freinkie ha scritto:
Punti di vista.
Piu' che "punti di vista", direi "priorità".
Cita:
Ovviamente un laureato conosce (si presume) bene tutte le materie per cui ha dato un esame.
A me un ingegnere che non sa sostituire un hard disk e\o rimpicciolire un immagine, mi lascia molto perplesso. Capisco che poi quell'ingegnere all'interno di un'azienda fa altre cose, ma qui si tratta di cose di base. Se una persona studia l'informatica, secondo il mio punto di vista, deve avere la curiosita' di conoscere tutto di essa, anche le cose che non servono direttamente al proprio lavoro.
Per carità, la curiosità è sempre un'ottima cosa. Anch'io sono curiosissimo sulla lingua giapponese, ad esempio. O su molte nozioni di elettronica di base, o su come vengono riconosciute le monetine inserite in un distributore automatico.
Peccato che spesso manchi il tempo per approfondire.
Approfondendo il tuo discorso, se la pensassi come te, rimarrei perplesso da ingegneri che magari l'hard disk lo sanno sostituire (e chiariamo, sostituire un hard disk e' un'operazione che anche una scimmia potrebbe ripetere, dopo averlo visto fare una volta

) ma che non sanno ESATTAMENTE come quel componente realmente funziona. O chissa' cos'altro. Tutto non si puo' sapere, insomma. Questione di priorita'.
E questione di competenze.
D'altronde chi sa sostituire un hard disk e non sa nulla di "piani di vendita, il marketing, il ciclo di vita di un software, individuare il mercato di riferimento o trattare il cliente" non dovrebbe forse provare la stessa curiosita'?
O il desiderio di approfondire deve spingersi soltanto verso la "materia" e non verso l' "astrazione"?
Cita:
Insomma, preferisco un ingegnere informatico che sappia fare queste cose piuttosto che
Ma il vero nocciolo della questione e' che non conta quello che preferisci tu, ma quello che preferisce il mercato del lavoro!
Se la maggior parte delle ditte (italiane? europee? mondiali?) si orienta verso determinate figure professionali con un preciso grado di istruzione e tu e Tetsuya non siete d'accordo con la loro politica...beh, parlatene con loro, del problema.
Cita:
Per fortuna conosco anche ing. edili o enologi a cui piace sporcarsi le mani con mosto e calce. Non servirebbe al loro lavoro ma mi da l'idea di gente veramente appassionata
Tanto di cappello. Ma quello che DAVVERO conta e' che l'enologo che si "sporca le mani" col mosto sappia SOPRATTUTTO fare il suo mestiere. Quello per cui e' pagato.
Un ingegnere che adora sporcarsi le mani con la calce ma costruisce palazzi che crollano non e' un buon ingegnere. E' un pessimo ingegnere.
Tetsuya ha scritto:
Puntualizzo solo che col cliente ci sa trattare colui che ha esperienza molto più di chi ha studiato come "in teoria" dovrebbe trattarcisi... non fosse altro che per le innumerevoli sfaccettature che una trattativa simile, può assumere... sfaccettature che è impossibile "inquadrare" nel solito schema o nel solito diagramma di flusso...
Stai facendo di tutta l'erba un fascio, credo. Ci sono clienti E clienti. C'e' il piccolo cliente, col quale probabilmente e' piu' utile utilizzare l'esperienza fatta sul campo. E c'e' il grande cliente, che, guarda caso, IMPONE di inquadrare le cose nei "soliti schemi" e nei "soliti diagrammi di flusso". Perche' e' cosi' che si lavora formalmente, e' uno degli argomenti che si studiano, per utilizzare una forma di comunicazione oggettiva e, appunto, formale.
Vai a parlare di "sfaccettature" e "trattative" a Poste Italiane, o a FIAT, in fase di specifica dei requisiti. Giusto per farti un'idea.
Tetsuya ha scritto:
Sapessi quanto odio io il viziaccio che hanno tutti di inquadrare tutto in schemi... come se tutto potesse essere bianco/nero o sì/no
Ah! benvenuto nel magico mondo dell'informatica! Dove tutto e' inquadrato in schemi, dove tutto o e' bianco o e' nero, o e' si' o e' no, o e' 1 o e' 0!
Infine...
Calendar ha scritto:
Il dubbio che un laureato non sappia fare il proprio lavoro, lo avete instillato voi che non siete laureati.
Invece, guarda caso, i laureati che hanno risposto al topic, non hanno mai messo in dubbio la capacità lavorativa di chi non lo é! Anzi , si sono prodigati nel distinguere attentamente le differenze.
Esattamente. Questa volta sono io a quotare te, carissimo.
