non volevo continuare il nostro thread sul topic delle 85 versioni strumentali perché sentivo puzza di bruciato e poi perché era assolutamente off-topic.
Ma vedendo questo topic che sembra quasi un invito, non posso fare a meno di rispondere all'amico missionario:
siglomane ha scritto:
Non conosco il secondo teorema di Shannon
a questo puoi rimediare leggendo in giro

per farti un riassunto breve-breve il teorema esprime matematicamente questo concetto: "se prendi dei dati e li elabori, ne diminuisci la quantità di informazione" (per le precisazioni chiedo aiuto al Dott. Ing. Prof. Matteo Probo Siro che ne saprà certamente più di me)
siglomane ha scritto:
se uno pulisce brani da vinile tramite scheda audio digitale producendo wav dello stesso livello di un cd in commercio
questa frase è un po' il cuore del nostro ragionamento ed è secondo me la frase che purtroppo traballa di più.

ma visto che sono pratico di tavolini cercherò di metterci delle zeppe perché si possa reggere in piedi

1) prima di tutto chiariamo la parola "pulisce": pulire, secondo il dizionario garzanti vuol dire "togliere lo sporco; liberare da ciò che è inutile, nocivo".
2) secondo: diciamo anche che per ascoltare un disco in vinile si fanno alcune cose fondamentali che introducono "rumore" nel suono oppure ne "colorano" il suono (ne modificano il timbro). Ne cito alcune solo per far capire:
a) si utilizza la puntina, ovvero un trasduttore (dispositivo per trasformare una forma di energia in un'altra, nel nostro caso l'energia meccanica "vibrazione della puntina" in un segnale elettrico in uscita dal giradischi). Un trasduttore per forza di cose "colora" il suono quasi sempre in modo udibile, tantevvero che gli audiofili piu' esperti sanno distinguere una puntina da un'altra o una coppia di casse da un'altra.
b) la puntina sfrega contro il disco. Lo sfregamento, anche intuitivamente, non è il modo più "pulito" di trasmettere il suono dalla superficie corrugata del vinile al nostro preamplificatore perché il solo fatto di sfregare due oggetti tra loro introduce (specie se il braccio non è ben tarato o la puntina è consumata o di cattiva qualità) delle vibrazioni spurie che si sommano al suono registrato sul vinile e arrivano insieme al segnale audio fino al nostro pre.
c) la polvere e i graffi: anche questi vengono letti dalla testina
d) la vibrazione stessa del piatto: i giradischi che non siano superprofessionali e ipersmorzati per forza di cose "vibrano" perché hanno al loro interno un motorino elettrico che per sua natura non sta immobile

queste vibrazioni vengono anch'esse lette dalla testina
e) diafonia: il supporto vinile e il sistema di lettura (la puntina/testina/ecc) per sua natura ha una pessima separazione tra il canale sinistro e il destro. Il segnale del sinistro finisce parzialmente nel destro e viceversa. Va quindi un po' a puttane l'immagine stereofonica rispetto ad altri supporti.
f) il preamplificatore che realizza la equalizzazione RIAA "colora" anch'esso in qualche modo il segnale dandogli un timbro a volte udibile, riconoscibile, misurabile. La qualità finale dipende quindi molto anche dall'accoppiata giradischi/cavi/pre.
g) ...e lasciamo stare i cavi, per carità

un argomento delicato, e facciamo finta che i cavi non "suonino".... perché se andiamo a vedere anche i cavi (specie quelli delle casse e quelli dei giradischi) colorano anche se in modo quasi impercettibile il suono.
3) in uscita dal pre il segnale viene messo dentro una scheda audio di un PC e campionato/quantizzato e totto il resto che serve a trasformarlo in segnale digitale. Queste operazioni (quantizzazione, campionamento) introducono altri due tipi di rumore nel segnale... per non parlare della scheda audio stessa che se non è ben tarata, ben schermata, e tutto il resto, può introdurre anche altri quasi inudibili ronzii o distorsioni. E di nuovo non parlerò dei cavi

