Mi scuso in anticipo x la lunghezza di questo post.
Nel trhead a cui si riferiva Sandy ho detto che non avevo sorelle o fratelli...nel 1980. Eravamo una famiglia fantastica, mamma, papà ed io. E io ero una bimba tranquilla, allegra, con tanti amici all’asilo, e spesso giocavo con due bambine di 8 e 10 anni, vicine di casa. Ma, ogni tanto, avevo momenti di malinconia, in cui rimanevo ore dietro i vetri della finestra a sospirare (anni dopo mamma mi dirà che le stringeva il cuore vedermi così). Fu allora che cominciai a capire: ero la + grande, a casa mia, coccolata e adorata da tutti..ma capii che i miei amici avevano una cosa che a me mancava, un fratello/sorella. Così cominciai a fare disegni di famiglie numerose, o aggiungevo fratelli e sorelle ai vecchi disegni del “mitico trio” , e cose così. I miei + che attenti genitori non potevano ignorare tutto ciò, e così, una volta, alla domanda del mio papà: “Perchè sei triste? ”, quando la mia risposta fu “Non ho una sorella”, decisero di provarci. E così, mentre vedevo la pancia di mamma che cresceva, mi trovavo a fantasticare sull’idea di una sorella, con cui giocare, parlare, da “proteggere”. Un giorno, papà mi venne a prendere prima dall’asilo, e questo mi fece sentire una privilegiata, poichè potevo evitare di mangiare l’odiosissima mela. In macchina, però, vidi che non andavamo a casa e allora chiesi “dove andiamo?” “da mamma”...”e dov’è mamma?” “aspetta...”. Entrando nell’ospedale capii...corsi da mamma e LEI era lì...dormiva nel lettino, quell’esserino piccolo piccolo, come una bambola, ma no, più bella, non scorderò mai quel momento. Papà mi prese in braccio x farmela accarezzare, poi abbracciai papà e dissi “Hai visto? quella è mia sorella!”. Gli anni passavano tra lotta sul letto, “dammi la mano prima di attraversare la strada” “vuoi una gomma? ma non la ingoiare, eh?”, e ancora “hai di nuovo letto il mio diario, vero?” mangiare le patatine il pomeriggio davanti la tv, raccontarci i “segreti” prima di dormire, e cose così... Ma quando la notte non riuscivo a dormire, guardavo il suo viso accanto al mio, stretta stretta a me (dormivamo nello stesso letto ad una piazza e mezzo) e mi tranquillizzava molto il suo respiro profondo. Gli anni continuavano a passare, con i litigi e le risa o il mio difenderla dalle ire dei genitori quando rincasava due ore dopo l’orario previsto, e in tante altre occasioni; credo di essermela cavata come sorella maggiore, x lei sono sempre stata un esempio, ma senza l’autorità dei genitori. E sempre, in tutti questi anni, sentirla vicino a me, la notte, mi faceva stare bene. Ora non viviamo più insieme, ci vediamo 2-3 volte al mese, (e x questo andiamo + d’accordo) i nostri letti son diventati 2 , ma ancora adesso, quando non riesco a dormire, guardo verso il suo letto, e sospirando, mi giro dall’altro lato. A febbraio compirà 23 anni, continuiamo ad essere totalmente diverse di carattere, nella vita sociale, nel modo di affrontare il mondo, abbiamo amici diversi, gusti diversi e idee diverse, ma siamo unite...siamo sorelle.
_________________ <<...e la notte, confidenzialmente blu, cercare l'anima...>> 
|