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MessaggioInviato: gio 4 set 2008, 11:20 
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venusia ha scritto:
Maisha ha scritto:
Che inglese ti insegno a sei anni se non qualche buffa filastrocca?


Certo, poi non lamentiamoci che all'estero sanno GIA' DALLE ELEMENTARI (nel nord europa anche dall'asilo) l'inglese. Chissà come mai... :roll:

Basta studiare un pò di pedagogia e psicologia per sapere che l'apprendimento di una lingua prima avviene meglio è; più si va avanti con l'età e più è difficoltoso imparare una lingua straniera.

:D


AHAHAHAHA aridaje
Ho studiato un bel po' di pedagogia.....
so benissimo che i bambini sono spugne e più sono piccoli più veloce è l'apprendimento, ciononostante sono contraria alla scuola a 5 anni e all'eccessivo nozionismo fino ad una certa età.Chiamami antica ma credo che ci sia una differenza tra qualità e quantità, anche nelle informazioni, anche nell'educazione.
Ho cominciato a studiare inglese a 9anni in un'epoca in cui lo insegnavano dalle medie in poi, l'ho fatto a parte, con alcuni amici, in modo divertente.
Poi ho viaggiato ed è stato l'unico modo x poter dire di saperlo davvero, se lo studi e lo lasci lì, nn sarà mai vivo.
Per questo le filastrocche non sono stupide, sono gioco, sono pronuncia, se il bimbo è piccolo è GIUSTO che si diverta!C'è sempre tempo per imparare e credo che un individuo sano ed equilibrato sarà sempre pronto a ricevere nuove cose, avrà per così dire, imparato ad imparare!


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Tetsuya Tsurugi ha scritto:
venusia ha scritto:
No no tranquillo, il maestro unico farà anche inglese! VAI SUPERMAESTRO!


La mia lo faceva... chissà perché so così bene l'inglese tanto da essermela cavata a capire e farmi capire coi miei coetanei negli States ad 8 anni...


probailmente ti è andata bene... Pensi davvero che così sarà per tutti?
Io non mi intendo particolarmente di pedagogia, ma mi sembra di poter dire che i primi anni di apprendimento sono quelli più importanti. Perché deve insegnare l'inglese un vecchio docente che magari è stato costretto ad impararlo al volo, inculcando una PESSIMA pronuncia.. Stessa cosa per la musica, prime nozioni informatiche ma non solo. Io specializzerei gli insegnanti completamente già a partire dalle elementari.


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MessaggioInviato: gio 4 set 2008, 11:34 
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Maisha ha scritto:
persino al liceo classico nei primi due anni (il ginnasio) c'è una sola prof. che insegna greco/latino/italiano/storia/geografia e la chiamano la chioccia....E devo dire che è stata d'aiuto in quei duri primi due anni...

Per me invece è stata una tragedia, la monotonia mi uccideva la voglia di fare.. infatti al liceo sono andata molto meglio che al ginnasio.


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MessaggioInviato: gio 4 set 2008, 11:36 
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Tetsuya Tsurugi ha scritto:
venusia ha scritto:
No no tranquillo, il maestro unico farà anche inglese! VAI SUPERMAESTRO!


La mia lo faceva... chissà perché so così bene l'inglese tanto da essermela cavata a capire e farmi capire coi miei coetanei negli States ad 8 anni...


Tetsuya hai perfettamente ragione! anche la scuola di mio padre funzionava benissimo, ma negli anni 80 non si è tornati indietro solo perchè quella della generazione di prima funzionava. I bambini della mia generazione non avevano le esigenze di quelli della generazione di mio padre ( è evidente..e ovvio! )...

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MessaggioInviato: gio 4 set 2008, 11:37 
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Premetto per onestà che sono un po' di parte in quanto diverse persone a me vicine sono toccate da questa risorsa, e quindi posso comprendere qualcuno non mi considererà obiettivo.

E' anche vero però il rovescio della medaglia. Forse per lo stesso motivo sono semplicemente pu po' più informato rispetto alla media.

Fate voi. Considerazioni sparse:

1) La legge è nero su bianco un provvedimento per tagliare i costi. Ora, non ho MAI visto un provvedimento per tagliare i costi (attenzione, NON gli SPRECHI, ma generalmente i COSTI) che porti a migliorare il servizio.

