Colpito, signor "Grandi Saldi" Rookies.
Mi spiego meglio, perchè mi rendo (perfino) conto che posso non essermi spiegato bene. "Harlem contro Manatthan" mi piaceva perchè (pensa: già allora! Ma ero "indirizzato bene" dai miei) contrapponeva proprio le difficoltà di Harlem con quelle dei super attici di Manatthan. Era una situation commedy, con tutti i penosi difetti di retoriche che le produzioni così hanno per loro natura. Adoravo il personaggio di Arnold; mi piaceva lui mentre ovviamente detestavo il padre adottivo, proprio perchè ricco, capitalista e buono con la pancia piena. Era la mia lettura, lo è tuttoggi, non è allegoria. Nè è vero che ne abbia condiviso, e ne condivida tuttoggi, alcuni messaggi. Ma alcuni si, ebbene, alcuni si. Cito a memoria, cercandomi in testa le puntate che ho rivisto anche recentemente: l'antirazzismo, la presa di posizione nel diversificare droghe pesanti e leggere (era un telefilm americano, non svedese o olandese!), la scoperta del sesso, il conflitto sociale seppur mai accentuato... Tutte componenti che emergevano da quel telefilm, piaccia o meno. Certo: era assolutamente assente la presa in atto dello scontro sociale, ma mi sembra fuori luogo dare addosso a una produzione solo perchè è americana (bada: te lo dice uno che al Social Forum di Firenze ha portato avanti conferenze, dibattiti e anche troppo militaresco antiamericanismo da par suo). Pensa bene una cosa: in casa mia, all'epoca, gli amerciani li avevano proprio sulle scatole, per motivi parapolitici. Ebbene: "Harlem contro Manatthan" me lo consigliavanio pure in casa mia, perchè suscitava un po' una piccola, insignificante, ma presente risposta educativa ai cosiddetti "ricchi". E guarda che mi hanno tirato su bene
Inoltre, fatto non da poco, è bene consegnare alla memoria storica di un'epoca i suoi personaggi: se Arnold lo vedessi oggi, probabilmente mi direbbe e darebbe ben poco. Allora fu una celebrazione, una novità assoluta, la contestualizzazione della lotta degli ultimi... pur con tutte le magagne presenti e che (rinnovo, ripeto, sia chiaro) non nego affatto.
E' ovvio che la retorica fosse anche lì, che i mascheramenti fossero anche lì... che il brutto fosse anche lì... Che diamine, però: era un banalissimo show di intrattenimento pomeridiano!!! Ma non squalifico certo una cosa laddove veda anche delle cose positive. Era americano, Arnold, son d'accordo, ma lo è anche Bob Dylan (è sempre il primo controesempio che mi viene in mente, sai?). Americano come tanta gente valida.
Di questo telefilm si può dire quel che si può dire di tante cose o persone, per conto mio: finchè ci si limita a quel che non ti dà, non si riuscirà mai a cogliere nemmeno quel che, inevce, può darti. Sailor Moon? Sailor Moon (eppure) segue cronologicamente il mio Goldrake, il mio Gundam , il mio Getta Robot e anche molte delle mie maghette... Ma è guardando lei che mi preoccupo di ciò in cui il cartone animato sta discendendo più che quel da cui è disceso...
Son stato chiaro o continui a vedermi difensore dello yankee?
WATTA