siglomane ha scritto:
Tarrasque ha scritto:
Mirko (purtroppo per lui, e lo ripeto ogni volta per essere sicuro che la gente non pensi che gli voglia male o gli remi contro, ma sto solo esponendo dei fatti OGGETTIVI) non ha diritti su nulla.
Ha dichiarato di averne, ma non ne ha. C'è una enorme differenza.
Però, guarda caso, in Italia basta una semplice dichiarazione NON VERIFICATA per guadagnare soldi. Perché il fatto assurdo è questo: non è Mirko che chiede soldi, è la SIAE che glieli regala.
Guarda, se si tratta di criticare le incongruenze del metodo della SIAE con me sfondi una porta aperta, per cui mi fermo qui se no non finiamo più.

:D:D
siglomane ha scritto:
E poi, scusa, torniamo al nocciolo. Chi può davvero DIMOSTRARE che Lamù non l'ha creata Mirko?
Il foglio stesso firmato da Mirko, in cui ammette in sostanza, di aver mentito alla SIAE. Ecco perché dicevo che dal punto di vista squisitamente giuridico è stato un boomerang.

siglomane ha scritto:
Solo il vero autore, visto che persino un bambino di 6 anni (Rocco Reitano) può già comporre musica.
Non ho voglia di cercare dove si trova, ma sono ragionevolmente sicuro che un minore per depositare un'opera abbia bisogno della controfirma del padre o chi ne fa le veci.

siglomane ha scritto:
E non solo. Spesso i nomi degli autori accreditati sui dischi e in SIAE non corrispondono ai nomi dei veri autori. Quindi spesso c'è chi guadagna quando non dovrebbe, e chi non guadagna quando dovrebbe. E' sempre stato così, e per la Siae è tutto normale. Mirko non è un'eccezione, è quasi la regola.
Come sopra, no comment. Se leggi l'estratto che ho postato poco fa, noterai che è "opportuno" che chi suona si informi su dischi e supporti del titolo e degli autori ESATTI delle canzoni che fa.
Mi chiedo quanti dei soldi dei borderò che riportavano "Devilman" e non "Davil Man" siano andati a Zara...