Amabili Resti di Peter Jackson

Quando ho saputo il titolo del nuovo film di Peter Jackson mi sono informato sulla storia, e ho scoperto che era tratto da un libro che raccontava lo stupro e l'omicidio di una bambina dal punto di vista di costei, ormai morta, che assiste alle vicende successive alla sua morte dal cielo.
L'idea era per me molto affascinante, un narratore onnisciente esterno eppur coinvolto emotivamente in prima persona. In aggiunta a ciò l'autrice, Alice Sebold, era stata davvero vittima di uno stupro in gioventù, e questo dona un filo di inquietudine a tutto quanto.
Ho dunque comprato il libro, che è risultato essere quasi il più brutto libro che ho letto nel 2009. Regalai il libro per Natale 2008 a una mia amica, e mi scusai profondamente con lei dopo averlo letto. Questo per dire che partivo giusto un po' prevenuto.
Però, mi dicevo, nonostante tutto il film
potrebbe funzionare, purché non legga troppe parti dell'insopportabile e melenso monologo interiore che ci accompagna per 300 pagine nel libro. E magari se Peter tagliasse il finale non ci dispiacerebbe.
Ecco, il film
non funziona: il monologo è dato dalla fastidiosissima voce fuori campo. Per carità, è meglio di quella cagata del libro, e un paio di scene sono davvero azzeccate e ben dirette: stiamo parlando comunque di signori professionisti, tutti quanti fra attori e regia. Però i tempi cinematografici sono davvero troppo dilatati, soprattutto all'inizio. Le scene migliori arrivano dopo, certo, ma uno spettatore non conquistato nei primi 10 minuti è uno spettatore perso, come mi insegnarono a scuola di sceneggiatura tanti anni fa.
Dancasti può vederlo?Al cinema in questo momento non c'è nulla. Io consiglierei questa settimana di vedersi qualcosa a casa, che si risparmia.
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ATTENZIONE: questo post puo` contenere
Umorismo Criptico
A B Qualcosa??