Nessuno nella legge dice "passiamo al maestro unico perché pensiamo che sia meglio per i bambini". Dicono "passiamo al maestro unico perché costa meno".

2) Si tratta addirittura di un Decreto Legge. Il DL è una forma di legislazione che per intento dovrebbe essere riservata ad emergenze e calamità, perché ha un iter di approvazione molto breve ed è più difficile fermarla.

Per questo in tempi recenti è stata abusata come strumento per far passare gli imbrogli: la gente non ha il tempo materiale in molti casi di documentarsi, ed eventualmente opporsi.

Ora mi chiedo: ma l'abbiamo scoperto IERI che la scuola va male e costa tanto? Perché non seguire il cammino di una legge ordinaria? Non sarà semplicemente un modo di buttarcela nel deretano abbastanza in fretta da evitare che ce ne accorgiamo?

3) La superiorità del maestro unico mi sembra in molti casi un ragionamento, per usare un termine farfallino, girellaro :D:D

Ai nostri tempi c'era il maestro unico, e quindi ci riporta sensazioni di nutella spalmata sul pane, e "se andava bene per noi può andare bene per loro".

Ora questo è tutto da dimostrare, e non essendo il mio campo, non mi ci addentro troppo. Però per portare un esempio contrario, conosco anche tante persone della mia età che come cultura generale, sono rasenti allo zero.

Da dove vengono fuori? Eppure anche loro hanno avuto il loro bravo maestro unico, o sbaglio?

4) I tempi cambiano, la società cambia, le esigenze cambiano.

Negli anni '50, alle scuole dell'obbligo si pretendeva che sfornassero un giovane che sapeva leggere, scrivere e far di conto. In molti casi alla professione ci pensava la famiglia, che tramandava il lavoro del padre.

Già negli anni '80 il maestro unico era un residuato del passato come figura. Negli altri paesi europei già ce ne erano diversi. Adesso, che dalla scuola si pretende sempre di più, si vuole (giustamente) l'inglese, l'informatica, l'educazione civica, non si può guardare troppo indietro.

Passare secondo il decreto al maestro unico non vuol dire: "ok, teniamo solo quelli che sono preparati bene in lettere, matematica, scienze e lingue e mandiamo a quel paese gli altri". Auguri a trovare persone con tanto grado di cultura interdisciplinare e che siano in grado anche di insegnarla (che non è la stessa cosa), però.

Vuol dire semplicemente "teniamo un maestro (presumo in base alle graduatorie, e d'ora in poi insegna tutto il resto, così, di punto in bianco".

Non riesco a vedere come questo possa migliorare la situazione dell'insegnamento...

5) Un altro problema è che le famiglie cominciano a pretendere troppo dalla scuola. In particolare cominciano a pretendere che la scuola faccia tutto quello che loro, che hanno voluto i figli, non hanno tempo o voglia per fare.

In particolare educare i figli. Che è diverso da istruire i figli. L'educazione, il rispetto degli altri, il sapersi comportare, non si imparano a scuola, ma si assorbono soprattutto col buon esempio di chi ci circonda da piccoli.

Eppure la scuola sta diventando per i genitori un posto dove mollare i figli per 8 ore al giorno, così non stanno sulle palle, e un comodo uomo di paglia su cui scaricare le proprie responsabilità e soprattutto a cui dare la colpa, invece di assumersela.

Il figlio fa un casino? Colpa della scuola, o al massimo della società. Il figlio viene bocciato? Colpa degli insegnanti, che non hanno saputo motivarlo. Non è mai colpa loro.

E' vero che un bambino può aver bisogno di figure guida come mamma, papà e maestra, ma purtroppo i genitori chiedono sempre di più che sia la maestra ad accentrare tutti questi ruoli, e questo non mi sembra che stia funzionando, soprattutto perché poi sono i genitori stessi a minare l'autorità del maestro rispetto al figlio difendendolo sempre.

6) L'importanza della famiglia sta decrescendo sempre di più col passare dei decenni. Mi sembra sotto gli occhi di tutti.

Una volta la famiglia era il cuore della vita di un bambino /giovane. Ora con buona pace del Vaticano, nel corso degli ultimi 50 anni è sempre meno vero.

