Ad alcuni di voi ho mandato già via e-mail questo contributo. Credo sia opportuno riproporre la cosa anche per gli altri, senza rancore, ma con l'augurio che risulti una umana e giusta presa per i fondelli a un uomo del potere
Direttamente, per tutti voi, un estratto da
www.robozzy.com
Nella fine degli anni '70 inizio '80, Maurizio Costanzo, (si, proprio quello che ancora vediamo in TV!) faceva da opinionista in una rubrica , chiamata "A tavola con Maurizio Costanzo" sulla rivista TV Sorrisi e Canzoni. Nel numero in questione parlando dei programmi dedicati ai giovani prende in esame i due programmi che furoreggiavano tra i bambini-ragazzi e cioè Happy Days e Goldrake.
L'articolo spara a zero su Fonzie e compagni, mentre per Goldrake è più leggero, limitandosi ad un "non lo comprendo".
<<A scorrere con attenzione gli indici dei programmi televisivi si ha la conferma del successo dei cosiddetti spettacoli in "fascia preserale" vale a dire dalle 18 alle 20. In quegli orari, vuoi per accontentare i bambini che sono in casa o anche chi non ha motivo di uscire e cerca un po' di svago nella televisione, vanno in onda le più famose serie di telefilm di importazione. Due esempi per tutti: "Goldrake" e "Happy Days", il film che ha per protagonista quel giovanotto assurdo, ma mi si dice di grande successo, che si chiama Fonzie.
Una vecchia regola insegna che è sempre sbagliato criticare i successi, come dire che se il pubblico dimostra interesse per un personaggio o per un programma ha le sue buone ragioni. Può essere vero, e spesso lo è. In questo caso mi permetto di dissentire. Non per motivazioni falsamente moralistiche, come talvolta scrivono i giornali: cosa impareranno mai i nostri ragazzi! Quali orribili modelli forniamo loro! Io credo piuttosto che queste serie di cartoni o di telefilm siano dannosi in quanto stupidi. Gli americani, probabilmente, nella serie di "Giorni felici" e nei personaggi del padre, della madre, della sorella, di Fonzie stesso, vedono una parodia degli anni Cinquanta e quindi, tra la nostalgia per il passato e qualche sorriso per la presa in giro di quegli atteggiamenti, traggono divertimento. Ma noi che abbiamo vissuto altri anni Cinquanta, quali sorrisi possiamo ricavare da quelle storielline insulse interpretate pessimamente con attori che si muovono come burattini e recitano battute improbabili? E' un mistero, anche doloroso quando si scopre che i propri figli assumono immediatamente gli insulsi modi di fare di Fonzie e alzano il pollice verso l'alto gridando "okay".
Delle due l'una: chiudere il televisore a tempo indeterminato o sopportare di vedere per casa chi scimmiotta un imbecille. Rifare il verso a un grande protagonista o a un personaggio di qualche importanza, potrebbe essere persino gratificante, ma l'accorgersi che il figlio imita Fonzie è motivo di preoccupazione per il suo (e nostro) futuro.
Per Goldrake, il discorso è un altro. Innanzi tutto la fattura di questi cartoni animati è di prima qualità. Ovvero la tecnica, negli anni, si è così perfezionata da raggiungere effetti spettacolari di valore. Però Goldrake mi rimane incomprensibile. Per quanto abbia cercato di capire chi sia, cosa rappresenti, chi combatta, quali siano gli schieramenti, sono uscito perdente da questa analisi. Goldrake e i suoi accoliti mi risultano altrettanti sconosciuti, protagonisti di una guerra stellare dalla quale un telespettatore della mia età è sicuramente escluso. Può darsi che i ragazzi, più attenti alla commercializzazione della fantascienza, abbiano afferrato i meccanismi che animano Goldrake e quindi siano più partecipi delle sue azioni.
Denuncerò pure tutti i miei anni, ma devo dire che in una televisione privata ho avuto occasione di rivedere alcuni cartoni animati di Walt Disney. Roba antica: i tre porcellini, Ezechiele Lupo, Topolino, Paperino, il brutto anatroccolo. Ebbene, non c'è confronto con gli attuali eroi dei cartoni animati. Da quelle immagini traspare sensibilità, intelligenza, gusto sicuro per lo spettacolo. Ma i miei figli (parenti stretti di Goldrake) alle amabili storie dei tre porcellini o alle commoventi vicende del brutto anatroccolo, hanno preferito il sonno, forse popolato di astronavi in giro per lo spazio, di super eroi scarsamente emotivi e fulminanti nelle azioni. Che sia il mio un sintomo del definitivo invecchiamento?>>
MAURIZIO COSTANZO
Cito un po'... <<Io credo piuttosto che queste serie di cartoni o di telefilm siano dannosi in quanto stupidi>>. <<Ma noi che abbiamo vissuto altri anni Cinquanta, quali sorrisi possiamo ricavare da quelle storielline insulse interpretate pessimamente con attori che si muovono come burattini e recitano battute improbabili? E' un mistero, anche doloroso quando si scopre che i propri figli assumono immediatamente gli insulsi modi di fare di Fonzie>>. <<Delle due l'una: chiudere il televisore a tempo indeterminato o sopportare di vedere per casa chi scimmiotta un imbecille. Rifare il verso a un grande protagonista o a un personaggio di qualche importanza, potrebbe essere persino gratificante, ma l'accorgersi che il figlio imita Fonzie è motivo di preoccupazione per il suo (e nostro) futuro.>>. <<Ma i miei figli (parenti stretti di Goldrake) alle amabili storie dei tre porcellini o alle commoventi vicende del brutto anatroccolo, hanno preferito il sonno, forse popolato di astronavi in giro per lo spazio, di super eroi scarsamente emotivi e fulminanti nelle azioni>> Amici miei, che cazzo di coraggio è mai questo... Il bello è che, certe affermazioni, le fa uno che oggi sponsorizza coloro che vengono di volta in volta eliminati dai vari e bellissimi Reality show, che fa il buffone (il buffone, non il comico o il simpatico, che è diverso) a "Buona Domenica"... Che facciamo? Aggiungiamo altri commenti? No... Restiamo sui giudizi da sputasentenze come sor Maurizio? Nemmeno... Speriamo solo che qualcuno, un giorno, mentre Costanzo è magari lì che si pavoneggia con la De Filippi o mentre tocca il culo al cangurotto di "Buona Domenica", gli faccia presente questo vecchio (?) articolo, e che questo stesso eroico qualcuno gli dica, senza mezze misure: <<Maurizio Costanzo: mavvatelapiglià!!!>> *
*trad. per i non toscani: <<vattelapiglià>> = modo amichevole per: <<ma vai a...>>