4) tu dici fortunatamente che il risultato del campionamento è un file WAV: meno male.... in questo caso è tutto ok perché se mi avessi detto "mi sono fatto fare un MP3" avrei riso fino a ottobre perché la codifica MP3 per far occupare meno spazio su disco ai file comprime il segnale usando un algoritmo psicoacustico DISTRUTTIVO (ovvero si buttano via intenzionalmente dei dati perché si pensa che siano poco importanti - nel nostro caso non c'è una differenza troppo udibile). Quindi un punto a tuo favore: se usi l'ottimo formato WAV (ma va bene anche MPC o altri formati che non utilizzano compressioni distruttive) avrai dei file enormi, ma mantieni davvero la qualità a buoni livelli.
5) PERO' (c'è un però) tu dici che produci un WAV della stessa qualità di un CD, e io capisco che utilizzi un formato PCM 16 bit campionato a 44KHz. Poi però dici che il segnale lo hai fatto anche elaborare per "pulirlo"... qui immagino che il tuo amico abbia utilizzato alcuni filtri digitali per fare in modo che i graffi del disco in vinile si sentano meno: tutte queste operazioni e elaborazioni del segnale, di fatto, distruggono alcune informazioni e quindi abbassano la qualità. Questo a meno che tu per "Qualità" intenda qualcosa di diverso da quello che penso io.... ed eccoci quindi alla questione cruciale:
siglomane ha scritto:
come deve definire la qualità dei pezzi?
come definiamo la qualità? di fatto in italiano significa "caratteristica o proprietà positiva", tutto sta a decidere tra di noi che cosa è positivo e che cosa è meno positivo. Analizziamo facendo al lettore un piccolo QUIZ/TEST:
"compro una automobile usata di qualità" significa:
1) compro una macchina bella che non ha ammaccature o graffi visibili e le gomme poco consumate
2) compro una macchina che abbia pochi chilometri e il cui motore, trasmissione, ruote, ecc siano in ottimo stato
se hai risposto 1 sei un "tipo da siglomane"

se hai risposto 2 sei un "tipo da perno"

secondo me nel primo caso ti fermi un po' alla superficie delle cose, a quello che con i tuoi sensi e le tue capacità non allenate riesci a percepire. Naturalmente se sei un meccanico difficilmente considererai solo l'aspetto esteriore, ma vorrai controllare anche il motore, l'usura dello spinterogeno, il libretto di garanzia per vedere se ha fatto tutti i tagliandi, etc etc....
Ecco in breve quello che dicevo io: se tu pensi che un segnale audio proveniente da un vinile (considerando quindi tutto quello che ho detto prima) possa davvero essere seriamente efficacemente "pulito", secondo me sei fuori strada. Tu puoi "ovattare" una canzone in modo da mascherare parzialmente i fruscii del vinile... e forse ti sembrerà davvero che il tutto suoni meglio, se ci rifletti solo superficialmente. Se ci rifletti un po' meglio invece tu hai registrato un disco in vinile su un CD e quindi AL MASSIMO tu hai una "qualità da vinile". Poi purtroppo hai fatto pure delle elaborazioni, quindi hai ulteriormente abbassato la quantità di informazioni, secondo me quindi hai solo una registrazione su supporto ottico che suona come un disco a 45 giri un po' ovattato (per non setire i graffi).
Io, perno, non considero questa qualità: anche nei casi in cui non ci sia una vistosa udibile differenza dico che c'è più qualità quando in quello che sento ci sono più informazioni, ovvero quando mi arriva il segnale originale senza elaborazioni.
Probabilmente siamo due estremisti e in verità credo sinceramente che la verità stia nel mezzo, ma in ogni caso non puoi dire che hai le registrazioni da vinile in qualità CD perché questa frase è una stupidaggine.
siglomane ha scritto:
Quanto alle "stupidaggini", tientele per te, forse ne hai appena detta una...
e qui esce purtroppo la tua indole "litigarella" che non avrei voluto stimolare perché è sempre spiacevole fare queste puerili discussioni su un forum.... se rileggi quello che ti avevo scritto io, ti ho detto che questa frase afferma una stupidaggine, mentre tu hai risposto come se qualcuno ti avesse scritto "tu sei uno stupido", frase che non ho mai pensato né detto né tantomento scritto.
Se può tranquillizzarti, intendevo dire che la tua frase non mi tornava perché diceva qualcosa di sbagliato, che poteva suonare giusto solo superficialmente. Un ragionamento superficiale è di fatto un ragionamento in cui non si usa fino in fondo il cervello, ovvero un ragionamento ottuso. Ottuso è più o meno sinonimo di stupido. Quindi dire che una frase che contiene un ragionamento superficiale sia una "stupidaggine" è legale e non dovrebbe causare risentimento.
Sull'archiviazione delle musiche sul PC si dicono tante puttanate e visto che la tua frase sulla "qualità CD" rifletteva purtroppo quello che molte persone, ragionando superficialmente, pensano, ho voluto tirare fuori la questione. Adesso che KBL ha deciso di sbeffeggiare ulteriormente questo atteggiamento, mi sento meglio

e capisco che nel mondo per fortuna c'è qualcuno che ha capito come funziona il digitale, non come il ministro Gasparri.