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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 6:07 
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Vorrei ricordare che per chi avesse paura di spendere di più... cosa che comprendo e temo anche io, il processo di adattamento sarà lungo e temo che come nazione falliremo prima, seriamente... che i libri usati, i fuori catalogo, delle particolari edizioni e altro saranno sempre a sconto libero.

Però mi viene un dubbio, un bene che può essere scontato anche del 40% e dare lucro... ma quanto cavolo di guadagno ci sarebbe sul prezzo pieno? :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 9:43 
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Freccia ha scritto:
Neron ha scritto:
Certo all'inizio ci sarà un danno per l'acquirente, che si ritroverà prezzi meno concorrenziali, ma alla lunga i prezzi delle copertine scenderanno e ne beneficeremo tutti, generazioni prossime incluse. :D :D

Secondo me "alla lunga" sarà molto più lunga di quanto si possa immaginare...
Per quel che mi riguarda con la scorta che ho fatto ci vado avanti almeno un anno, dopo di che penso che probabilmente leggerò di meno...
e non credo di essere il solo che farà così... già la cultura è in recessione, secondo me questo di sicuro non aiuta...


Quotissimo, poi perché devono tutelare i piccoli editori e non il salumiere sotto casa stritolato dai centri commerciali?

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Anna Lunlun
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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 9:46 
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Lunlun ha scritto:
Freccia ha scritto:
Neron ha scritto:
Certo all'inizio ci sarà un danno per l'acquirente, che si ritroverà prezzi meno concorrenziali, ma alla lunga i prezzi delle copertine scenderanno e ne beneficeremo tutti, generazioni prossime incluse. :D :D

Secondo me "alla lunga" sarà molto più lunga di quanto si possa immaginare...
Per quel che mi riguarda con la scorta che ho fatto ci vado avanti almeno un anno, dopo di che penso che probabilmente leggerò di meno...
e non credo di essere il solo che farà così... già la cultura è in recessione, secondo me questo di sicuro non aiuta...


Quotissimo, poi perché devono tutelare i piccoli editori e non il salumiere sotto casa stritolato dai centri commerciali?


Teniamo anche presente che nel nuovo mondo digitale, il "piccolo editore" può essere anche semplicemente una casa editrice (o un singolo) che pubblica il suo libro ePub praticamente a costo di produzione e distribuzione quasi azzerati, ed avere una diffusione mondiale.

Nella campo musicale, gli artisti emergenti o cosiddetti "indie" lo fanno già da anni.

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4/4/1978. Io c'ero.
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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 10:31 
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Iscritto il: gio 1 ott 2009, 14:47
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Lunlun ha scritto:
Quotissimo, poi perché devono tutelare i piccoli editori e non il salumiere sotto casa stritolato dai centri commerciali?


Perchè si ritiene che la cultura, che passa attraverso la diversità di idee e la possibilità di esprimerle tutte con la stessa libertà ed intensità, sia più importante di molti altri beni, quasi tutti, in quanto fondamento della democrazia

Tarrasque ha scritto:
Teniamo anche presente che nel nuovo mondo digitale, il "piccolo editore" può essere anche semplicemente una casa editrice (o un singolo) che pubblica il suo libro ePub praticamente a costo di produzione e distribuzione quasi azzerati, ed avere una diffusione mondiale.

Nella campo musicale, gli artisti emergenti o cosiddetti "indie" lo fanno già da anni.


Ci si è e ci si sta provando, tuttavia è vitale che tutte le idee abbiano le stesse possibilità di essere espresse con la stessa capacità divulgativa, altrimenti si rischia che alcuni pensieri o correnti diventino secondarie o subcultura per il solo fatto che ad usufruirne siano coloro che sappiano come e dove cercarli.

Alla fine, si otterrà fra pochi mesi che i prezzi dei libri scenderanno tutelando le piccole librerie e migliaia di posti di lavoro che la grande distribuzione informatica mai potrà riassorbire, con la conseguenza di portare ad una continua concentrazione di ricchezza e potere.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 10:45 
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Neron ha scritto:
Lunlun ha scritto:
Quotissimo, poi perché devono tutelare i piccoli editori e non il salumiere sotto casa stritolato dai centri commerciali?


Perchè si ritiene che la cultura, che passa attraverso la diversità di idee e la possibilità di esprimerle tutte con la stessa libertà ed intensità, sia più importante di molti altri beni, quasi tutti, in quanto fondamento della democrazia


Nel mondo che vorremmo, sarebbe così.

Però allora mi viene da chiedere perché chi di dovere non si muove a mettere dei vincoli ai prezzi dei libri di scuola, ad esempio, che costano un botto, e sono in molti casi sostanzialmente sempre gli stessi ogni anno con le copertine cambiate.

