Se il seno è oversize…
In linea di massima, può andare facilmente incontro ad un imbruttimento solo se è associato ad una condizione di sovrappeso. Quando si hanno più di 5-6 chili di troppo è facile che la sua grandezza sia dovuta ad un accumulo eccessivo di grasso piuttosto che di tessuto ghiandolare, come accade, invece, nelle donne magre. Più è pesante, e più con il tempo è soggetto al rilasciamento per effetto della forza di gravità. In questo caso, occorre dimagrire ma con criterio: un calo di peso troppo repentino indebolirebbe il tessuto connettivo, senza dare il tempo alla pelle di adeguarsi alle nuove dimensioni con il risultato di ottenere un decolletè cascante. Un dimagrimento eccessivo e rapido minaccia l'elasticità e la tonicità cutanea come accade ad un palloncino gonfiato al massimo e poi rilasciato! Per questo, un calo di 1 kg alla settimana con appositi accorgimenti è il ritmo giusto per evitare danni irreparabili.
Alla larga, dunque, dalle diete drastiche o squilibrate che provocano un rapido e antiestetico “svuotamento”, difficile da controllare.
Per ridurre il proprio peso in maniera molto graduale, occorre privilegiare, come fonte proteica di base, il pesce, fonte di acidi grassi polinsaturi che danno elasticità ai tessuti e limitare al minimo i grassi animali di salumi, carni, grasse, burro e formaggi stagionati che, al contrario, “remano” contro la bellezza della pelle. Via libera in quantità illimitate a frutta e verdura, meglio se a foglia verde scuro, ricca di betacarotene (che, nell’organismo si trasforma in vitamina A con funzione riepitelizzante) e bioflavonoidi dall’attività rivitalizzante sulle cellule. No all’abuso di alcool che, nel tempo, produce alterazioni tissutali che favoriscono la flaccidità del seno.
Se il sovrappeso è notevole e perdura da molto tempo, è possibile che il connettivo abbia subito uno stiramento eccessivo con una lacerazione del tessuto fibroso. La dieta dimagrante, in questa situazione, deve essere ancora più attenta. Meglio se integrata da sostanze che scongiurano la formazione delle smagliature: dosi extra di vitamine antiossidanti A C E, zinco, rame e selenio. Via libera, quindi, a cereali integrali, frutta e verdura, olio extra vergine di oliva usato a crudo e pesce ricco di acidi grassi Omega 3 (sgombri, aringhe, tonno) che favoriscono la circolazione e migliorano l’elasticità delle membrane. Sarebbe meglio limitare molto, o addirittura eliminare, il caffè a favore di tè, tisane o acqua oligominerale. Consigliabile anche salare poco le vivande e mangiare yogurt, latticini magri e freschi.
Particolarmente utile integrare l’alimentazione con supplementi che danno una sferzata di energia come il lievito di birra e l'olio di fegato di merluzzo. Sono sostanze che, per la loro ricchezza in vitamine, grassi polinsaturi e oligoelementi, aiutano l’organismo a fronteggiare meglio lo stress della dieta e contemporaneamente favoriscono la microcircolazione e l'elasticità.
Per idratare e prevenire le smagliature, al posto della solita verdura si può optare per ricche insalate di germogli, alimenti “vivi” perché ricchi di enzimi e di fitostimoline naturali dall’effetto riparatore sui tessuti.
Consiglio estetico: non dimenticate di utilizzare quotidianamente (per tutto il periodo della dieta ma anche dopo) creme ed olii elasticizzanti, evitando prodotti detergenti aggressivi. Meglio il latte detergente per il viso.
Da evitare sempre l’acqua troppo calda, che provoca una dilatazione dei vasi sanguigni e il rilassamento dei tessuti. A questa, bisogna preferire getti rinvigorenti di acqua fredda, con piccoli movimenti rotatori che esercitano un massaggio delicato ma efficace.
attenzione!!! non ho letto manco una riga di quello che ho postato qui!!! a parte il titolo!
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