Carissimi,
pur non essendoci assolutamente nulla da ridere, avevo - qualche mese fa - scritto per diletto un paio di racconti comico-ironici sull'evoluzione della raccolta rifiuti campana.
Purtroppo, però, la realtà si è evoluta ben oltre il limite del parodistico, e spero solo che la nostra (di noi campani) pessima figura non significhi che saranno le vostre regioni a dover pagarne gli svantaggi.
Io, nel mio piccolo, appartengo alla minoranza di quelli che sono convinti che la responsabilità è della grave incapacità della amministrazione e la sua connivenza conlarghi strati della popolazione.
E che la storia della criminalità è in parte vera, ma per lo più una becera scusa per giustificarsi. Come se la criminialità stesse solamente a Napoli, e non respirasse la nostra stessa aria.
Ad ogni modo, mi sono chiesto se a questo punto fosse il caso di scherzarci leggermente sopra, come ho fatto. Alla fine, mi sono risolto di sì.
Ecco l'indirizzo, che sarò felicissimo se vorrete darci una lettura, sperando vi piacciano, li ho raccolti in un piccolo blog:
http://astrale.wordpress.com/
Tornando solo brevemente sulla questione rifiuti (di cui è inutile parlare, perché ormai tutti hanno detto tutto), vi posso dire che mai come in questi giorni mi arrivano mail da amici tedeschi, spagnoli, che mi chiedono: «ma che sta succedendo?»
Addirittura, conosciuto casualmente un asiatico che vive in inghilterra, quando gli ho detto che sono di Napoli, mi ha guardato come se venissi da una sorta di discarica.. (e in effetti..)
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), però ho una domanda da farti: è vero che a Napoli c'è la capacità innata degli abitanti di fare gruppo e di prendere le cose con filosofia, ma... per far sì che sorga una protesta, per accorgersi che c'è qualcosa che non va, bisogna aspettare che l'immondizia sommerga le strade?!