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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 10:47 
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E che ti debbo dire?

Avevo sentito parlare di un tetto di spesa... ma come al solito:

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezione=11969


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mar 6 set 2011, 23:04 
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Neron ha scritto:
Perchè si ritiene che la cultura, che passa attraverso la diversità di idee e la possibilità di esprimerle tutte con la stessa libertà ed intensità, sia più importante di molti altri beni, quasi tutti, in quanto fondamento della democrazia


Se è a tutela della cultura, perché la legge ha ridotto anche lo sconto che possono ottenere le biblioteche? :?

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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: mer 7 set 2011, 7:43 
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Non saprei, non sono abbastanza lucido per rispondere ora. :D :D

Probabilmente perchè le biblioteche sono di fatto un cliente e quello che si vuole ottenere è che siano i prezzi di copertina a scendere così che tutti i venditori possano essere messi sullo stesso piano.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: ven 9 set 2011, 15:55 
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A mio parere, la Legge Levi 1° Settembre 2011 è una porcata immane e provo a spiegare il mio punto di vista.

Premesso che sarà un post molto lungo, chi non ha voglia di leggere tutta la spatafiata può leggersi questo sunto:

1) Non credo nella maniera più assoluta nell’abbassamento dei prezzi di copertina, perché non siamo in un regime di libera concorrenza. Questo sia per la natura stessa del mercato dei libri, che per la storia recente italiana.
2) Io prevedo nell’immediato il fallimento di molte piccole librerie (invece che il loro salvataggio)
3) E’ una porcata soprattutto per quanto riguarda i testi scolastici, che è una vera e propria piccola mafia messa in atto dai piccoli e medi editori con professori e istituzioni conniventi.
4) I promotori di questa legge parlano di tutela della “cultura”, ma di fatto la legge tutela solo una stretta minoranza di editori. Perché se avesse voluto garantire la cultura e la lettura come bene superiore, non avrebbe imposto una diminuzione dello sconto alle biblioteche.
5) Questa legge non danneggerà Amazon.it perché i suoi margini percentuale aumenteranno sensibilmente, nonostante la contrazione del volume di vendita (soprattutto se è vera l’ipotesi che Amazon facesse dumping). Amazon continuerà a vendere perché offre costi di servizio più bassi degli altri competitor, nonché un reperimento dei libri in tempi minori di altri venditori online e, soprattutto delle piccole librerie.

Punto 1)
La legge non regolamenta in alcun modo il prezzo di copertina, perché questo viene sempre deciso in partenza dall’editore.

Quindi cosa potrà succedere?

Qui un paio di esempi di quanto dovrebbe calare il prezzo di copertina affinché la legge abbia senso, ovvero che l’utente finale debba pagare lo stesso prezzo.

Caso a) Se lo sconto attuale di riferimento è il 40% -> il prezzo di copertina deve calare del 30%
Caso b) Se lo sconto attuale di riferimento è il 30% -> il prezzo di copertina deve calare del 18%

Posto un prezzo medio di 20€ per libro nuovo con copertina rigida, i nuovi libri dovrebbero costare rispettivamente 14,00€ e 16,40€

A me sembrano variazioni molto significative e, dato che la legge non interviene in alcun modo sulla determinazione del prezzo, la decisione di riduzione sarà aleatoria e decisa personalmente da ogni singolo editore. A me non basta una “vaga speranza che i prezzi diminuiranno”, perché gli scostamenti di prezzo nel corso degli anni non sono mai stati così ampi in tempi così repentini. Ad esempio, ci sono voluti 10 anni affinché il costo medio della telefonia in Italia calasse del 21% (dati: Altroconsumo).
Nel mercato del libro non c’è libera concorrenza. La vendita di libri si basa su licenze. Se domattina la Rowling tira fuori a sorpresa dal cassetto l’ottavo romanzo di Harry Potter, l’editore che si è accaparrato la licenza sa già che potrà venderlo a quanto vuole, di sicuro ad un prezzo non inferiore a quello attuale perché le vendite sono già garantite.

Punto 2)
La legge quindi non riguarda il grande editore, che continuerà a fare quello che vuole e che, di fatto, può gestire liberamente ii propri margini lungo la filiera perché è anche distributore e spesso anche venditore finale.

Il piccolo libraio che ha una grossa fetta di fatturato sui best seller acquisterà dall’editore o dal distributore a sconto inferiore un libro che costerà caro tanto quanto adesso. Il suo volume d’affari calerà sicuramente, e questo metterà a dura prova la sua sopravvivenza. Fra l’altro, la sua sopravvivenza è messa in pericolo più nel breve periodo, perché deve vendere a -15% libri con il prezzo di copertina attuale (più elevato): di sicuro il calo di vendite sarà più che significativo.