La famiglia ti dava i primi rudimenti di educazione ed istruzione, passavi molto tempo con la famiglia, il giovane lavorava col padre, e il bambino stava con la madre che era casalinga.

Ora i genitori lavorano, i nonni spesso non hanno voglia di badare ai figli (anche i miei lavoravano, ma almeno avevo quelli!). La scuola è il tempo in cui un bambino passa il maggior tempo della sua giornata.

I genitori spesso non sanno cosa fanno i figli, se non altro perchè li vedono solo la sera. Molto più di una volta i figli già dalle elementari hanno gerghi, modalità di comportamento, eroi e miti, che i genitori non possono nemmeno comprendere.

Un po' come era per noi il cartone giapponese alle elementari, ma moltiplicato per mille, anche perché la velocità dell'evoluzione tecnologica e dei consumi fa sì che l'adulto rimanga sempre più facilmente taglieto fuori.

L'importanza della scuola come elemento formativo non solo culturale, secondo me è destinato a crescere sempre di più, non voglio osare dire che sostituirà quasi completamente la famiglia, ma la direzione è quella.

Da quando vai alle elementari, fino almeno alle medie passi la maggior parte del tempo con gli amici, non coi genitori, poi aggiungiamo rispetto ad un tempo, l'istruzione superiore, che è certo più comune.

Se si chiede alla scuola di fare sempre più cose che i genitori non fanno / vogliono fare più, come si può chiedere di accentrare sempre di più su poche persone tutte queste responsabilità?

Al contrario, forse bisognerebbe aumentare il numero di persone nell'apprendimento, in teoria aumentando il numero di persone molto giovani, rispetto allo standard della classica maestra.

La maestra quando ero piccolo aveva 50 anni. Adesso, cosa può insegnarmi una persona di 50 anni sull'utilizzo di un computer? Ci sono più possibilità che sia un ragazzo di 20 ad insegnare qualcosa a lei. Forse ci vorrebbero nella scuola delle figure di "tutor", una specie di fratello maggiore come fascia d'età che un ragazzo possa vedere come punto di riferimento in cui riconoscersi, ma qui forse sono andato anche troppo oltre nel discorso...

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4/4/1978. Io c'ero.
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MessaggioInviato: gio 4 set 2008, 11:40 
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mia nipote fa inglese ma non le insegnano filastrocche, sa le classiche frasi da discorso "elementare" ed è molto curiosa di conoscere nuovi vocaboli

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KBL ha scritto:

Io non mi intendo particolarmente di pedagogia, ma mi sembra di poter dire che i primi anni di apprendimento sono quelli più importanti. Perché deve insegnare l'inglese un vecchio docente che magari è stato costretto ad impararlo al volo, inculcando una PESSIMA pronuncia.. Stessa cosa per la musica, prime nozioni informatiche ma non solo. Io specializzerei gli insegnanti completamente già a partire dalle elementari.


nozioni di informatica....
il marito della mia maestra era un dirigente dell'Olivetti x cui senza spese ci portò in classe uno dei primi personal computer (M20) e ci insegnò il basic!Imparammo anche a programmare e la cosa era talmente sperimentale che venne la tv e anche il giornale ad intervistare la classe...
e poi? che me ne sono fatta di quelle nozioni?
il basic????nel frattempo la tecnologia si è evoluta e nulla è più rapido di quel settore....


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Maisha ha scritto:
Vabbè, troppo brutto dover scrivere qui di queste cose....
Anche io ho studiato pedagogia e ho fatto la maestra, accipicchia :roll:
Credo che, al di là dello studio, contino anche le esperienze personali e le opinioni, e questa è la mia.


Assolutamente si che contano le esperienze! e se hai lavorato alle elementari sai che la figura di riferimento ( intesa come maestro unico) non è necessaria oggi ( un tempo andava benissimo!)

