
Altri dettagli dal sito Web di Ma-gaTV su Area 88, Baldios - Movie:
Atto I e II
Sabato 9 ottobre dalle 22.00
in replica:
dom 10 ottobre 13.00 - 00:30
Atto III
Sabato 16 ottobre dalle 22.00
in replica:
dom 17 ottobre 13.00 - 00:30
La saga di Area 88 è composta da tre OAV (film pensati per home video e distribuiti tra il 1985-86), i primi due di 45 minuti, l’ultimo di un’ora e mezza, tratti dall’omonimo manga del 1979 firmato dal maestro Kaoru Shintani, collaboratore in anni passati del celebre Leiji Matsumoto (suoi infatti sono i disegni dell’Arcadia nel manga di Capitan Harlock). Il manga di Area 88 ebbe un grandissimo successo in Giappone e, per questo, fu il primo fumetto giapponese ad essere importato negli Stati Uniti.
Il protagonista è Shin Kazama, un giovane orfano con la passione per il volo. Insieme al compagno d’infanzia Satoru Kanzaki, il ragazzo era riuscito ad iscriversi ad una importante accademia e a diventare un pilota. Kanzaki, però, gelosissimo delle sue qualità e del sentimento d’amore che lo lega Ryoko, la figlia del presidente della Yamato Airways, fa firmare con l’inganno a Shin un contratto che lo lega indissolubilmente alla legione straniera, per combatte nel lontano Regno di Aslan. Ci sono solo tre modi per rompere questo vincolo: sopravvivere per tre anni; pagare una penale di un milione e mezzo di dollari; farsi ammazzare… oppure tentare la fuga. Quest’ultima possibilità sembra però un’impresa ancor più disperata, poiché Area 88, la base in cui vivono i piloti mercenari, si trova nel bel mezzo del deserto. Shin decide in fine di guadagnare la cifra richiesta, macchiandosi, però, dell’uccisione di moltissimi uomini e dovendo fare i conti con la propria tormentata coscienza.
Il tema di Area 88 è da subito ben individuabile: può un uomo uccidere per anni e poi tornare a vivere la propria vita come se nulla fosse? Shintani è abilissimo nel tenere sempre lo spettatore sul filo dell’incertezza. Fondamentale è il legame tra Shin e Ryoko, l’unico elemento che sembra mantenere viva la speranza del ragazzo. Allo stesso modo Ryoko fa di tutto per ritrovare il suo amato nonostante lui sia scomparso nel nulla, non perdendo mai la speranza e la fiducia in lui. L’importanza del sentimento d’amore come unico mezzo di redenzione della propria anima è reso evidente anche dalla storia personale di uno dei personaggi secondari: Mickey. Ex veterano statunitense della guerra in Vietnam, che dopo essere tornato alla normalità e dalla propria fidanzata, non riesce più a vivere una vita priva di violenza e, per questo, si arruola nella legione straniere dove incontra Shin. In fondo, tutti gli uomini che vivono nell’Area 88 sono degli emarginati, degli esclusi dalla società civile. Un altro personaggio struggente è Boris, terrorizzato dall’idea di dormire con la luce spenta perché, nel buio, rivede i volti dei propri amici morti in battaglia.
Da un punto di vista grafico, la versione animata di Area 88 richiese un lungo periodo per reperire il materiale necessario. Fu istituito un comitato denominato “Project 88” per sostenere i costi ingenti dovuti alla necessità di trovare documentazione (in molti casi gli aerei rappresentati sono militari) che permettesse di disegnare le scene d’azione nella maniera il più possibile fedele alla realtà. Un altro esempio della perizia con la quale venne sostenuto il progetto è dato dalla vasta gamma di colori e di tonalità utilizzate e dall’elevato numero di fotogrammi che danno all’animazione un ottimo senso di fluidità.
Anche la colonna sonora di Area 88 è estremamente curata. I tre OAV sono accompagnati da canzoni eseguite dalla celebre cantante giapponese Mio che ha lavorato a diverse serie animate (tra le quali Gundam 0083: Stardust Memory), e Derek Johnson a cui si deve “How Far To The Paradise?”, la bellissima ed evocativa canzone d’apertura della saga.
