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 Oggetto del messaggio: Tutto sulla Tecnologia: Audio/Video
MessaggioInviato: sab 22 ago 2009, 20:11 
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Più volte ho letto su vari topic di questo forum ( non ultimo per esempio quello del sondaggio sulla pubblicazione di sigle inedite su cd/vinile ) scrivere in merito alle tecnologie audio che sono dietro alle nostre sigle.
Potrei essere anche un biologo internazionale ma non sapere nulla appunto della tecnologia che ci permette di "creare", archiviare e ascoltare le nostre sigle ( e la musica tutta in generale ).
Mi piacerebbe conoscere dai forumisti con maggiori cognizioni in merito l'intero processo, soffermandosi sugli aspetti più trattati solitamente appunto dal forum, tipo:
1 Qual è la maggior "qualità" audio possibile ottenibile con i metodi analogici?
2 Qual è la maggior "qualità" audio possibile ottenibile con i metodi digitali?
3 Analogico o Digitale?
4 Perchè quando si passa da un ambiente analogico a quello digitale ( o viceversa ), pur avendo a disposizione in ogni caso la massima tecnologia vi sono problemi?
5 Quali tra i cd ( e a questo punto anche vinile ) pubblicati fino ad oggi ( parlo delle sigle ovviamente ) possono essere presi come esempio di "alta qualità"?
6 Come è possibile che alcuni brani pubblicati da case discografiche non brillino per la bellezza del loro audio quando, a quanto mi si dice, quelli rimasterizzati da KBL si sentono da "sturbo"?

Sono solo alcune domande che mi stanno venendo in mente ora e sto scrivendo di getto. Ma ce ne sono molte altre ( che adesso non ricordo ). Per esempio, ho letto che i primi cd dei Beatles furono pubblicati all'epoca su vinile in monofonia e successivamente pubblicati su cd, poi furono ripubblicati rimasterizzati su cd ( ma sempre in monofonia ) e ora verrano pubblicati su cd in stereo con nuovissime tecnologie di rimasterizzazione.
Ma se furono registrati a suo tempo in ambiente analogico in monofonia, come è possible, pur avendo a disposizione i master originali ( forse addirittura le piste dei singoli strumenti suonati! ), raggiungere una così alta qualità in stereofonia in ambiente digitale?
Sarebbe possibile avere simili risultati con le sigle?
Se per caso è stato già aperto un altro topic simile ( o addirittura più di uno ) si potrebbero riunire? :music:


Ultima modifica di Teo Teo il ven 11 giu 2010, 9:44, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: sab 22 ago 2009, 21:31 
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Iscritto il: lun 4 nov 2002, 10:44
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Teo Teo ha scritto:
Analogico o Digitale?

analogico! g:smile:

Teo Teo ha scritto:
Perchè quando si passa da un ambiente analogico a quello digitale ( o viceversa ), pur avendo a disposizione in ogni caso la massima tecnologia vi sono problemi?

l'ha spiegato bene tarra nell'altro topic:
in analogico registri tutto lo spettro audio... quando digitalizzi il suono, questo viene compresso e i picchi vengono tagliati (seppur ad una frequenza non percettibile all'orecchio umano)... il risultato è un suono meno completo, meno pieno... g:-?
in digitale registri comprimendo già il suono in partenza... se lo trasporti in analogico, trasporti una sorgente sonora che è già compressa e coi picchi già tagliati... g:-?

Teo Teo ha scritto:
Come è possibile che alcuni brani pubblicati da case discografiche non brillino per la bellezza del loro audio quando, a quanto mi si dice, quelli rimasterizzati da KBL si sentono da "sturbo"?

perchè un lavoro fatto da un appassionato tende a coprire tutte le pignolerie che da appassionato si trovano, mentre un discografico tende a fare un lavoro veloce che basti solo a fargli guadagnare quanto più denaro possibile dalla vendita di un supporto, alla minor fatica possibile... g:-?

