Yusaku ha scritto:
Tetsuya Tsurugi ha scritto:
la rosa primigenia esiste in quanto nome, possediamo i semplici nomi
No no... questa traduzione che riporta Wikipedia non mi piace per nulla.
Al verbo
sto darei un'altra sfumatura, uno dei suoi significati infatti è quello di
durare nel tempo. Inoltre "in quanto nome" è predicativo del soggetto in italiano, mentre
nomine è ablativo e quindi non può essere predicativo. Per me è infatti complemento di mezzo (al massimo può essere di stato in luogo).
Letteralmente quindi la tradurrei così:
La rosa antica dura nel tempo attraverso il (suo) nome, (oggi) solo i nomi (i soli nomi) ci rimangono.
In questo modo, anche nella traduzione, rimane la paranomasia tra
nomine e
nomina.
Concettualmente: le cose rimangono nel tempo solo perchè è stato tramandato il loro nome, quel che oggi ci rimane non sono le cose in sè, ma soltanto i nomi di queste cose.

Premetto che ormai ho quasi rimosso il latino (ho fatto in fretta, eh?) quindi posso solo apprezzare la tua colta esegesi
Ho però appena letto il libro e quindi provo ad aggiungere qualche commento tra le due traduzioni secondo quello che ho colto essere lo spirito del libro stesso (sarebbe riduttivo definire l'ultima frase come riassuntiva di tutto il testo ma sicuramente qualche concetto già espresso lo riporta).
Così tra le due traduzioni è quasi indifferente l'uso del termine
primigenia o del termine
antica (per quanto
primigenia mi piaccia di più).
Invece se dovessi scegliere un termine tra
ci rimangono e
possediamo troverei quest'ultimo più vicino allo spirito del testo (e alle riflessioni filosofiche contenute in esso, soprattutto) che, forse, rende lievemente più attinente l'intera traduzione. Ovviamente,
ci rimangono è un po' più elegante ma trovo che renda un'idea di temporalità; nel libro, invece, il discorso su questo argomento è sviluppato proprio sul piano uomo/conoscenza.
Nel complesso, se la tua traduzione è più esatta dal punto di vista grammaticale, trovo quella di Tetsuya (Wikipedia o quello che è

) più vicina allo spirito stesso del libro.
Per di più aggiungerei che tra tutte le frasi in latino del libro questa è la più intraducibile: è lì anche per sviluppare dibattiti

Non per niente si parla del nome della rosa, no?
P.s.: scusate, una riflessione. Pensate che bello se tutti i traduttori prima di lavorare su una singola frase si mettessero a fare tutte queste riflessioni?
