Mi è venuta in mente questa. Non ricordo se l'avevo già scritta o meno. Non è niente di che, ma in mancanza d'altro ve la cuccate

Era l'estate scorsa del 2006, dovevo partire con Anna per il mare.
Mattina non troppo afosa, la giornata ideale per partire. Ultimo check prima di caricare tutto in macchina: portafogli ok, cellulare ok, chiavi della casa ok, patente...
patente... occacchio! Non la trovo!
Cerca di qua, fruga di là, la maledetta patente non salta fuori. Il sospetto di averla persa in viale Monza (io abito nella zona di Milano sud, diametralmente opposta a viale Monza) si fa sempre più strisciante e viscido.
Ma devo partire!
Ok, prendo la decisione, vado dai carabinieri...
Ci vuole la carta d'identità.
...
Occacchio! Era insieme alla patente!
...
Il codice fiscale... ehhhhmmmmm... pure lui...
Per un attimo mi sento un apolide, un essere senza identità né patria. Lo smarrimento passa, e vado lo stesso dai Carabinieri.
Sicuramente colpa dell'insopportabile calura, il tipo è visibilmente scazzato:
- Per la denuncia e ottenere il foglietto sostitutivo per la guida ci vuole la carta d'identità, dopodiché blablablablabla
Io: - Ehm, devo denunciare anche lo smarrimento della carta d'identità...
Cc: - ...
Io: - ...
Cc: - Allora, deve andare in comune, rifare la carta d'identità e ritornare qui, così famo la denuncia e le do il foglietto. Capito?
Io: - Più o meno...
Vado in comune... mi rendo conto che è mezzogiorno, è tutto chiuso, e il pomeriggio lo sportello che mi serve non apre. Occacchio! Poi un flash: a Rozzano c'è lo sportello cittadini all'interno dell'Iper! Mi fiondo all'ipermercato, arrivo allo sportello ansante, la tipa stava sbaraccando, la supplico di rimanere quei cinque minuti per farmi la carta d'identità... lei, gentilissima, accetta e mi chiede tre foto...
Panico! Le foto!!! Anna fruga nella borsa ed estrae trionfante tre mie foto dimenticate nel suo portafogli, abbandonate lì perché ero venuto con la faccia da drogato, barba di tre giorni, sguardo perso e braccio verso l'obiettivo perché il flash non voleva scattare.
"Beh, meglio di niente..."
Consegno le foto alla tipa che le guarda perplessa, pago i 10 €, chiudo la pratica e stringo trionfante la nuova carta d'identità. Decido di telefonare a casa per comunicare il primo passo verso la vittoria.
Cellulare...
Cellulare...
Occacchio!
*Flash*
Il cellulare è appoggiato sulla scrivania del carabiniera scazzato... e lì è rimasto...
Ma pork... proferisco imprecazioni in lingue antiche e sconosciute... Poi mi viene in mente un colpo di genio: col cellulare di Anna chiamo il mio, nella speranza che il carabiniere risponda.
Tuuuuuuu... tuuuuuuu.... tuuuuuuu... tu.tu.tu.tu *click*
Ok, l'ha spento... "E' un buon segno", penso.
Mestamente, saliamo in macchina e ritorniamo in caserma.
Parcheggio. Mi avvio. Entro. Apro la porta, e non appena metto piede...
"AHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Ma se' rincojonito o cosaaaaaaaa? Ooooooooh" E per poco non mi lancia il cellulare...
Compilo, con un filo di voce saluto, stringo in mano il foglietto sostitutivo della patente, e me ne vado con la coda bassa.
Risultato: partiamo il giorno dopo
