupposto che tutto quel che di buono si sentirà non sarà frutto del lavoro di “scialbe” band moderne, ma di veri e propri mostri sacri della scena anni ’80 tra cui già figurano il nome dei Judas Priest, Mötley Crüe e Ronnie James Dio; insomma tutta “robetta” di classe. Dulcis in fundo occorre menzionare, per ciò che concerne il comparto audio, la spettacolare caratterizzazione del protagonista la cui voce è quella dell’eclettico e simpatico Jack Black (attore, nonché leader dei Tenacious D). Black ha donato al protagonista qualità dialettiche uniche, e questo non solo grazie alla capacità nello scrivere dialoghi divertenti di Tim Schafer ma anche e soprattutto grazie alle sue eccellenti doti di improvvisazione che hanno reso il protagonista carismatico e simpaticissimo. Aggiungete al tutto anche il fatto che Black è celebre per essere capace di saper trascinare nei suoi progetti una folta schiera di talentuosi amici (tra cui il bravo David Eric “Dave” Grohl dei Foo Fighters) e capirete perchè le nostre speranze per un doppiaggio (inglese) di altissimo livello non si fermino alla sola presenza di Jack; certo sono solo congetture, ma non si può mai sapere…
Amen fratello!
In definitiva Brutal Legend sembrerebbe avere le carte in regola per imporsi nella line up autunnale delle nostre console. Il gioco è già da adesso carico di un notevole fascino e siamo sicuri che, se le promesse verranno mantenute, sarà capace di calamitare su di sé non solo l’attenzione degli amanti del rock, ma anche di tutti i giocatori in cerca di un valido titolo da giocare. In ogni caso, da estimatori dei passati lavori di Mr. Schafer non possiamo che attendere fiduciosi che gli Dei ci diano la loro “metallica” benedizione.
dai, non basta la citazione estrema... pensa al fumetto bastard!: dopo un po' diventava una boiata basata solo sui nomi dei personaggi e delle rispettive magie...
Iscritto il: lun 26 mar 2007, 17:58 Messaggi: 1640 Località: fra milano e pavia
dancasti ha scritto:
dai, non basta la citazione estrema... pensa al fumetto bastard!: dopo un po' diventava una boiata basata solo sui nomi dei personaggi e delle rispettive magie...
urgh! non conosco, sorry!
comunque intendevo dire che il gioco è già della tipologia che più mi piace (adventure in 3a persona) se è costruito in maniera ironica e divertente sull'ambito rock penso e spero che sarà molto interessante
Iscritto il: lun 26 mar 2007, 17:58 Messaggi: 1640 Località: fra milano e pavia
ce l'ho!
ho giocato solo i primi 10/15 minuti ma sono bastati per entrare nel tunnel
solo nei primi minuti mi sono ribaltato più volte per scene e battute
Eddie Riggs è Jack Black!
metallari (e non) gustatevi l'intro! (e una piccola parte di gameplay)
da notare che il gioco ti fa scegliere se vedere scene brutali e sangue, oppure no nella scena del risveglio del demone, quando urla verso i tre emo in questo caso (brutal off) svengono, nel mio caso (brutal on) si staccano le teste!
un sunto dell'intro x chi non vede i video Milioni di fan, un palcoscenico, fuochi, luci, chitarre distorte sono tutti elementi che fanno presagire l’inizio di un grande concerto rock. La musica parte, gli spettatori sono in delirio, ma è un delirio che col rock ha davvero poco a che fare. Una figura cupa e misteriosa osserva la scena dal backstage, è il nostro protagonista Eddie Riggs. Uomini come lui restano inorriditi dalla musica moderna, restano in disparte e fanno in modo che lo spettacolo fili liscio, che sia spettacolare, del resto è questo il lavoro di un “roadie”. Eddie ha nel cuore un’anima di metallo, e per questo è destinato a calcare palcoscenici ben più importanti di questi superficiali miti attuali. E’ proprio ad uno di questi eventi che Eddie perde fatalmente la vita nel compiere il suo mestiere, ma per questo eroe della vita quotidiana la morte non significa la fine ma solo l’inizio di quella che sarà la sua nuova carriera. La trama di Brutal Legend prende vita pochi attimi dopo lo sciagurato incidente: ci risveglieremo in un mondo sconosciuto fatto di ossa, metallo e sangue.
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