Il piccolo libraio che guadagna di più da altre fonti che non siano i best seller si rivolge di fatto ad una nicchia di lettori che rappresentano 1) Una percentuale molto bassa di utenti 2) Una domanda meno elastica, ovvero all’aumentare del prezzo sono statisticamente portati a variare di poco i propri consumi. Ergo, questa legge non favorisce questa tipologia di librai, ma semplicemente li farà guadagnare meno in quanto il margine se lo terrà tutto l’editore. Se invece il prezzo di copertina dovesse calare, ecco che la legge ha raggiunto lo scopo: ma solo in questo caso che, ripeto, rappresenta una minima percentuale!

Punto 3)
Questa legge riguarderà anche i testi scolastici che, di fatto, garantiscono una grossa fetta di fatturato ai piccoli e medi editori. E, mi spiace, in questo caso la malafede in questo settore è talmente alta che è pura Utopia sperare nell’abbassamento dei prezzi di copertina.
Malafede per ovvii motivi e che chiunque abbia frequentato le scuole dalle medie all’università conosce benissimo.

Punto 4)
In che modo il libro viene visto come “bene superiore”, in che modo viene garantita quella che i promotori chiamano “bibliodiversità” (qualunque cosa intendano con questo parolone) se lo sconto alle biblioteche è stato abbassato dal 30% al 25%? Solo il circuito delle biblioteche di Milano Sud-Ovest in un anno, a parità di budget, acquisterà 3.500 libri in meno.

Punto 5)
In molti l’hanno chiamata legge anti-Amazon.
Io non ci credo. O meglio: sono convinto che i legislatori siano tanto dementi che, convinti di colpire (anche) Amazon, in realtà non la danneggeranno minimamente.

Amazon è accusata di fare dumping. Appena entra in un mercato, attua nei primi mesi (o anni, a seconda degli obiettivi) politiche di sconti talmente aggressive che si aggiudica una grossa fetta di mercato. Una volta fatti fuori i concorrenti, inizia gradualmente ad aumentare i prezzi per generare i suoi veri e propri profitti.

Con questa legge, Amazon salterà la prima fase, perché non venderà più sottocosto, ma inizierà a marginalizzare da subito. Grazie alla sua forza contrattuale, continuerà ad offrire un servizio concorrenziale (spese di spedizione nulle o infinitamente più basse di qualunque competitor) e più veloce (la sua velocità di reperimento del materiale è superiore sia a quella di ibs.it o bol.it tanto per fare un esempio, che dei piccoli librai). Ora è in vantaggio sugli altri, in futuro lo sarà ancor di più grazie agli extra-profitti.
Inoltre Amazon ha sedi in tutta Europa, e di fatto può trasferire il magazzino dei libri italiani altrove e continuare a proporre grossi sconti, perché la legge riguarda solo l’Italia: fatta la legge, trovato l’inganno.

In conclusione:
Questa legge non favorisce la cultura, ma solo gli interessi economici di quegli editori che hanno le mani in pasta con la politica.

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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: ven 9 set 2011, 16:44 
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Tutto verissimo ed ottima analisi.

Tuttavia ho in mente al volo 2 punti che non mi motivo tramite le tue parole.

1- Tu quindi sostieni che la piccola libreria sopravviva solo grazie ai sconti, annullando di fatto il proprio margine di profitto? L'idea è proprio quella di spronare gli editori, piccoli e grandi ad abbassare i prezzi di copertina... il grosso del mercato della carta è ancora negli shop reali e a quelli si riferisce la legge, che ovviamente presenta dei lati negativi su internet.

2- Non è ovvio pensare che il grande gruppo editoriale possessore di catene di vendita diretta o il grande gruppo con shop fisici e virtuali possa applicare sconti maggiori sul prezzo di copertina di una piccola libreria, che deve applicare in genere un ricarico ulteriore? L'idea è proprio quella che un calare delle vendite in virtù di un maggior costo di copertina comporterà una minor vendita anche per le grandi catene di distribuzione, gli editori per pareggiare dovranno calare il prezzo di copertina e di conseguenza diminuirà per tutti... piccoli venditori inclusi... il prezzo di acquisto dai rivenditori intermediari e quindi il prezzo per l'utente finale. L'idea è che gli editori abbiano un margine sul prezzo reale di copertina non scontato troppo elevato sapendo che tanto si sarebbe poi applicato il giochetto dello sconto.