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: dom 23 ago 2009, 10:48 
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Iscritto il: sab 1 ago 2009, 22:35
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Mi piacerebbe ci fosse un topic ( questo o altro ) in cui vengono specificate e spiegate le nozioni basilari ( e perchè no anche avanzate ) del suono così che possa diventare un riferimento per i neofiti e un modello di consultazione per i professionisti del suono "siglesco".
Inoltre si eviterebbe, ad ogni uscita di un cd/altro supporto/nuovi topic a tema, di ripetersi in vari topic riguardo appunto ad aspetti tecnici ( per alcuni leziosi, per altri informativi, per alcuni rilevanti, per altri meno ) del suono delle sigle ( ed ovviamente della musica in generale ).
Sarebbe bello anche aggiungere in tana delle sigle ( o altrove vedete voi ) quale, tra le edizioni di un brano pubblicato più volte, sia la migliore ( qualitativamente parlando ).
E' vero che a prodotto finito è difficile sapere quale tecnica di registrazione/missaggio/montaggio/incisione hanno utilizzato per un brano ( e figuriamoci se anche la più collaborante tra le case discografiche ci possa dare informazioni in merito ).
Ma molti forumisti hanno conoscenze tecniche di livello professionistico in grado di analizzare al meglio un prodotto finito ( cd o vinile che sia ).
Sarebbe bello creare una scheda con le caratteristiche dei brani in oggetto, così che, laddove si possa scegliere tra più edizioni, un acquirente più o meno appassionato possa scegliere in modo informato ( un pò come per le caratteristiche delle edizioni delle serie tv in dvd ).
Sarebbe un "piatto ghiotto" per i "tecnomaniaci" o per chi semplicemente vuole scegliere consapevolmente.
Per esempio, tra l'edizione dell'album di Goldrake della d/visual e warner ( argomento già trattato in passato ), io ho notato che la prima ha un suono più pulito e preciso ma più freddo e più adatto ad un ascolto in cuffia, mentre la seconda ha un suono più grezzo ma più caldo ( quasi vinilico? ) e adatto ad un ascolto con le casse.
Ma il perchè lo IGNORO e mi piacerebbe che i forumisti più professionali ( che non mischino in quanto tali le loro preferenze personali alle competenze professionali ) me lo spiegassero con dovizia di particolari e chiarezza!
E questo solo per un album, figuriamoci per tutti i vari tivulandia ecc... pubblicati finora!
Chissà poi che bello poter analizzare anche i vinili storici ( magari scopriamo che, a parità di condizione dei dischi esaminati, per qualità heidi batte uforobot perchè registrata/incisa/mixata o quant altro meglio )!
E' ovvio che non potrò mai raggiungere le competenze di un professionista, ma almeno chiunque potrebbe capirne qualcosa ( con cognizione di causa ) quando si parla di aspetti tecnici. :)


Ultima modifica di Teo Teo il dom 23 ago 2009, 16:29, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: dom 23 ago 2009, 10:51 
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Iscritto il: sab 1 ago 2009, 22:35
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Premetto che a me piace venire a conoscenza delle implicazioni delle cose che mi circondano e capirne appieno ( seppur con chiarezza ) il "funzionamento". E' cosi, nel mio caso, anche per il corpo umano o i libri o le piante...


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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: lun 24 ago 2009, 10:21 
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Iscritto il: gio 13 feb 2003, 10:26
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Teo Teo ha scritto:
Sarebbe bello anche aggiungere in tana delle sigle ( o altrove vedete voi ) quale, tra le edizioni di un brano pubblicato più volte, sia la migliore ( qualitativamente parlando ).


Comincio a rispondere a questo.

Non è uno dei nostri obiettivi, in quanto TDS nasce con intenti enciclopedici, e non critici. Quello che volgiamo raggiungere è la catalogazione il più possibile universale e accurata delle informazioni su sigle & affini. Discussioni di carattere critico presuppongono, primo che uno abbia ascoltato tutti i supporti che contengono una sigla, e questo è purtroppo fuori questione, e secondo inevitabilmente introducono considerazioni non oggettive. Ecco perché cerchiamo di limitare commenti sulla qualità dei supporti al meno possibile.

Per quanto riguarda invece le considerazioni tecniche sull'audio, posso dire qualcosa, ma premetto che non sono assolutamente un esperto, anzi spero che qualcun altro che frequenta il forum, e ce ne sono, più esperto nel campo, possa correggere e espandere quanto dico io. Io sono solo un informatico, con passione per la musica, posso dare una panoramica delle questioni informatiche, fisiche ed acustiche di base, ma sicuramente qualche errore lo farò.

Partendo dalle basi: "analogico" si riferisce ai più vecchi sistemi inventati per registrare le fonti sonore (ma anche video e immagini). Il suono, si sa, è un'ONDA SONORA, cioè una vibrazione dell'aria che è rappresentabile come una funzione continua nel tempo. La registrazione analogica cerca di trovare un modo per "tradurre" questa funzione in un altro mezzo, conservabile. Questa traduzione, appunto avviene per "analogia".

