Amici volevo parlarvi di un film che mi hanno dato in dvd di Pier Paolo Pasolini e che si intitola "Salò o le 120 giornate di Sodoma", premetto subito che io non ho mai visto un film di Pasolini al di fuori di questo che mi hanno dato. Il film è datato 1975 ed era stato distribuito nelle sale a una o a tre settimane dopo l'omicidio di Pasolini, per questo motivo si intitola Salò o le 120 giornate di Sodoma per il semplice motivo che il distributore non sapeva se Pasolini voleva semplicemete intitolarlo o Salò o solamente le 120 giornate di Sodoma. Il film dopo due settimane dalla distribuzione fu immediatamente tolto dalle sale cinematografiche perchè troppo "violento" (notare le virgolette). Ho letto anche che una delle scene che ha tolto Pasolini in persona è quella che mettono un topo dentro la vagina di una donna per poi ricucirla. Qui sotto riporto la trama del film per chi non l'avesse mai visto.
Nel ridurre drammaturgicamente – con Sergio Citti e Pupi Avati – Le 120 giornate di Sodoma (1782-85) del marchese De Sade, P.P. Pasolini ricorre alla ripetizione del numero 4. Durante la Repubblica di Salò quattro signori (il Duca/P. Bonacelli, il Monsignore/G. Cataldi, S.E. il presidente della Corte d'Appello/U.P. Quintavalle, il presidente Durcet/Valletti), che rappresentano i quattro poteri, si riuniscono insieme a quattro Megere, ex meretrici, e a una schiera di ragazzi e ragazze, partigiani o figli di partigiani in una villa isolata e protetta dai soldati repubblichini e dalle SS. Per 120 giorni sarà in vigore un regolamento che permette ai Signori di disporre a piacere delle loro vittime. Lo schema temporale corrisponde a quattro gironi danteschi: l'Antinferno, il girone delle Manie, il girone della Merda, il girone del Sangue. Dopo il massacro, l'epilogo è in sospeso, con un barlume di residua speranza. (Pasolini ne aveva girati altri due.) In tutto il cinema pasoliniano il sesso è uno strumento per parlare di “qualcosa d'altro”. Qui ha un significato direttamente politico: il rapporto sessuale sadico è una delle tante forme dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. È anche una denuncia, per via di metafora, dell'attuale società dei consumi in cui il sesso è un allegro aspetto della mercificazione dell'uomo nella società capitalistica. Film estremo, è attraversato da due costanti che ne scandiscono il ritmo: la ripetizione ossessiva dei cerimoniali e l'accompagnamento musicale della pianista (S. Saviange). Nel suo cinema all'insegna della congiunzione Marx-Freud il tema della morte – e dei suoi legami con l'Eros – è dominante. Qui trova, attraverso l'accumulazione di fatti sadici, la sua ultima espressione con la maniacale e furiosa tetraggine di un quaresimalista, anche se venata, in contraddizione con Sade, da un pietoso intenerimento per le vittime e gli innocenti. Presentato a Parigi il 22 novembre 1975, 3 settimane dopo la morte di Pasolini, uscì sul mercato italiano nel gennaio 1976 e venne subito sequestrato. Le sue traversie giudiziarie – dall'imputazione di oscenità a quella di corruzione di minori – durarono con fasi alterne sino al 1978. La versione circolante del film è priva di 589 metri (21´) rispetto all'originale.
Il film che mi hanno dato è la versione integrale uscita in dvd poco tempo fa, e devo dire che durante la sua visione in alcune scene volevo injterrompere il film, ma la curiosità ha vinto sulla "schifezza" di alcune scene quindi l'ho visto fino alla fine. La scena diciamo così più cruda è quella del pranzo di matrimonio dove agli ospiti viene servita su dei piatti la (scusate il termine) la merda, poi si vedono gli adulti che stuprano dei minori e così via. Se qualcuno di voi l'ho ha visto vorrei un suo parere e chi si è incuriosito di vederlo vi do un consiglio amici vedetelo a stomaco vuoto.
_________________ Eccoli, eccoli Astro robot robot!
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