Bisogna ammettere che in questi ultimi 27 anni, Franco Migliacci, per essere un semplice (?) producer discografico, di guai al mega-industriale fotonico Berlusca ne ha dati tanti. Il buon (?) Berlusca infilò il primo goal contro la Siae quando non pagò i diritti d'autore per le migliaia di canzoni e musiche sfruttate nella sua tv commerciale nascente, Telemilano e poi Fininvest. Io per carità non difendo la Siae quando colpisce il consumatore, ma mi sembra giusto difenderla quando tutela il diritto d'autore. Allora Migliacci tornò al contrattacco verso la porta avversaria e raggiunse il pareggio fondando lo Snac, il sindacato con vice-presidente Micalizzi, che ha obbligato la Mediaset a pagare i diritti d'autore. Cioè, capite cosa implica "obbligare" la Mediaset a fare qualsiasi cosa? Oggi la partita si sposta sul versante cinematografico e Migliacci passa in vantaggio con una notizia di oggi: d'ora in poi (dal 1° novembre) l'autore di un film riceverà un equo dividendo sulla vendita del film stesso su supporto audiovisivo (Vhs e Dvd). Certo che il caro Berlusca, Medusa-dipendente, non avendo mai nemmeno provato a girare un film, che glie' frega dell'autore? Migliacci-Berlusca 2-1 senza pietà. E le caprette ti fanno ciao.

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Il re di Hokuto è tornato... tremate, comuni mortali!