Questione qualità
doppiaggio (
voci): Io l'ho trovato ottimo.
Credo che le voci italiane rendano i personaggi veramente credibili, e il merito ritengo vada a chi a scelto i doppiatori e chi li ha diretti, cioè a chi ha affidato le parti di bambini e vecchi a persone effettivamente di quell'età: quando si entra nell'asilo di Sosuke si respira veramente l'atmosfera di un vero asilo, nonostante le poche scene, grazie alle voci dei veri bambini
(possiamo reputarci iper-fortunati da questo punto di vista, dato che negli USA Ponyo e Sasuke saranno doppiati da Hannah Montana e da uno dei Jonas Brothers
...)Questione più delicata invece l'"
adattamento"...
Scommetto che a tutti è sembrato assurdo sentir parlare in modo così forbito Fujimoto (
soprattutto per un film per bambini come Ponyo)...
Beh ragazzi... che ci crediate o no, Fujimoto
DEVE parlare con linguaggio abbastanza forbito, mentre gli altri sono tutti molto naturali.
Nell'originale è così. Punto.
Questo proprio per sottolineare il suo volontario "
distacco" dalla quotidianità umana....
Le espressioni che possono sembrarci "tradotte troppo letteralmente" sono in realtà anche abbastanza adattate in italiano...
Mi riferisco ai vari:
"Buon giorno signora maestra!" o
"Gliela raccomando", o
"Grazie per l'impegno"...
Vi assicuro che non sono tradotte "letteralmente" ma danno il giusto significato alla loro controparte giapponese... Dai ragazzi... non si potevano mica tradurre tutte con dei semplici "Arrivederci" no?
Anche con il discorso
"Quella Persona"...
Siamo sempre lì... Un conto è la fedeltà "oggettiva", un conto è considerare quello che a ognuno sarebbe piaciuto sentire, che è tutt'altro paio di maniche...
Se nel film italiano Fujimoto dice
"quella persona" è perché semplicemente in originale il personaggio dice
"Ano hito", cioé "quella persona".
Se in originale avesse detto
"kanojo", cioé "lei", allora lo si poteva tradurre come "lei".
Quel "distacco" voluto c'è in originale, e quindi va mantenuto anche "se suona strano"...
Idem con patate (fritte) anche per la questione messaggi luminosi di Sosuke... Il ragazzino è in gamba: il padre gli ha insegnato come si comunica correttamente con i messaggi, e lui lo mette in pratica da bravo ragazzino.
Nell'originale il messaggio è esattamente la formula standard giapponese in questi casi:
"Vi auguro una navigazione tranquilla" .
La traduzione italiana non è "fuori luogo", ma anzi sottolinea appunto che Sosuke è un bambino di 5 anni responsabile e che saluta con la giusta formula "marinara" il padre...
(Non so se mi sono spiegata...).
O almeno io la penso così... Poi siam sempre lì... Il Giapponese è una lingua distante anni luce dalla nostra: Possiamo cercare di sforzarci di comprendere che i giapponesi semplicemente "parlano" così (che a noi pare strano), oppure pur di farci piacere di più i "loro" film, trasformiamo il loro linguaggio nel nostro, perdendo però parecchie sfumature (che in italiano non ci sono e basta)...
Ok: fucilatemi....
