Pero' mi sembra che cosi' si sia passati da una discussione che aveva un suo senso a una guerra tra chi ama il cosplay e chi lo odia. Atteggiamenti ENTRAMBI corretti e rispettabili, essendo basati su gusti personali.
Cosi' si sono persi per strada un po' di punti che mi sembravano di maggiore utilita', per la discussione.
A me IL cosplay piace, anche se non pratico, mi sono ritrovato qualche volta dietro al tavolo della giuria e spero di essermi comportato bene, va da se' che alcuni cosplay mi piacciono molto e altri per nulla, alcuni mi esaltano e altri mi annoiano, alcune gare sono piu' avvincenti da seguire e altre lo sono nettamente meno. Ho amici che fanno cosplay, ho amici che lo odiano, e mi trovo bene con entrambe le "squadre". Comunque sono mie opinioni, e sbandierarle non e' che faccia progredire la discussione.
Sono d'accordo con Ivan sul fatto che il cosplay sia un fenomeno che, come cifre, non puo' lasciare indifferente l'organizzatore di una Fiera, ma sono altresi' convinto del fatto che non sia giusto che la "festa" di quella che e' una delle storiche case importatrici e distributrici di anime in Italia sia limitata a una gara di cosplay. E' riduttivo e ingiusto, a mio parere. Ma tant'e'. Evidentemente Yamato ha voluto giocare piu' sui "numeri" che su altri parametri.
Non sono d'accordo con Ivan sul discorso prettamente orientato proprio ai "numeri" e legato alle manifestazioni fieristiche. I "fumettari" SONO una minoranza, e, soprattutto, lo sono sempre stati. Lucca Comics e' nata proprio per radunarli, e parte da una filosofia che e' fondamentalmente opposta al tuo modo di vedere le cose. Ti basterebbe parlarne con chi organizza la Fiera per renderti conto che e' cosi'.
E qui ce ne sarebbe da parlare, ma sconfineremmo in altri argomenti.
Detto questo, credo che il problema degli eventi nelle fiere (in generale) assomigli molto a quello della coperta corta: si tende ad ammassare piu' eventi di quelli che effettivamente potranno essere portati a compimento, tutto qui. Senza tenere conto che, inevitabilmente (e questa E' pari a una legge fisica, in quanto a ineluttabilita'), non tutto andra' come dovrebbe andare, ci saranno tempi morti, imprevisti, problemi tecnici, etc.
Quindi e' ovvio che, per forza di cose, a dare maggiori problemi sia proprio l'evento che coinvolge piu' variabili (piu' persone, piu' materiale, piu' tempo...), e spesso a subirne le conseguenze sia quello che ne coinvolge di meno.
Pero' sto notando che le cose stanno migliorando, e che in fondo si tratti solo di una questione di tempo: le gare sono sempre meglio organizzate, i partecipanti piu' preparati e consci delle regole, gli imprevisti calcolati.
Naturalmente gli errori si notano sempre meglio "da fuori", e col senno di poi si vedono ancora meglio, pero' spesso si tratta di fattori tutto sommato inevitabili, e quindi non e' questione di incolpare qualcuno.
Insomma: qualcuno si sta dando da fare.
E' gia' successo e succedera' sicuramente ancora, ma a mio modo di vedere considero gli imprevisti del genere un male minore da sopportare, perche' tutta la "baracca" stia in piedi.
E tutto sommato alcune "baracche" sono davvero belle, anche cosi', no?
P.S. : non male come prova di self-control e spirito democratico, per uno che si e' visto tagliare un pochino di concerti proprio per i motivi sopra esposti, vero?