Quando canti in un microfono, le vibrazioni dell'aria vengono trasformate in un'onda elettromagnetica, "analoga" a quella sonora, che viaggia nei cavi. Successivamente quando incidi il disco, l'onda elettromagnetica viene tradotta dal macchinario in un solco fisico nel materiale di cui è fatto il disco, "analogo" all'onda elettromagnetica. Quando ascolti il disco, il giradischi fa sostanzialmente il procedimento inverso.

Le prime considerazioni da fare sono:

- il processo non è mai perfetto. Il suono analogico lavora su tutte le informazioni del segnale originale, che sono INFINITE. Per cui è semplicemente impossibile che vengano riprodotte con esattezza. Ogni trasformazione, ogni manipolazione, anche il semplice passaggio del segnale nei cavi, causa PER FORZA un disturbo del segnale originario, detto anche "rumore" o "distorsione". E questo senza neanche prendere in considerazione il deterioramento del disco dovuto all'ascolto. Anche se si incidesse un disco in titanio letto da un raggio laser, avremmo un solco che soltanto è un'approssimazione del suono originale.

Poi arriva la tecnica digitale.

La registrazione digitale lavora trasformando il segnale originario in NUMERI, cioè entità elaborabili da un computer. Questo è fatto attraverso il meccanismo del CMAPIONAMENTO. Campionare il suono vuol dire prendere il "valore" dell'intensità del suono ad intervalli regolari, e trasformarlo in un numero. Questo in sostanza vuol dire trasformare l'onda continua originale in una sorta di onda a "gradini" che assomiglia all'onda originaria tanto quanto questi "campioni" sonori sono presi ravvicinati.

Considerazioni:

Il campionamento butta via una quantità INFINITA di suono. Si passa infatti dal dominio del continuo a quello del discreto, cioè le informazioni sul suono sono in numero, per quanto grande, FINITO, mentre il suono "fisico" non lo è.

Il "trucco", in questo caso, è usare una precisione nel campionamento superiore alla qualità dell'udito umano. La regola empirica è campionare con una frequenza DOPPIA di quella della massima frequenza udbile dall'uomo. In questo modo, tutto quello che viene perso, non sarebbe comunque udibile. I CD vengono realizzati con una frequenza di campionamento di 44100 volte al secondo, per cui superiore al doppio di 20000 Hertz udibili teoricamente da un orecchio umano perfetto.

Una volta che il suono viene trasformato in digitale, si hanno però enormi vantaggi. Come prima cosa, il segnale è riproducibile con esattezza all'infinito. Può essere copiato quante volte si voglia e escludendo catastrofi è considerabile come eterno (volendo uno potrebbe anche scriverlo su carta, visto che sono numeri). Inoltre è manipolabile con facilità come si vuole, senza il rischio di introdurre disturbi da interferenze esterne.

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: lun 24 ago 2009, 14:29 
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Iscritto il: lun 12 mag 2003, 12:10
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Località: Qualche posto in Toscana
Teo Teo ha scritto:
1 Qual è la maggior "qualità" audio possibile ottenibile con i metodi analogici?
Non capisco cosa intendi di preciso.

Teo Teo ha scritto:
2 Qual è la maggior "qualità" audio possibile ottenibile con i metodi digitali?
vedi sopra

Teo Teo ha scritto:
3 Analogico o Digitale?
Digitale senza ombra di dubbio!

Teo Teo ha scritto:
4 Perchè quando si passa da un ambiente analogico a quello digitale ( o viceversa ), pur avendo a disposizione in ogni caso la massima tecnologia vi sono problemi?
Non mi risulta, ammenoche' il processo di conversione non si ripeta diverse volte di seguito sullo stesso segnale, ripassando di continuo da analogico a digitale e viceversa.
In tal caso ad un certo punto qualche problema si avvertira', dovuto alla non perfezione dei convertitori DAC quando si passa da digitale ad analogico e dall'altra parte al fatto che ogni volta che si passa da analogico a digitale si introduce l'errore di quantizzazione, dovuto appunto al fatto che l'onda viene non solo campionata ad intervalli di tempo finiti (anche se molto piccoli, 44100 volte al secondo per i cd, 48000 per l'audio dei dvd per esempio), ma anche l'ampiezza dell'onda viene discretizzata e puo' assumere solo un certo numero di livelli (256 per il campionamento a 8 bit, che viene usato in ambiente telefonico e che a causa dell'alto errore di quantizzazione introdotto è assolutamente inadatto ad applicazioni di alta fedeltà, oppure 65536 livelli per il campionamento a 16 bit usato nei cd, che invece non sara' la vera onda analogica come dice il purista Dancasti, ma è sicuramente più che accettabile per fini pratici)
In ogni caso la cosa migliore e sensata per lavorare su un segnale è prima di tutto passare in digitale e poi fare tutte le elaborazioni a livello numerico.

