Rintracciare il cantante porterebbe ad un passo, forse due anzi tre, dal mistero. Sodali, partendo da quanto acclarato da Enciclopedia vorrei proporre una ricostruzione della vicenda, correlata da supposizioni e congetture.
LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA.
Il buon F.C. intende diffondere nell’etere campano l’anime di LAMU’. A tal fine deve previamente procedere all’edizione in italiano. E così il F.C. si rivolge alla RICMON sound, affinché sia essa ed editare il cartone. Magari(inizia la prima congettura) la scelta di F.C. non è casuale: egli è alla ricerca di qualcuno che possa confezionare un buon prodotto a costi contenuti; contenutissimi anzi stitici. Magari(inizia la seconda congettura) le parti( F.C. e RICOMON sound) si accordano per un “lavoro in economia” che, pur non trascurando la qualità del prodotto, riduca, anzi elimini, costi che possano derivare dalle disposizioni in tema di diritto d’autore. Ebbene, la RICMON sound fa proprio al caso di F.C. e mantiene quanto promesso. Tramite l’utilizzo di “negri” più o meno accondiscendenti , la RICMON procede al doppiaggio. E per la sigla? Secondo quanto riferito dal Trio Medusa, o meglio riferito al trio Medusa, la RICMON fa cantare la sigla ad un giovane cantante di passaggio, insomma un altro “negro”. La cosa di per sé è plausibile; assai plausibile considerato il modo in cui si è proceduto al doppiaggio. Ciò però significherebbe che la sigla è stata composta ed incisa appositamente per fungere da sigla del cartone: la RICMON , al fine di procedere all’edizione completa, si occupa della composizione delle sigla e procede alla registrazione della medesima avvalendosi dell’apporto, invero pregevole, di un giovane cantante di passaggio. Ma siete sicuri, e qui ritorno ad i dubbi già espressi nel mio primo intervento, che la canzone misteriosa sia stata iscritta appositamente per il cartone e che non sia ed esso antecedente? E da cosa ricavate questa convinzione? A mio avviso( inizia la terza congettura) è parimenti plausibile, se non PIU’ plausibile, che la canzone sia “nata autonomamente” e poi utilizzata dalla RICMON , o magari da F.C., come sigla. Al proposito, attiro la vostra attenzione sulla struttura PECULIARISSIMA della nostra sigla. Quasi sempre, al momento le uniche eccezioni che mi sovvengono sono quelle della sigla d’apertura di Carletto e di Daitarn, la sigla “funziona” così: - Il cantante, terzo rispetto alla storia, narra e racconta le vicende caratteristiche del cartone anticipando i protagonisti e le avventure che affronteranno. Prendiamo la sigla di Kimba: il cantante , terzo ed estraneo alla vicenda, ci riferisce di Kimba, che è un leone bianco di gran casta e che dovrà farsi un mazzo tanto per mettere in fuga il cacciatore bianco( il bianco è l'unica cosa che unisce kimba ed il cacciatore) riuscendo nel suo intento e facendo, alla fine, grande festa con tutta la foresta. Ecco, è un terzo che narra la storia facendo RIFERIMENTO ESPRESSO ai tratti salienti della medesima. TUTTO QUESTO IN LAMU’ NON AVVIENE. In primo luogo, la sigla di lamù non è cantata dal narratore esterno ma è cantata in prima persona: un ragazzo si lamenta di vivere una storia tormentata con una ragazza un po’ matta e si augura, ma non fino in fondo, di allontanarsi da lei. Se non esistessero i fiori, riusciresti ad immaginarli? Se non vi fossero le immagini del cartone, riusciresti ad immaginare che la sigla di lamù “parla proprio di Ataru e Lamù? Insomma noi immedesimiamo “il ragazzo che si lamenta” con Ataru perché vediamo le immagini e vediamo il cartone. Eppure nel testo della sigla non vi è alcun riferimento ad Ataru né a Lamù. Alcun riferimento. La cosa , a mio avviso , è unica ed anomala Consideriamo la sigla “tu mia hai rapito il cuore”, l’argomento è anche di attualità ora che si parla , purtroppo, di scandalo traffico di organi”: ebbene in essa, si “parla” espressamente di Lamù e vi è un riferimento alle scosse ed alla ragazza spaziale. Insomma la sigla del cartone si riferisce espressamente al cartone. L’ascoltatore, anche senza la visione delle immagini, può ricondurre la canzone al cartone. Tutto questo non avviene nella nostra sigla. Sulla base di queste considerazioni, ritengo probabile che essa non sia stata scritta appositamente per il cartone ma solo in un secondo momento utilizzata a tal fine. E’ però evidente che si tratta pur sempre di una canzone destinata ad un pubblico di bambini e ragazzi come denuncia , tra l’altro, il timbro dei coretti. Ovviamente, le mie considerazioni non sono, nè vogliono essere , univoche. Ad esse si potrebbe eccepire che l’autore di lamù è stato talmente fine e bravo da evitare il canone comune di composizione in tema di sigle( narratore esterno che anticipa la storia) e produrre qualcosa di geniale ed originale. Ma a questo punto mi domando e vi domando: ma perché un autore così geniale avrebbe dovuto deliberatamente rinunciare alla paternità della sua opera? E stato scritto che l’autore avrebbe rinunciato alla paternità dell’opera sapendo che tanto Rete Capri “pagava a forfait”. L’assunto non mi convince. In primo luogo, tutte le reti locali, o quasi tutte, pagavano a forfait eppure questo non impediva agli autori di “registrare” i pezzi alla SIAE. Erano e sono autori. E’ il loro mestiere. Al giusto orgoglio si uniscono le legittime aspettative economiche. In secondo luogo, il pagamento a forfait non impedisce all’autore di ricevere i c.d. diritti SIAE. Tutti i soldi “aspecifici”( ad es. “i diritti siae” sulle musicassette vergini) finiscono in un calderone che poi viene diviso tra i vari autori in proporzione della “diffusività” del pezzo. Se ho ben capito. Insomma , allo stato, nonostante lo sforzo e gli importanti contributi investigativi che rimangono punti fermi, NON può affermarsi con certezza che il pezzo non sia stato iscritto alla SIAE( la ricerca per solo nome non è affatto univoca e decisiva); NON può affermarsi con certezza che il pezzo sia stato scritto ed inciso appositamente come sigla di Lamù. Allo stato è però certo che: la sigla è bellissima; il cartone è stupendo; il manga è fantastico.
p.s. Non rileggo perché sono stanco. Mi scuso per eventuali errori di ortografia, sintassi e per passaggi poco chiari.
_________________ Chi dorme non prende pesci; ma almeno dorme.
Finchè c'e' cane c'e' speranza!
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