Hiroshi ha scritto:
Neron ha scritto:
Qualcuno traduce?
Sono sempre stato fiero alfiere della battaglia contro neologismi eccessivamente e supinamente esrterofili come "stagione", traduzione a mio parere maldestra dell'inglese "season". Tale traduzione infatti è comparsa nell'italico uso, in associazione con trasmissioni tv, solo con la barbarie del terzo millennio. In tempi più civilizzati si è sempre tradotto con "serie", dato che nella propgrammazione italiana nessuna associazione permetteva di collegare archi narrativi e stagioni dell'anno.
E dopo essermi a lungo beffato di chi parli o scriva delle "stagioni di
Happy days", sono cascato clamorosamente...
Analisi dettagliata, ma nel mio piccolo trovo terribilmente sbagliato il termine serie... che implica uno sviluppo seriale non sempre condivisibile per quanto concerne la messa in onda di prodotti da intrattenimento, soprattutto se si tratta di contenitori video o radiofonici in cui non è quasi mai presente uno sviluppo consecutivo e consequenziale nel tempo dei contenuti.
Al contrario siccome la programmazione radio e tv spesso è caratterizzata da periodicità cicliche annuali e che spesso i contratti con gli artisti prevedono riferimenti all'anno lavorativo, ritengo che il termine stagione sia ben più azzeccato. Già nel 1700 si parlava di STAGIONI TEATRALI ad indicare il susseguirsi nell'arco di 12 mesi, con pausa estiva, di una stagione di prosa, una di lirica e una concertistica.
Ma son considerazione personali.
Ringrazio della spiegazione, ora è tutto chiaro.
Ad ogni modo non è neanche possibile un confronto con i termini anglosassoni, dove:
Serie... indica un prodotto di intrattenimento composto da un susseguirsi di puntate, aventi trama o contenuti comuni.
Season... indica la produzione annuale di episodi di una serie, atti a coprire gli spazi riservati a tale prodotto nell'arco di una stazione televisiva o radiofonica.