Gojira'54 ha scritto:
Comunque potresti colorare le miniature in modo differente, senza caratterizzarle per schieramenti, facendo qualcosa che assomigli ad un reparto di mercenari in modo da poter modificare poi le squadre.
Certo, nulla ti impedisce di dipingere le miniature come meglio credi. Alla fine, allo fine del gioco, tutto quello che conta è colore / icona / forma dello stendardo portato dal leader dell'unità (e va beh, con espansioni successive anche la razza delle miniature dell'unità, tipo nani e goblin, però finché usi miniature chiaramente riconoscibili non dovrebbero esserci problemi).
Gojira'54 ha scritto:
Questo te lo dico perchè io, in parte, sono il tuo esatto opposto:
coloro le miniature ma non gioco.
Ti compatisco.
Gojira'54 ha scritto:
Rifuggo come te tutti quei regolamenti maniacali con un fottio di tabelle da aggiornare ogni poco, neanche si lavorasse dal commercialista!
Però un gioco semplice e veloce come il tuo Battlelore o come il mio (

) war-comesichiama mi piacevano assai.
Qui invece concordo con te!! Il successo di BattleLore si basa proprio sulla velocità di una partita tipo (ben sotto l'ora), cosa che permette di fare più partite nel lasso di tempo impiegato da un wargame classico, unito alla semplicità delle regole. Difatti è uno di quei (pochi) giochi che piace sia ai wargamers che ai giocatori da gioco da tavolo propriamente detto.
Le regole base sono spiegabili veramente in quattro parole. Il meccanismo di gioco è basato quasi interamente su carte. Ogni giocatore pesca da un mazzo un certo numero di carte che rappresentano gli ORDINI che puoi dare alle tue unità. Ad ogni turno un giocatore gioca appunto uno di questi ordini, che ti dice quante, di che tipo e da dove puoi comandare le tue unità (esempio: comanda 3 unità rosse dal settore sinistro oppure comanda tutte le unità di cavalleria e così via).
Le unità che comandi muovono ed attaccano in base al proprio stendardo. Il combattimento si risolve con appositi dadi a 6 facce che riportano i colori degli stendardi più simbolini extra tipo "ritirata". Il numero di dadi che tiri, ancora, dipende dal tuo stendardo. Per ogni colore uscito sul dado uguale al colore dell'unità attaccata essa perde una miniatura, se esce "ritirata" deve invece arretrare di uno spazio.
Poi peschi un'altra carta che sostituisce quella giocata.
Questo è praticamente tutto. Ci sono poi regole e componenti aggiuntivi che aggiungi mano a mano che impari fino ad arrivare al gioco completo, tipo terreni speciali, che ti rallentano o bloccano gli attacchi (fiumi, colline, bastioni) e il sistema della magia, anch'esso basato su "carte incantesimo" che peschi e giochi al tuo turno.
Tutte le regole sono spiegate in un apposito mazzetto di carte riassuntive che puoi mettere davanti a te, in modo da averle sempre sott'occhio, e le carte degli ordini spiegano tutto quello che fanno, tipo Magic, così che prendere in mano il manuale delle regole è praticamente fuori discussione
Le battaglie si svolgono a "scenari", cioè devi prima di cominciare disporre i due eserciti con numero di unità e posizioni di partenza prefissate in modo da avere due fazioni equilibrate. La sonfezione base contiene un libretto con 10 scenari ordinati per difficoltà e numero di regole aggiuntive integrate, in modo da spiegare progressivamente tutto il gioco. Nel sito del gioco è possibile poi scaricare decine di scenari aggiuntivi più o meno complessi, realistici o fantastici (tipo l'assalto ad Isengard o la battaglia del Fosso di Helm). Un'espansione consente poi di personalizzare gli scenari, sempre attraverso un sistema di carte per il piazzamento iniziale delle unità che rendono il numero degli scenari virtualmente infinito.
Gojira'54 ha scritto:
Per il fattore elitarietà sto dalla tua su tutto il fronte!
Fortuna che quelli che conosco io, qui dalle mie parti, giocano pure con dei pezzi di carta al posto delle unità poichè la pensano esattamente come te.

Ce ne fosse di più di gente così!!!