TITOLO ORIGINALE: AREA 88
ANNO DI PRODUZIONE: 1985 – 1986
GENERE: Azione, avventura
COPYRIGHT IMG: ©DAI PRO/OB Planning

Baldios - Il film
Sabato 2 ottobre dalle 22.00
in replica:
dom 3 ottobre 13.00 - 00:30
Il pianeta S-1 è ormai invivibile a causa dell’eccessivo inquinamento. Il suo dittatore Gattler decide quindi di conquistare un nuovo pianeta, e trasferire lì i suoi sudditi. Il pianeta scelto è la Terra, che però troverà nel gigantesco Baldios il suo difensore. Baldios è pilotato da Marin, un abitante del pianeta invasore, fuggito dal suo pianeta durante il colpo di stato di Gattler.
Il giovane Marin si trova così a combattere contro la sua stessa razza per difendere un pianeta che lo guarda con sospetto. Il supremo Gattler è deciso a dare una casa agli ultimi superstiti di S-1, che ha portato con sé attraverso il subspazio fino al terzo pianeta di quel lontano sistema solare. Il tiranno è affiancato dalla bella Aphrodia decisa a seguirlo ovunque l'avesse portata per vendicare la morte del fratello, ucciso da Marin. La follia dilaga in uno scontro tra due civiltà determinate a non estinguersi.
E l'intera razza umana dovrà subire l'atroce beffa del suo destino.
Dopo le prime puntate era evidente che Baldios – Il guerriero dello spazio soffriva, in Giappone, molto per l’infelice collocazione nei palinsesti, in diretta concorrenza con due successi come Lupin III e Rocky Joe 2. Era però anche evidente che il gradimento degli spettatori era elevato. Con grande sorpresa, l’emittente televisiva poté costatare che il pubblico di Baldios era, in buona parte, femminile: una novità assoluta nel panorama delle serie robotiche. La maggiore attrazione era data dal personaggio di Marin, attraente, cupo e romantico, e per assecondare questo sorprendente nuovo mercato, nella serie vennero accentuate le componenti romantiche, come attrazioni infelici e triangoli amorosi, mentre i protagonisti acquistavano storie personali romanzesche e drammatiche.
Baldios – Il guerriero dello spazio sembrava non riuscire, però, a trovare una giusta collocazione nel palinsesto e, per tale ragione, fu deciso di troncare la serie all’episodio 31, nonostante altri tre episodi fossero completati ed esistesse materiale in preparazione per un finale. Anche in Italia non venne trasmesso l’epilogo della storia, che si concludeva all’episodio 32.
Delle previste 39 puntate ne furono dunque portate a temine soltanto 34. Nel 1981, però, dietro grande insistenza dei fan e delle riviste di animazione che consideravano Baldios un capolavoro, venne realizzato un film per il grande schermo, in cui finalmente la conclusione della storia di Marin e compagni veniva narrata con la grandiosità e il ritmo necessari. Vennero riutilizzati materiali della serie, compresi quelli per le puntate mai andate in onda, e una buona percentuale di animazioni originali, soprattutto nell’epica conclusione della vicenda.
Il lungometraggio dedicato a Baldios è, in definitiva, una sorta di condensato dei punti più salienti e toccati, con l’aggiunta, come si diceva, di un lungo epilogo. E’ significativo notare che anche nel film i combattimenti spaziali sono davvero molto pochi e lo stesso Baldios compare raramente. La storia segue principalmente il triangolo dei complicati rapporti che uniscono Marin, Aphrodia e Gattler, legati da un destino di odio e amore dagli esiti inevitabili.
Del film per le sale vennero preparate due diverse versioni: una di 117 minuti ed una, che poi raggiunse i mercati internazionali, di 99 minuti. La versione proposta da Man-ga è la prima ed originale, poiché, importante per il canale è riuscire a restituire nel modo più fedele possibile agli spettatori i suoi programmi, così com’erano stati concepiti dagli autori.
TITOLO ORIGINALE: UCHU SENSHI BALDIOS
ANNO DI PRODUZIONE: 1981
GENERE: Robotico, azione, avventura, drammatico
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