Teo Teo ha scritto:
5 Quali tra i cd ( e a questo punto anche vinile ) pubblicati fino ad oggi ( parlo delle sigle ovviamente ) possono essere presi come esempio di "alta qualità"?
Quelli piu' vecchi, ad esempio i primi tre tivulandia, negli ultimi tempi purtroppo si usa introdurre un filtro di compressione dinamica che fa suonare i brani ad un volume apparentemente piu' "pieno" ma che in realta' deteriora l'onda in modo irrimediabile, ammazzando i particolari...
già dalle raccolte successivie della bmg si nota, e sempre di piu' negli ultime....
per approfondire un minimo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Compressio ... ello_audio

Teo Teo ha scritto:
6 Come è possibile che alcuni brani pubblicati da case discografiche non brillino per la bellezza del loro audio quando, a quanto mi si dice, quelli rimasterizzati da KBL si sentono da "sturbo"?
un po per il motivo della compressione dinamica visto sopra, un po' per quello che dice Dancasti.
a volte se non si trovano piu' i master vengono fatte delle registrazioni da vinile vergognose ("le sigle di papa'" per esempio) da dischi rovinati e senza un minimo di pulitura. le versioni kbl sono fatte con molta piu' cura, poi lui ha anche un giradischi + scheda di aquisizione coi controcazzi.

Teo Teo ha scritto:
i primi cd dei Beatles furono pubblicati all'epoca su vinile in monofonia [..] e ora verrano pubblicati su cd in stereo con nuovissime tecnologie di rimasterizzazione.
Ma se furono registrati a suo tempo in ambiente analogico in monofonia, come è possible, pur avendo a disposizione i master originali ( forse addirittura le piste dei singoli strumenti suonati! ), raggiungere una così alta qualità in stereofonia in ambiente digitale?
Se si hanno a disposizione le piste dei singoli strumenti basta digitalizzarle, rifare il mix in stereo e banalmente si ottiene quello che dici tu.
E' stato fatto per diverse canzoni del cd dei Balestra (anche se quelle erano già stereo)
Se ci fosse solo il master monofonico la cosa e' piu' complicata... si puo' ad esempio creare un "finto" stereo spostando il segnale a destra o a sinistra in base alle varie frequenze, tanto per dirne una...

Teo Teo ha scritto:
Sarebbe possibile avere simili risultati con le sigle?
perche' no? ma andrebbero messe le mani su quei materiali, per vare questioni quasi sempre non vale la pena..

Teo Teo ha scritto:
Per esempio, tra l'edizione dell'album di Goldrake della d/visual e warner ( argomento già trattato in passato ), io ho notato che la prima ha un suono più pulito e preciso ma più freddo e più adatto ad un ascolto in cuffia, mentre la seconda ha un suono più grezzo ma più caldo ( quasi vinilico? ) e adatto ad un ascolto con le casse.
Ma il perchè lo IGNORO
Credo si tratti semplicemnete del fatto che è stata applicata una equalizzazione diversa.

Parlando invece della differenza tra analogico e digitale, intanto infamo Dancasti che ha scritto della roba che non si capisce bene, suppongo che i "picchi" di cui parla siano in realta' le componenti ad alta frequenza del segnale, nel qual caso grossomodo ha scritto cose giuste,
d'altro canto come gia' detto da Tarraque, la cui lunga spiegazione data sopra è ineccepibile, la massima frequenza rappresentabile con un campionamento digitale e' la meta' della frequenza di campionamento stessa (teorema di Shannon) per cui nei cd, campionati a 44100Hz, la massima frequenza rappresentabile è 22050Hz, e dal momento che si stima che l'orecchio umano senta fino a 20000Hz....
D'altro canto va anche detto che mano a mano che ci si avvicina alle massime frequenze rappresentabile, queste vengono rappresentate peggio (una frequenza intorno ai 22000Hz sui cd, mi si perdoni il tecnicismo, viene resa di merda, intorno ai 20000 ci si puo' ancora stare), tanto che in ambiti professionali (e non parlo solo ambiente audio) di solito invece di campionare ad una frequenza doppia della massima che si vuole rappresentare, si va anche a campionare a frequenze 10 volte superiori.
Nell'audio professionale comunque di solito si campiona a 96000Hz e a 24bit (16777216 livelli!) poi dopo tutte le elaborazioni del caso, solo alla fine si converte a 44100 - 16bit per i cd
(il cambio della frequenza di campionamento è in assoluto una delle elaborazioni piu' dannose nel panorama digitale, va fatta il minor numero di volte possibile, meglio mai! Perche' c'e' tutto un fenomeno di frequenze-alias che appaiono nello spettro e che se non sono filtrate a dovere (ma non si riesce mai a farlo al 100%) rompono altamente le scatole deteriorando il segnale.... il fenomeno e' meno grave se le frequenze di campionamento in gioco sono multiple (per questo si usa 96Khz che e' doppia di 48Khz, usata in ambiente video... ma i cd vanno a 44.1Khz, quindi ci vuole la conversione fatta a modo! ;-) )

