Ci siamo quasi: le strade di Elio e le Storie Tese e del Festival di Sanremo stanno per tornare a incontrarsi!
Nell'attesa forniamo una serie di dichiarazioni spontanee, ma inerenti (e coerenti), iniziando da quella del gruppo:
"Giunti quasi a 60 anni vogliamo rimetterci in gioco, brindare con la vita, emozionando. Torniamo a Sanremo, ma stavolta per arrivare quarti."
per proseguire con quella del direttore artistico del Festival Mauro Pagani:
"[Elio e Le Storie Tese] Hanno superato loro stessi”."
e così via:
Gino Castaldo - La Repubblica : "Sanremo, le pagelle dei 28 brani in gara"
"ELIO E LE STORIE TESE - voto: 10 Dannati forever / La canzone monotona
Cantano giulivi "Pupupupu purtroppo vado all'inferno, cocococo cogli onanisti (...) tutti all'inferno anche il governo" ma il colpo di genio è la seconda, rigorosamente su una sola nota. Eccezionali."
Marinella Venegoni - La Stampa "Gli autori nobili divertono: Qui c’è il top della compagnia. I più pungenti, Elio e le Storie Tese: Dannati Forever sfotte la moda dilagante delle fedi («Posso smaltire i peccati con il jogging?») e sollazza con un «Tutti insieme all’inferno/anche il governo/ coi sodomiti i moderati i giornalisti e gli esodati»; La canzone mononota è un capolavoro di satira sugli escamotage di scrittura nel mondo del pop."
Paolo Giordano - Il Giornale "Di sicuro, i veri cavalli pazzi sono Elio e Le Storie Tese, che sparigliano tutto con due canzoni tra le migliori della loro carriera. In Dannati forever, dopo aver fatto «due passi in un percorso di fede» mandano (ironicamente) all’inferno «anche il governo coi sodomiti, i moderati, i giornalisti e gli esodati». E nella strepitosa Canzone mononota, fulminante intuizione destinata a diventare un classico, cambiano passo, tono, ritmo e addirittura voce, prendendo in giro quasi tutti, da Rossini a Dylan a Jobim mettendoci dentro persino Tintarella di luna. Chapeau."
