Quoto praticamente in toto sia Alex che Chobin, sia nei pregi che nelle critiche.
Del secondo film, anche io ho trovato abbastanza gratuita la "sollevazione popolare" della massa in favore di Spidey.
A parte che è una caduta nel "leccaculismo facile", è anche assolutamente in contrapposizione al personaggio, che è storicamente avversato dalla gente, nonostante quello che faccia.
Sono questi IMHO i veri "tradimenti" di un personaggio. Se ha il costume nero invece che rosso, ottiene i poteri da un ragno geneticamente modificato invece che irradiato, sono tutte minchiate (TM).
E' la psicologia, l'archetipo che rappresenta Spidey che deve essere rispettato. Ed in questo senso, Spiderman è un ottimo risultato, con tutti i vincoli, i cliché e i paletti che un film di genere supereroistico deve avere (azione, spettacolarità, botte da orbi).
Il secondo Spiderman mi sarebbe potuto piacere più del primo, se non fosse stato per l'oggettiva ESAGERAZIONE della storia "ti mollo perché sono l'uomo ragno e non posso stare con te. ora non sono più l'uomo ragno e ti rivoglio. sì però adesso io sono con un altro. ora ho mollato l'altro caro Peter. cazzo sono di NUOVO l'uomo ragno"...
Du' palle... ci mancava solo la musica di "Fuck you right back" (o in alternativa "Cara ti amo")...
Peccato perché Doc Ock aveva MOLTO più carisma del Green Goblin (interpretazione troppo sopra le righe stile "Bela Lugosi", per me), e in un film d'azione, il carisma dell'avversario è TUTTO.
Tutto sommato due buoni film di intrattenimento, e sono contento di vedere il terzo. Il primo, come tutti i primi film, era legato al dover raccontare l'origine del personaggio, reinterpretarla e renderla immediatamente digeribile anche a chi i fumetti non li legge.
Il secondo aveva molta più mano libera, e sono stato contento di vedere che c'è stata un'evoluzione della storyline, che ha pescato sia dal primo episodio e ha posto delle premesse per il terzo, attraverso la figura di Harry Hosborn.
Personalmente preferirei che non insistessero ancora con la Saga dei Goblin, perché mi piacerebbe veder comparire qualche altro spunto dalla carriera quarantennale di Spidey, lasciando il ritorno del Goblin per un quarto episodio.
P.S.
Si fa riferimento spesso in questo topic (e altrove) a Ultimate Spiderman, spesso un po' a sproposito.
La linea "Ultimate" è una serie di collane della Marvel, nata da qualche anno, che ha proposto versioni alternative ed aggiornate come stile, dei personaggi della Marvel, cominciando proprio da Uomo Ragno e X-Men.
Queste serie sono nate poco dopo il rinnovamento editoriale della Marvel, in un periodo in cui l'interesse mediatico, soprattutto cinematografico (vedi Blade) verso i personaggi Marvel stava salendo. Tutto questo poneva la necessità di catturare l'interesse delle "nuove leve" nei personaggi Marvel, che tradizionalmente hanno tutti decenni di storia passata, cosa che spiazza non poco un nuovo lettore.
La soluzione è stata proprio varare una nuova "linea" in cui venivano rinarrate da capo le storie dei personaggi Marvel, non in maniera pedissequa, ma altamente rivisitandole, ma cercando di mantenere intatto lo spirito che stava dietro ai personaggi.
Così, Ultimate Spiderman è ancora il sedicenne Peter Parker, ma che ottiene i suoi poteri dopo essere stato morso da un ragno sottoposto ad un esperimento genetico invece che uno radioattivo (la genetica è lo spauracchio degli anni '90 come il nucleare era quello degli anni '60), e spara la ragnatela dagli avambracci invace che creare due spararagnatele chimici (che avrebbero potuto renderlo ricco vendendo il brevetto invece di fare il buffone in tv. Idiota!).
La sua tipa è fin dall'inizio Mary Jane Watson, invece di passare da Gwen Stacy (schiattata nel 1973 ) o addirittura Betty Brant, che nei fumetti non si vedono da secoli.
Insomma, la linea Ultimate ha avuto un successo enorme ed inaspettato, nonostante a tutti gli effetti siano serie "alternative" e che non hanno affato sostituito le serie originali.
Anzi, a differenza di altri "trucchi di marketing" (non è la prima volta in cui vengono variate linee di versioni alternative di personaggi Marvel, vedi Marvel 2099, in stile cyberpunk, o Marvel Next, ambientata una ventina di anni nel futuro, e i cui protagonisti sono essenzialmente i figli dei supereroi attuali), la dirigenza ha dimostrato un grande acume nel resistere strenuamente al mettere in cantiere cross over tra i supereroi Ultimate e quelli "ufficiali", cosa che anche a detta loro, avrebbe vanificato quello che c'era di speciale nell'universo Ultimate.
E soprattutto, a differenza di altri universi alternativi, spesso presi un po' sottogamba, hanno creato tutto l'universo Ultimate attorno ad un team artistico molto dotato, che ha creato e sta creando storie ben scritte e ben disegnate, invece di far scadere tutta l'operazione, come avvenuto già in passato, in un semplice aspettare che compaia Ultimate Venom per vedere cosa c'è di diverso con Venom punto e basta.