aggiungo solo una cosa a quanto detto da Tarraque:
Tarrasque ha scritto:
Una volta che il suono viene trasformato in digitale, si hanno però enormi vantaggi. Come prima cosa, il segnale è riproducibile con esattezza all'infinito. Può essere copiato quante volte si voglia e escludendo catastrofi è considerabile come eterno (volendo uno potrebbe anche scriverlo su carta, visto che sono numeri). Inoltre è manipolabile con facilità come si vuole, senza il rischio di introdurre disturbi da interferenze esterne.
un altro vantaggio enorme è poter fare un ulteriore elaborazione numerica in frequenza scartando parti difficilmente udibili del segnale ed ottenendo una mole di numeri inferiore che rappresenta circa lo stesso segnale, o comunque una sua approssimazione molto buona per l'orecchio..
Cosicche' posso immagazzinare un brano occupanto anche un decimo della memoria!
Un risultato di questa tecnica chiamasi "mp3" (poi ce ne sono tanti altri di formati compressi a perdita (o "lossy") anche decisamente meglio di mp3, ma meno conosciutim tipo AAC...)
Danca storcerà ancora di più il naso, perche si butta via ulteriore roba, oltre a quella già persa dalla conversione analogico/digitale, ma vuoi mettere quando vai in bici il walkmen con la casssettina, con tutto il rumore di fondo del nastro, e quelle belle botte di distorsione armonica quando pigli una buca, rispetto al lettorino mp3, dove ti ci entrano ore e ore di musica, e' piu' piccolo, e vabbe' non ridara' il suono preciso preciso, ma non dà rumore, non teme i sobbalzi.... mi pare un compromesso ben piu' che accettabile!!!!!

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: lun 24 ago 2009, 14:34 
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Freccia ha scritto:
suppongo che i "picchi" di cui parla siano in realta' le componenti ad alta frequenza del segnale

sì quelli... g:tongue:
di certo non intendevo dire che l'onda del segnale audio prendesse la forma degli omonimi uccelli... g:-?

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: mar 25 ago 2009, 23:00 
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Dancasti dice analogico, Freccia dice digitale... Preferenze a parte, credo di aver capito che, allo stato attuale delle cose, non esiste nessuna tecnologia sonora in grado di fregiarsi del titolo di fedeltà assoluta ( o che perlomeno le si avvicini ), ma entrambe hanno pregi/difetti.
Ma le considerazioni che avete fatto, valgono solo per il settore "consumer" o anche per il professionale? Cioè, anche la multinazionale più tecnologica deve fare queste considerazioni?


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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 12:15 
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Località: mantova
Teo Teo ha scritto:
Dancasti dice analogico, Freccia dice digitale... Preferenze a parte, credo di aver capito che, allo stato attuale delle cose, non esiste nessuna tecnologia sonora in grado di fregiarsi del titolo di fedeltà assoluta ( o che perlomeno le si avvicini ), ma entrambe hanno pregi/difetti.
Ma le considerazioni che avete fatto, valgono solo per il settore "consumer" o anche per il professionale? Cioè, anche la multinazionale più tecnologica deve fare queste considerazioni?


Entrambe le tecnologie hanno i loro limiti riguardo la fedeltà del suono riprodotto rispetto a quello originale.
Quella digitale sta nella conversione del suono da analogico a digitale:
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Dalla sorgente sinusoidale si crea un'onda a gradini che sono sempre più piccoli e impercettibili se andiamo dalla qualità cd a quella 96.000/24 bit, come ha già detto Freccia, è lo standard di riferimento.
Certo che i vantaggi di praticità e di riproducibilità all'infinito di un file senza che si deteriori, come già avete detto nei post precedenti sono notevoli. Oltre al fatto di portarsi dietro la propria musica o di averla sempre disponibile al momento (la libreria dell'itunes ad esempio sul proprio computer).

