Per quanto riguarda me, sono assolutamente in linea con Calendarman, anche se spendo purtroppo molto di meno all'anno.
Nell'anno corrente e quello prima direi una media di 1/2 CD al mese.
Vorrei chiarire parte del mio primo intervento che mi pare sia stato poi travisato. Quando ho citato la "morale", era per dare una risposta alla domanda sollevata da LePendu. A domanda retorica, risposta retorica.
Domanda: "Perché dovrei spendere per avere quello che posso avere gratis (illegalmente)?"
Risposta: "Per questioni morali". E' una risposta, e c'è gente che lo fa. Onestà richiede che se una cosa ha un prezzo scritto sopra, o la compri o rinunci. Poi ognuno fa come vuole.
Sinceramente, la giustificazione "perché spendere se posso avere una cosa gratis" non mi è mai piaciuta. Troppo comoda. E ci puoi giustificare qualsiasi cosa. Perché pagare le tasse quando posso non farlo senza essere beccato? Perché timbrare il biglietto del tram quando posso non
timbrarlo? E così via.
Inoltre, è anche una scusa superflua. Grazie al cazzo che facendo una cosa illegale ne ottieni anche un tornaconto. Se no sei un mentecatto o un deviato mentale! Ci manca pure che scarichi musica e vieni a pagare più che a comprarla. Allora sei pirla!
Non mi piace molto chi si trincea dietro falsi principi o chi spaccia che scaricare musica sia "giusto". Non è "giusto". E' "comodo". Io non mi nascondo, scarico parecchio materiale. Non è giusto ma mi torna comodo.
E' verissimo, però, che come Calendar compro più dischi da quando ho l'opportunità di scaricare musica compro molto più di prima. E soprattutto compro molto più mirato e con convinzione. Ho ordinato su Amazon dischi da noi sconosciuti o fuori catalogo. Che ho scoperto perché scaricati a fronte di una segnalazione di un amico, di un sito internet o di un forum. E ho scoperto artisti americani, giapponesi e finlandesi di cui non sospettavo l'esistenza e che non troverò mai in Italia.
Non sono d'accordo con che definisce "furto" il download di musica. Non lo è. Punto. Chiunque con una minima infarinatura di diritto può spiegare perché. Il fatto che certe pubblicità cerchino di convincere del contrario è puro terrorismo psicologico.
E poi, le balle sulla morte della musica dovuta al download?
Io se avessi uno stipendio doppio, ci sono alcune categorie di spese che vedrei raddoppiate, alcune che rimarrebbero uguali, ed alcune che come ammontare mensile sarebbero triple. Comprare musica sarebbe in quest'ultima. C'è invece chi non ritiene giusto pagare 20, anche 10 euro per un CD. Per loro un CD non vale tanto. Anche se i CD li fai costare meno, anche 5 euro, alcuni quei soldi NON li spendono.
Blocchi il mulo e tutti gli altri sistemi di scambio? Fai come una volta. Le canzoni le registri dalla radio. Se uno non vuole il prodotto originale, NON lo compra e non lo convinci con la repressione. La crisi del mercato musicale è dovuto all'incremento di altre forme di intattenimento, internet e videogiochi su tutto.
Cita:
Guarda, Venusia, grazie a dio un giorno ci romperemo tutti di fare musica solo per essere usati da chi ragiona così, e allora buon divertimento...
Guarda, per quello che riguarda me, quella categoria di musicisti, per cui la musica è solo un modo per fare soldi, è meglio che muoia di fame o si trovi un altro lavoro.
Secondo me, il VERO musicista, fa musica per il piacere di creare. Può diventare un lavoro, e per alcuni lo è. Ma ce ne sono molti, moltissimi di più che suonano in una cantina la sera dopo il lavoro, che suonano nella banda del paese, che cantano nel coro della parrocchia, e non guadagnano nulla, anzi pagano per farlo.
E' giusto che chi suona si faccia pagare, ci ritorni delle spese, e perché no? Ci guadagni anche qualcosa. So cosa vuol dire suonare in giro e la fatica che rappresenta. Ma se uno vuole VERAMENTE fare musica, lo fa anche gratis o a sue spese, per il puro piacere di farlo. Lo so per certo, perché in questo forum soltanto conosco molte persone che già lo fanno...