Amici miei di "Amici miei"... Scrivo a voi (e a chi ne fosse interessato parimenti, ovvio) perchè so che amate la questione nella sua esigenza storica, e magari sapreste confortarmi e piangervi addosso pure voi. Capirete senz'altro, comunque... Martedì mi sono recato, dopo averlo voluto fare per molto tempo, nel Bar originale in cui erano state girate le scene del Bar Necchi, nei vari e splendidi film della saga di "Amici miei". Saga che rimane la mia preferita in assoluto, una categoria del pensiero, tre film (anche se il terzo è forzato alquanto) che mi hanno fatto crescere, e che in ogni era della mia vita hanno saputo darmi (e darsi) una chiave interpretativa diversa: dalla commedia alla tragedia, dall'ironia alla malinconia e così via... Mi ero informato, avevo chiesto, e poi saputo, dove si trovasse, cosa che peraltro non è un mistero per nessuno, a Firenze. Ero tutto in tiro, insomma. Non nell'abbigliamento, eh! Ero in tiro nell'emozion di rimorchio, ero pronto all'evento, per dirla meglio... Ebbene però: con tutto il rispetto per chi frequenta i posti del tipo che andrò a esporre, mi è venuto da piangere per la tristezza. Profonda tristezza. Un luogo orribile, per come la vedo io. E' divenuto uno di quei locali assurdi da aperitivo; senza anima, tutto lucine moderne e ambientazione da fighetti. Il classico posto dove vanno le ragazze a fare le fighe con il cocktail in mano, insomma. Un luogo da imbrocco moderno, uno di quei posti che, più di ogni altro, io disprezzo. Una cosa pietosa. E lo ripeto: sto scrivendo quel che sto scrivendo con tutto (davvero) il rispetto per chi, anche nel Forum, frequenta questi luoghi, che io trovo del tutto asettici. Si chiama, oggi, Bar Negroni, e si trova nella zona di San Niccolò, proprio accanto a un locale assai simile, che si chiama Bar Zoe. Di "Amici miei" non c'è alcuna traccia: nè un ricordo, nè qualche fotografia, nè una brochure che informi che si tratta dello storico Bar Necchi, nè un accenno a Tognazzi & Company, niente di niente, fatto salvo un poster originale (modello cinema) che si vede appena si entra, sulla destra, anonimo e del tutto da confondersi con la parete. Nemmeno troppo visibile, quindi... Non è stato dato nessun rilievo all'importanza di uno dei luoghi che io considero più importanti, belli e genuini della cinematigrafia italiana. Ma mentre lo scrivo me ne rendo anche conto: sono io, forse, che considero certe cose troppo importanti e bellissime, e ancora una volta mi accorgo dell'estrema accidentalità e soggettività di ciò che, ognuno in modo diverso, amiamo. E riteniamo importante... Mi si perdonino tono dimesso e sfogo attiguo... MARCO
_________________ <<Senti ragazzo: nella tua stanza, tra i manifesti degli eroi, lasciagli un posto perchè tu, da grande, di lui ti ricorderai...>> - Superobots, "Ken Falco"
|