Dal punto di vista analogico anche li influisce la procedura non perfetta della riduzione dal master a nastro analogico al disco, lo stampaggio meccanico del disco stesso, ma anche l'equalizzazione RIAA applicata al disco che viene poi riequalizzata dal nostro pre-phono domestico dell'ampli di casa.
Lo sporco e l'usura del disco, le puntine che ogniuna suona a suo modo (e qui sta il divertimento dell'audiofilo che prova varie testine fino a che trova quella non perfetta ma che lo aggrada di più).

Un ottimo compromesso era la bobina a nastro registrata a 19 o 38cm/s che offriva un'ottima qualità ed il processo dal master del produttore al nastro domestico era ad un solo passaggio di duplicazione diretta. Senza equalizzazioni RIAA da effettuare. Certo il nastro si deteriora col tempo ma dura comunque alcuni decenni in stato perfetto.

Freccia ha scritto:
ma vuoi mettere quando vai in bici il walkmen con la casssettina, con tutto il rumore di fondo del nastro, e quelle belle botte di distorsione armonica quando pigli una buca, rispetto al lettorino mp3, dove ti ci entrano ore e ore di musica, e' piu' piccolo, e vabbe' non ridara' il suono preciso preciso, ma non dà rumore, non teme i sobbalzi.... mi pare un compromesso ben piu' che accettabile!!!!!

la cassettina è il peggior supporto mai uscito. Decisamente peggiore delle bobine che andava a sostituire in ambito domestico. Comoda e pratica ma non granchè come dinamica del suono e per il rumore di fondo. Questo per lo spessore ridotto del nastro e per la velocità di scorrimento molto bassa.
In questo caso l'uso del lettore digitale mp3 o mp4 è notevolmente comodo e migliore.

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MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 12:48 
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kento73 ha scritto:
la cassettina è il peggior supporto mai uscito. Decisamente peggiore delle bobine che andava a sostituire in ambito domestico. Comoda e pratica ma non granchè come dinamica del suono e per il rumore di fondo. Questo per lo spessore ridotto del nastro e per la velocità di scorrimento molto bassa.
In questo caso l'uso del lettore digitale mp3 o mp4 è notevolmente comodo e migliore.


E' esattamente ciò che diceva Freccia :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 12:55 
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Messaggi: 12887
Teo Teo ha scritto:
Dancasti dice analogico, Freccia dice digitale... Preferenze a parte, credo di aver capito che, allo stato attuale delle cose, non esiste nessuna tecnologia sonora in grado di fregiarsi del titolo di fedeltà assoluta ( o che perlomeno le si avvicini ), ma entrambe hanno pregi/difetti.
Ma le considerazioni che avete fatto, valgono solo per il settore "consumer" o anche per il professionale? Cioè, anche la multinazionale più tecnologica deve fare queste considerazioni?


La "fedeltà assoluta", per definizione, non esiste.

Inoltre, quello che generalmente definiamo come "bello" o "fedele" in realtà è pesantemente influenzato dai nostri gusti e dai nostri limiti (non tutti sentiamo allo stesso modo), come giustamente ricorda Kento:

Cita:
le puntine che ogniuna suona a suo modo (e qui sta il divertimento dell'audiofilo che prova varie testine fino a che trova quella non perfetta ma che lo aggrada di più).


Difatti, anche nel mondo dell'audio professionale ci sono le "guerre ideologiche" tra chi preferisce, che so, casse Bose perché sono più scappellate a destra in senso anafestico, oppure Harman Kardon perché hanno il filtro passa antibodi prematurato, e robe del genere...

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MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 13:59 
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Località: Medicina (BO)
Teo Teo ha scritto:
2 Qual è la maggior "qualità" audio possibile ottenibile con i metodi digitali?

