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no, le cameriere

Di solito l'importante - quando si esce - è essere circondato da amici, poi capita pure che si vada in un locale che non può piacere al 100% a tutta la comitiva. Di conseguenza la tua noia sarebbe causata dalla scelta di frequentare le persone sbagliate non tanto dalle pareti che racchiudono il locale.

Se, ad esempio, il messicano vicino casa di Queen fosse gestito da gay ciò non avrebbe intaccato il divertimento che ne è scaturito da un anno di baldoria con la regina... E si che ci sarebbe stato da annoiarsi visto che ci abbiamo passato l'intero inverno.

Quindi questa cosa del locale gay=noia io la vedo una grande boiata.
A meno che tu con locale gay non intenda gente vestita in pelle nera che balla lasciva sul bancone slinguazzando a destra e manca... Perché in quel caso più che un locale gay sarebbe un bordello, cosa che farebbe imbarazzare la gente a prescindere dai propri orientamenti sessuali.

Dani, io dissento fortemente. Non tanto per i locali gay. No, affatto. In ogni locale gay in cui ho messo piede sono stato sempre accolto bene, mi sono divertito, ho trovato gente squisita, come quella che mi accompagnava. Quindi non è nel merito di questa parte del discorso che non ti seguo. Altresì, e vengo al dunque, non è possibile dire che in ogni locale in cui si va, conta sempre e solo, alla fine, la compagnia, perchè npon è vero. Esempio circa il sottoscritto: nei locali in cui tutti sono vestiti a modino (quelli alla moda con tutte le donne che fanno le fighe e con i ragazzi tutti lampadati e sfigati, tanto per intenderci, coi vestiti firmati e il petto in fuori) io non ci metto piede per puro e fiero razzismo. Sebbene razzismo non etnico, quanto di classe. Non mi mescolo a chi cerca di distinguersi, insomma... <<Mi annoierei>>, un po' come dice DanCasti. Tutto qua. Sì, è vero magari che il modo di mettere in ridicolo certa gente lo si trova sempre, però...

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<<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"

guarda, i wurstel vegetariani sono buonissimi!!! ben più dei veggieburger!!!


si vede che avrò pregiudizi...

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Anche io non sono totalmente d'accordo: io infatti, personalmente, non porto mai nessuno degli amici che so che non apprezzerebbero nei locali gay, considerato il fatto che so per certo che si annoierebbero (o che comunque diversi non sarebbero a loro agio).
E se non si divertono loro, non mi diverto nemmeno io.



Ah no???? E dove sono stato io fino ad oggi?????

Alé suvvia, usciamo fuori da sto discorso, che poi si ripetono le lunghe ed estenuanti discussioni di sempre....
Non era un sondaggio questo???

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Se volevo stare muta facevo la pianista!

Infatti allora mi segui, tu stai ulteriolmente dividendo un genere di locali, se mai si possa parlare di locale "etero".
Dire locali gay è molto vago e generico, e sottintende una connotazione netta, che sia positiva o negativa poco importa.
Io sono stato in dei locali - definiti gay - in cui se non mi avessero detto che lo erano avrei pensato solo che si trattava di locale un po' trendy. Quindi credo che sia più la comitiva a determinare il tutto, è ovvio che se un etero esce con 20 gay che parlano di sesso forse potrebbe trovare la cosa un po' forzata, e in questo caso dipende anche dalla formazione della singola persona gay ed etero.

A parte che io non sono un amante dei locali... non so poi che locali frequenti tu... [tipo quello dello schiuma party tanto per intenderci... ]

Certo se te ne vai nei locali che hanno le dark room è un discorso, io parlavo di pub, ristoranti...

Forse sono troppo ingenuo io o troppo maliziosi gli altri...

P.S.: Per l'OT non ti preoccupare, male che vada Hiroshi sdoppia il topic!

No, forse nell'esercitare il diritto di espressione approfondita, ho ottenuto un retroeffetto che non volevo. Dunque, Dani: io dico solo che ci sono effettivamente dei locali considerati appositamente per gli omosessuali. E io ci son pure stato. Li "divido" dagli altri per questo motivo, anche se per me non significa nulla fare questa distinzione, ok?
Fosse per me, te lo dico con tutta franchezza, l'unica differenziazione che non sopporto nel mondo (e che dunque eliminerei) è quella di classi sociali e di economia fra gli individui. Per il resto, vengano a me tutti i tipi di locali
Mi sa che nell'esprimermi, ho semplicemente scaturito l'antitesi di quel che volevo dire...
MARCO

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<<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"

Credo che l'errore di fondo sta nel fatto che io considerassi con locale gay un locale frequentato da gente prevalentemente omosessuale - perché no insieme ai loro amici etero- mentre adesso ho capito che nell'immaginario collettivo per locale gay si intende quello di cui sopra (gente mezza nuda, che slinguazza a destra e manca).
Poiché io nemmeno consideravo quei locali non li avevo contemplati nella formulazione del mio pensiero...
Tutto qui.

Io troppo ingenuo...

In ogni caso, sono io per primo a non trovarmi a mio agio in quei locali, prevalentemente perché non mi mi interessa "l'ambiente" (il tra virgolette è voluto). Quindi, se era questo il senso iniziale, allora la pensiamo allo stesso modo!

tutto è bene quel che "è chiarito" bene.

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