Ordunque, ci riprovo...
Va detto che storicamente sono sempre stato tranquillo, pure troppo: in prima liceo fui l'unico a prendere 10 in condotta quando lo standard era 9 (e 8 ai più esagitati, visto che con il 7 si veniva rimandati a tutte le materie

)
Però ogni tanto, soprattutto alle elementari e alle medie, scattava una piccola molla... come è successo a tutti, credo
Andrò un po' fuori tema ogni tanto, visto che non si tratta di vero e proprio bullismo... ma scrivo lo stesso, sarà un bel papiro quindi mettetevi comodi
Partendo dall'asilo, ricordo di quando una maestra sorprese me ed un amico mentre mescolavamo della tempera con acqua in un bicchiere. Alla domanda: "Che fate?", la risposta fu: "Avveleniamo la Tina". La maestra inorridì, convocò i genitori e separò me e l'amico in classi diverse. La Tina, poveretta, era affetta dalla sindrome di Down e aveva degli scatti d'ira che noi non capivamo, visto che NESSUNO ci aveva spiegato bene la situazione...
Elementari. C'era un bambino della mia classe che mi stava cordialmente antipatico... niente di trascendentale, per carità, anzi quasi non ricordo nemmeno più. Era alto il doppio di noi, grande e grosso, e faceva lezioni di judo. Un pomeriggio, dopo la mensa nella pausa prima del doposcuola... non ricordo bene la causa scatenante, ricordo solo il raptus che mi scattò. Lo scaraventai a terra - non ricordo come ci riuscii - e lo tempestai di pugni. La cosa assurda erano i miei compagni di classe che, invece di separarci, mi incitavano come facevano gli antici romani al Colosseo con i gladiatori. Io neanche capivo, ero in berserk e piangevo come una fontana

Comunque, da allora niente di che, ci ignorammo e tanti saluti.
Sempre alle elementari, una volta provarono a chiudermi nel cesso... gli amici fuori dalla porta a bloccarla, io dentro a spingere per uscire. Dopo calci e pugni... track! La porta si scardinò facendo un casino bestiale... scappammo dal panico, ma ovviamente io - in lacrime - andai a piangere dalla bidella (e incolpai tutti gli altri

)
Elementari, un nuovo arrivato, molto antipatico ed indisponente. Io tutto pomposo e tronfio a porgergli la mano per dargli il benvenuto. Lui mi rispose con il dito medio alzato... non capii più niente, e - track! nuova rissona, con tanto di psicodramma familiare fuori dalla scuola che coinvolse le mamme con accuse reciproche ed insulti odiosi da me ricevuti che non fecero che degnerare la cosa...
Medie. C'era un bullo che tormentava quelli che riteneva "gli sfigati", e chiaramente aveva preso di mira anche me... pugni, calci, piccole angherie... niente di grave per carità, ma daje che te daje, alla fine superò il punto di non ritorno. Un giorno mi voltai di scatto, esasperato, e gli diedi un solo pugno allo stomaco... risultato: lui in agonia, e convocazione dei professori per chiarire l'accaduto (ehm era successo durante la lezione di geografia)

Ad ogni modo, col tempo con quel ragazzo diventammo pure buoni amici (e lui smise di fare il bullo).
Medie. C'era un ragazzo veramente odioso. Il classico ricco cocco di mamma senza midollo spinale. Tanto che si faceva fare tutto dalla mamma! Compiti per casa, disegni artistici e tecnici, la mamma gli preparava perfino i bigliettini per copiare nei compiti in classe (lei faceva prof di matematica in un'altra scuola... pensa te che razza di educatrice è stata...

). Beh, fatto sta che l'atteggiamento di questo ragazzo era davvero indisponente. L'ultimo giorno di scuola media, la mia solita molla scattò in modo po' strano. Eravamo all'uscita in cima alla scalinata, contenti di aver finito quella scuola. Lo fermai, e gli dissi: "Sai una cosa? Mi sei sempre stato sul cazzo.". Track! Nuova rissa, l'ultima della mia vita ovviamente, dove rotolammo giù dalle scale fra calci e pugni

Anche lì, parentesi aperta e chiusa in un lampo senza conseguenze, per fortuna.
Dal liceo in poi, la calma più piatta. Non fui né bullo né vittima. Non ho mai capito perché, ma a San Firmino e al
Giorno del PRIMINO (non so in quante regioni era in voga questa usanza... ma da noi succedeva davvero di TUTTO! Ve lo racconto in un altro post), mentre ai miei compagni ne succedevano di tutti i colori, io ne ero sempre uscito senza una firma, senza un graffio, senza neanche un'innaffiata... yeah! Forse ero ritenuto troppo innocuo o troppo sfigato da non provarci nemmeno gusto