Aggiungo a tutto ciò che è stato detto che la "migliore qualità digitale" (intesa come "rappresentazione più precisa") allo stato attuale la si ha con con il DSD (Direct-Stream Digital), la tecnologia che prima o poi sostituirà il PCM (quella degli attuali CD o file WAV/AIFF), per la conversione Analogico/Digitale, usata attualmente dai Super Audio CD (SACD).
Se prendiamo un'onda quadra perfetta a 5kHz, la campioniamo sia in DSD che in PCM (per salvarla su Hard Disk), e poi la riconvertiamo in analogico (per ascoltarla) questa è la differenza:
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Il problema è che il convertitore A/D PCM più economico costa 10€, quello DSD più economico 2-3000€ :o


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MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 14:42 
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Messaggi: 2611
Località: Milano
Non sarebbe male se questa pagina, eventualmente rielaborata, riassunta e sviluppata in altri punti, diventasse un articolo da mettere sul sito, magari tra gli special. Altrimenti si perderà nel dimenticatoio del forum.

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A questi formidabili nostalgici che hanno compreso il segreto della vita: "rimanere sempre un pochino bambini" (Stefania Mantelli)


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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 18:38 
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Messaggi: 1392
Località: Luino (Varese)
La mia opinione è che non importa che tecnologia usi, lo standard di eccellenza non esiste, dipende se sei capace di usarla e quale suono vuoi ottenere per quale tipo di musica, punto.

Se perdonate il commento un pò acido (non riferito ai forumisti, ma ai professionisti), vorrei capire com'è che ci sono tutti sti super ingegneri del suono che sanno snoccioarti valori e frequenze come fossero i nomi dei figli e poi prendi i dischi e sono solo delle gran merde supercompresse che così non registrerei manco il mio peggior nemico per rovinarlo. Non che faccia differenza, visto che con tutti gli anni tesi al raggiungimento del miglior suono possibile, la gente si ascolta tutto come MP3 schifosi sibilanti e spiaccicati e gli va bene così.

Tolto il sassolino, sono d'accordo sulla qualità eccelsa dei primi tre tivulandia.

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4 aprile 1978: io c'ero.
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Partito della Girella tessera 003


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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 21:02 
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Mac dei BIOnighT ha scritto:
com'è che ci sono tutti sti super ingegneri del suono che sanno snoccioarti valori e frequenze come fossero i nomi dei figli e poi prendi i dischi e sono solo delle gran merde

ti sei risposto da solo:

Mac dei BIOnighT ha scritto:
non importa che tecnologia usi, lo standard di eccellenza non esiste, dipende se sei capace di usarla.


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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: mer 26 ago 2009, 21:05 
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In effetti...
Ci aggiungerei anche che se sei capace di non seguire le mode, ma di pensare al risultato che vuoi, le cose vengono meglio...

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 7:34 
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touchè! g:smile:

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 7:39 
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Le mode tipo quella di estremizzare alti, bassi e medi fino a distruggerli in un modo irreparabile? Erano tanto belli i vecchi cd degli anni '90 che suonavano così tranquilli e che dovevi alzare il volume... mo hanno eliminato il gusto di alzare il volume... anche al minimo tutti i cd che producono ai giorni d'oggi fanno venire mal di testa e fanno decisamente schifo! Sì... la tecnologia andrà pure avanti, i cd sono masterizzati in modo migliore di una volta o così dicono... ma trovo che i vecchi cd come li producevano una volta, con meno "tecnologia", erano un miliardo di volte migliori alle produzioni attuali.

In ambito RTI poi non c'è paragone... dal 2003 in poi che tutto è finito nelle mani di Fabris i risultati sono nelle orecchie di tutte... la cosa che più mi sconvolge è che questo tizio, oltre a deturpare tutti i cd, insegna pure ad altre persone come fare il suo lavoro... una prole di incapaci risplenderà nel futuro! :roll:

Mi piacerebbe un'intervista doppia tra chi ha masterizzato il primo "Fivelandia7" nel 1989 e Fabris che ha curato l'orrida versione 2006.

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 13:52 
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freeway999 ha scritto:
Erano tanto belli i vecchi cd degli anni '90 che suonavano così tranquilli e che dovevi alzare il volume... mo hanno eliminato il gusto di alzare il volume... anche al minimo tutti i cd che producono ai giorni d'oggi fanno venire mal di testa e fanno decisamente schifo! Sì... la tecnologia andrà pure avanti, i cd sono masterizzati in modo migliore di una volta o così dicono... ma trovo che i vecchi cd come li producevano una volta, con meno "tecnologia", erano un miliardo di volte migliori alle produzioni attuali.

