Mi sembra sia inesatto usare il termine ‘qualità cd’ o meglio, ognuno ha la sua opinione su cosa significhi. Penso che bisognerebbe parlare di qualità migliore o minore. Inoltre ognuno ha la sua opinione su cosa sia un suono ‘bello’. Molti pensano che la registrazione analoga sia superiore a quella digitale, ma si tratta solo del fatto che l’analogo accentua (e talvolta sovraccarica o distorce) certe frequenze che nel caso di un disco dei Deep Purple sono una figata, ma se vado a registrare un quartetto d’archi non sono più così favolose. Inoltre, come in altri campi, tutti sono affezionati al passato, in questo caso al suono dei vecchi dischi. La tecnologia analoga ha almeno un secolo nel quale si è potuta perfezionare mentre il digitale ha a malapena 20 anni alle spalle. Piccolo aneddoto al riguardo:
Stevie Ray Vaughan (che per chi non lo conoscesse è stato il più importante e innovativo chitarrista blues degli anni 80, e dunque una persona affezionata a certe sonorità) poco prima di registrare un disco incontrò il produttore che gli propose di registrare in digitale. Vaughan come il resto del gruppo erano contrari, allora il produttore propose di fare un test alla cieca, cioè registrare contemporaneamente la band dal vivo con i due sistemi e poi loro avrebbero ascoltato il risultato senza sapere di che supporto si trattasse. Indovinate alla fine che supporto è piaciuto di più e con il quale poi è stato registrato il disco ‘In Step’?
Ecco alcuni miei pensieri al riguardo:
Quando si parla di mp3 non si può parlare di qualità. L’mp3 non è nato come file audio in sostituzione del cd, ma come file di pochi mb per poter essere trasmesso facilmente in rete, successivamente visto il successo sono stati prodotti lettori portatili e hi-fi x l’mp3. L’mp3 opera secondo un algoritmo elimina dal file audio originale quelle frequenze che sono ritenute non udibili per l’orecchio umano. Chiaro che un mp3 non arriverà mai alla qualità sonora di un CD. Va da se che se un cd è stato masterizzato da mp3 il confronto non ha senso, qui sto parlando di CD prodotti da file audio PCM.
Sempre per quanto riguarda i punti di vista, per me l’mp3 ideale è quello a 160kbps, che per me suona, ovviamente, meglio del 128kbps ma anche meglio del 192kbps, che a me suona un po’ piatto.
Secondo me, ripeto, bisognerebbe parlare di migliore o peggiore qualità, quindi, esclusi i gusti personali, la migliore qualità (per le sigle) ora come ora sarebbe, un DVD-audio (che raggiunge su due canali la frequenza di 192kHz a 24bit) o un Super Audio Cd (con frequenza di campionamento a 2.8224Mhz) ‘fatto’ dai master originali quando reperibili o dal miglior master reperibile.
Un cd fatto da una registrazione da vinile amorevolmente ripulita, sarebbe migliore di un DVD-audio o un Super Audio Cd?
Che poi tante sigle stampate su cd si sentano male, non è certo colpa del supporto ma di chi (e come) lo fa.
Tutti gli altri discorsi rientrano nell’argomento: a me piacciono i Backstreet Boys a te John Coltrane.
bye