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Maisha ha scritto:
AHAHAHAHA aridaje
Ho studiato un bel po' di pedagogia.....
so benissimo che i bambini sono spugne e più sono piccoli più veloce è l'apprendimento, ciononostante sono contraria alla scuola a 5 anni e all'eccessivo nozionismo fino ad una certa età.Chiamami antica ma credo che ci sia una differenza tra qualità e quantità, anche nelle informazioni, anche nell'educazione.
Ho cominciato a studiare inglese a 9anni in un'epoca in cui lo insegnavano dalle medie in poi, l'ho fatto a parte, con alcuni amici, in modo divertente.
Poi ho viaggiato ed è stato l'unico modo x poter dire di saperlo davvero, se lo studi e lo lasci lì, nn sarà mai vivo.
Per questo le filastrocche non sono stupide, sono gioco, sono pronuncia, se il bimbo è piccolo è GIUSTO che si diverta!C'è sempre tempo per imparare e credo che un individuo sano ed equilibrato sarà sempre pronto a ricevere nuove cose, avrà per così dire, imparato ad imparare!


Nessuna scuola elemetare fornisce eccessivo nozionismo, assolutamente ( eccesivo nozinismo lo impartiscono tutti i corsi extra che fanno i bambini); l'apprendimento di qualsiasi materia è adeguato all'età. L'apprendimento di una lingua straniera all'asilo o al nido ( eh si !) non è eccessivo nozionismo: è il modo più semplice, veloce e facile per imparare un'altra lingua. Come fanno in tutta europa!

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venusia ha scritto:
la figura di riferimento ( intesa come maestro unico) non è necessaria oggi ( un tempo andava benissimo!)


Ti faccio un esempio che farà sorridere e che non è calzantissimo:

Va meglio una squadra dove ognuno va per fatti suoi (e solo apparentemente segue un modus operandi comune) o una squadra che ha un suo leader o capitano e segue quello?

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Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione
(cit. Arch. Rambaldo Melandri & Giorgio Perozzi)

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venusia ha scritto:
L'apprendimento di una lingua straniera all'asilo o al nido ( eh si !) non è eccessivo nozionismo: è il modo più semplice, veloce e facile per imparare un'altra lingua. Come fanno in tutta europa!


Ma se avete appena detto che non è una cosa adeguata e che io sono stato un caso fortunato?

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Tarrasque ha scritto:
Premetto per onestà che sono un po' di parte in quanto diverse persone a me vicine sono toccate da questa risorsa, e quindi posso comprendere qualcuno non mi considererà obiettivo.


Beh in realtà nè io nè tua sorella lavoriamo alle elementari ( quindi il cambiamento non ci coinvolge direttamente), semplicemente osserviamo e discutiamo sulla assurdità di questo ddl che ci riporta indietro nel tempo( la società va avanti e la scuola italiana torna indietro, vorrei capire perchè! ah già...i tagli alle spese! il ddl è chiaro..)

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Tetsuya Tsurugi ha scritto:
venusia ha scritto:
L'apprendimento di una lingua straniera all'asilo o al nido ( eh si !) non è eccessivo nozionismo: è il modo più semplice, veloce e facile per imparare un'altra lingua. Come fanno in tutta europa!


Ma se avete appena detto che non è una cosa adeguata e che io sono stato un caso fortunato?


Voi chi? se io l'ho detto vorrei sapere dove

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Tetsuya Tsurugi ha scritto:
venusia ha scritto:
la figura di riferimento ( intesa come maestro unico) non è necessaria oggi ( un tempo andava benissimo!)


Ti faccio un esempio che farà sorridere e che non è calzantissimo:

Va meglio una squadra dove ognuno va per fatti suoi (e solo apparentemente segue un modus operandi comune) o una squadra che ha un suo leader o capitano e segue quello?


Appunto.Non è calzante! :lol:

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Comunque Tarrasque ha espresso molte delle cose che avevo scritto sinteticamente io, solo che il mio post non se l'è filato nessuno, mentre secondo me conteneva dei punti chiave (non quello sul ginnasio!).

Per la cronaca ho firmato la petizione, perché la modalità del decreto (si taglia e basta, senza cercare soluzioni) non hanno senso.

Che poi non avevo fatto caso fosse un decreto legge, quindi può anche essere che tra 60 giorni non venga convertito, ad anno scolastico iniziato, e ci dicano "abbiamo scherzato, torna tutto come prima"!