Secondo me la tecnologia progredisce portando novità intese come nuovi standard (es. blu-ray), nuove tecnologie (penso ai dischi a stato solido SSD) però se parli di cd io direi che una volta definito lo standard possono solo col passare del tempo migliorare la linea di produzione intesa come minori costi e minori scarti di produzione.
Quindi più passa il tempo e più si va verso i minori costi. Se ne parlava anche nell'altro thread/sondaggio qui Questo per i cd, i dvd, i vinili.
Quello che evidenzia il tuo schema è proprio l'uso sbagliato della tecnologia che non dipende dal fatto che questa sia progredita, secondo la mia opinione è un lavoro sbagliato che è però usuale nei cd prodotti oggi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 14:25 
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oggettivamente, mi sembrava sarcastico... g:-?

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 15:27 
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dancasti ha scritto:
oggettivamente, mi sembrava sarcastico... g:-?


Io? Se ti riferisci a me sì.

La mia elucubrazione era tesa a "puntare il dito" proprio contro i tecnici del suono (soprattutto quando questi anche insegnano) di oggi che, pur avendo a disposizione cose che una volta non c'erano, riescono a mettere in commercio più che cd dei bei sottobicchieri a forma di ciambella schiacciata. Non solo in ambito delle sigle, ma in tutti i settori della musicali.

La tecnologia digitale offre molti vantaggi, ma come stiamo messi ora questi vantaggi si riducono a 0 se non si va a ri-formare professionalmente chi per ultimo mette le mani sul cd.

Ci vorrebbe proprio una specie di incontro con gli attuali operatori di mastering per capire secondo il loro punto di vista quali sono le qualità del suono estremizzato e se qualcuno nel loro cammino professionale li ha spiegato che così si rovinano le frequenze in un modo irreparabile per l'ascoltatore. Se a loro arriva un prodotto buono perché poi a noi arriva un prodotto schifoso?

Sempre in ambito non di sigle, se tutti prendiamo dei cd che hanno avuto ristampe "rimasterizzate" almeno post 2000 possiamo facilmente renderci conto di come era meglio non "rimasterizzare" ma rimettere direttamente in commercio il vecchio prodotto così come tecnici del suono più capaci avevano progettato in anni in cui il supporto digitale era agli albori.


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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 16:10 
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freeway999 ha scritto:
Io?

sì... g;-)

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: gio 27 ago 2009, 22:54 
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Il vero problema è quella che viene chiamata in gergo "La guerra dei volumi", ovvero non importa quanto male suoni un disco, l'importante è che il volume sia il più alto possibile (ovvero compressione fino alla morte e sepoltura del suono; peccato che dopo un tale trattamento, la resurrezione non sia più possibile). In pratica è una squallida versione moderna del vecchio "chi urla di più ha ragione" che affligge da sempre l'umanità...

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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: ven 28 ago 2009, 12:33 
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Mac dei BIOnighT ha scritto:
Il vero problema è quella che viene chiamata in gergo "La guerra dei volumi", ovvero non importa quanto male suoni un disco, l'importante è che il volume sia il più alto possibile (ovvero compressione fino alla morte e sepoltura del suono; peccato che dopo un tale trattamento, la resurrezione non sia più possibile). In pratica è una squallida versione moderna del vecchio "chi urla di più ha ragione" che affligge da sempre l'umanità...


E' quello che avevo detto e linkato prima io.

Prendersela con i "tecnici" dando loro degli incapaci è semplicistico ed anche un po' ingiusto.

Il tecnico fa quello che il committente gli chiede. Che generalmente è "fammi vendere il più possibile".

Se negli anni '80 il CD era commercializzato come il miracolo tecnologico che avrebbe permesso l'ascolto della musica con una qualità, pulizia e fedeltà mai sentita prima, i master venivano realizzati con quei criteri in mente.

Adesso che il CD (ammesso che venga comprato) viene rippato, convertito in MP3 e messo nel lettore per l'ascolto in metrò prima ancora di buttare la plastichina che lo contiene, i master vengono realizzati il più alti e con una dinamica più piatta possibile.

In sostanza il tecnico da alla gente quello che vuole. Altrimenti per le ristampe dei CD la cosa più semplice ed economica sarebbe prendere i VECCHI master e riutilizzare quelli a costo zero, invece che rifarli e pagare un tecnico, giusto?

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4/4/1978. Io c'ero.
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 Oggetto del messaggio: Re: Tecnologia Audio
MessaggioInviato: ven 28 ago 2009, 15:07 
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Grazie per le informazioni e i vostri commenti :D
Quoto ingek, visto che frequentemente vedo note tecniche comparire qua e là nei topic, sarebbe bello ce ne fosse uno apposta facilmente reperibile.
Anche perchè, a quanto vedo, comunque a qualcuno interessa :)


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