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Tarrasque ha scritto:
.......


sì io ho detto cose abbastanza diverse dalle tue, almeno nel risultato finale, eppure ti quoto!
i tuoi ragionamenti sono molto veri purtroppo!
Soprattutto la funzione della famiglia ricaduta sulle spalle della scuola...
Ripeto, io risolverei in modo diverso, però sono d'accordo con te!


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Maisha ha scritto:
il basic????nel frattempo la tecnologia si è evoluta e nulla è più rapido di quel settore....


ti devo assolutamente contraddire... La logica della programmazione è rimasta invariata e, pur con l'avvento della programmazione ad oggetti ad esempio, i concetti che ho imparato più di ven'tanni fa col "basic" sono rimasti attuali. Piuttosto si sono affiancate altre tecnologie.


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Tetsuya Tsurugi ha scritto:
venusia ha scritto:
L'apprendimento di una lingua straniera all'asilo o al nido ( eh si !) non è eccessivo nozionismo: è il modo più semplice, veloce e facile per imparare un'altra lingua. Come fanno in tutta europa!


Ma se avete appena detto che non è una cosa adeguata e che io sono stato un caso fortunato?


io ho detto (mi sembrava eccessivamente chiaro) che nel caso partiticolare sei stato fortunato, ovvero hai avuto probabilmente un insegnante unico molto competente anche nell'insegnamento della lingua inglese (che assolutamente ritengo necessario fin da piccoli), ma credo che non si possa chiedere a tutti la stessa fortuna e, ripeto, specializzerei gli insegnati. Dobbiamo davvero risparmiare sull'istruzione dei nostri figli?


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Mi viene di quotare in toto Tarrasque.

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KBL ha scritto:
Maisha ha scritto:
il basic????nel frattempo la tecnologia si è evoluta e nulla è più rapido di quel settore....


ti devo assolutamente contraddire... La logica della programmazione è rimasta invariata e, pur con l'avvento della programmazione ad oggetti ad esempio, i concetti che ho imparato più di ven'tanni fa col "basic" sono rimasti attuali. Piuttosto si sono affiancate altre tecnologie.


perfetto allora!
posso fare il mod di sigletv? :lol: :lol: :lol:


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KBL ha scritto:
Dobbiamo davvero risparmiare sull'istruzione dei nostri figli?


Si, se vuoi renderli un branco di capre che puoi controllare con la paura dell'ignoto dopo la morte e con le immagini semoventi della lanterna magica.... :P

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P.S. naturalmente ho le lacrime agli occhi per il concetto "girellaro" della superiorità del maestro unico :-D


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KBL ha scritto:
P.S. naturalmente ho le lacrime agli occhi per il concetto "girellaro" della superiorità del maestro unico :-D



potremo chiamarla "Sindrome da Libro Cuore" :lol:

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KBL ha scritto:
P.S. naturalmente ho le lacrime agli occhi per il concetto "girellaro" della superiorità del maestro unico :-D


Non avrei saputo esprimere meglio questo concetto :lol:

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Io, se permettete, non sono uso a girellarizzare tutto.
Diciamola in altri termini: ringrazio quello che sta lassù di avermi lasciato finire le elementari con una sola maestra e ringrazio la mia sola maestra per la sua passione, la preparazione e l'educazione che mi ha dato.
E lo ringrazio ancora di più di avremi lasciato finire le scuole con il tempo normale (8.30/12.30).
Se questo oggigiorno non sia più pedagogicamente e didatticamente possibile non lo so. Io sono contento cosi.
D'altronde, che siano unici o in team, se sono ignoranti, restano ignoranti e trasmettono ignoranza....
P.S. Il concetto non é girellaro perché quando all'epoca si prospettava il passaggio al team di maestri e alla scuola al pomeriggio mostravo già segni di insofferenza.
P.P.S. Che poi in realtà ho avuto molte maestre che collaboravano tra loro e c'erano pure quelle di sostegno o quella di francese (e Queenhimika sa di chi parlo... :) ), ma la figura della maestra centrale é sempre stata una sola, il punto di riferimento, quella che "l'ha detto lei...."

Certo é che le motivazioni del decreto sono terrificanti. Su questo non ci piove...e che se si volesse fare un discorso organico sulla scuola non basterebbero giornate intere...

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Se volevo stare muta facevo la pianista!


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