Se anche associazioni di piccoli venditori di libri hanno chiesto una legge simile, che ci porta ad avvicinarci ai costumi in molti altri Paesi Europei... dando il prezzo del libro in mano alla legge della domanda e dell'offerta, anzichè alle politiche interne degli editori... non credo possa essere tanto negativa.

Certo il tutto si sposa bene con un concetto di negozio fisico e meno con internet, ma anche su quello ci sarà da metterci mano... occorrerà capire come mai questo divario di prezzi tra fisico e reale e come tutelare questa emorragia di prezzi che sta portando diversi settori alla difficoltà... e non parlo solo di comportamento illeciti testimoniati dal fatto che spesso si trovano prodotti con prezzo finale più basso di quello di distribuzione, non essendo credibile una tale masse di prodotti importati in ogni settore. Il giochetto del pagamento posticipato di qualche anno dell'iva, sposato con la dinamicità del mercato virtuale credo non sia poi tanto raro. Ma siamo fuori argomento.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: ven 9 set 2011, 18:43 
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Neron ha scritto:
Tutto verissimo ed ottima analisi.


Grazie! :D

Non ho fatto una doverosa premessa: non opero nel settore del libro, sono quindi tutte mie supposizioni.

Neron ha scritto:
1- Tu quindi sostieni che la piccola libreria sopravviva solo grazie ai sconti, annullando di fatto il proprio margine di profitto? L'idea è proprio quella di spronare gli editori, piccoli e grandi ad abbassare i prezzi di copertina... il grosso del mercato della carta è ancora negli shop reali e a quelli si riferisce la legge, che ovviamente presenta dei lati negativi su internet.


In realtà, no, non sostengo questo. Anzi, probabilmente c'è qualche falla nel mio ragionamento per il fatto che il piccolo libraio vende senza sconti, al prezzo di copertina stabilito dall'editore e al margine che il distributore gli impone.

E il piccolo libraio vende senza sconti sia prima della legge, che dopo.

L'unica differenza, è che si auspica che in futuro venda ad un prezzo di copertina più basso.

Facciamo i due casi:

a) Il prezzo di copertina cala -> qualcuno deve aver perso margine, perché all'interno della filiera, da qualche parte, ci sarà una variazione dello sconto (più basso!). Chi subirà questa perdita di margine? L'editore? Dato che lui è il primo attore a richiedere questa legge, penso sia cosa molto masochista il chiedere una legge che provochi un abbassamento del proprio margine. Quindi, se l'editore abbassa il prezzo di listino e non intende rinunciare al proprio margine, l'unica cosa che può fare è abbassare lo sconto al distributore. Il futuro del libraio evidentemente si giocherà qui: il distributore rinuncerà ad una parte di profitto per permettere al libraio di guadagnare qualcosa? Non rinuncerà affatto (e in tal caso la perdita se la sobbarca tutto il libraio)? O, più verosimilmente, questa perdita se la spartiscono a metà?

In ogni caso, a rimetterci sarà il libraio: in toto o in parte.

b) Il prezzo di copertina non cala -> tutto come prima a livello di margine percentuale. Solo che i grandi distribori avranno profitti maggiori e per il libraio continuerà il lento declino che lo porterà inevitabilmente alla chiusura - perché questo è il suo destino.

Neron ha scritto:
2- Non è ovvio pensare che il grande gruppo editoriale possessore di catene di vendita diretta o il grande gruppo con shop fisici e virtuali possa applicare sconti maggiori sul prezzo di copertina di una piccola libreria, che deve applicare in genere un ricarico ulteriore? L'idea è proprio quella che un calare delle vendite in virtù di un maggior costo di copertina comporterà una minor vendita anche per le grandi catene di distribuzione, gli editori per pareggiare dovranno calare il prezzo di copertina e di conseguenza diminuirà per tutti... piccoli venditori inclusi... il prezzo di acquisto dai rivenditori intermediari e quindi il prezzo per l'utente finale. L'idea è che gli editori abbiano un margine sul prezzo reale di copertina non scontato troppo elevato sapendo che tanto si sarebbe poi applicato il giochetto dello sconto.
Se anche associazioni di piccoli venditori di libri hanno chiesto una legge simile, che ci porta ad avvicinarci ai costumi in molti altri Paesi Europei... dando il prezzo del libro in mano alla legge della domanda e dell'offerta, anzichè alle politiche interne degli editori... non credo possa essere tanto negativa.


Il tuo ragionamento potrebbe anche filare, ma a mio avviso c'è un errore di fondo: nel mercato del libro non esisterà mai il meccanismo (perfetto o quantomeno imperfetto) dell'incontro fra domanda e offerta. Se vuoi leggere Ken Follett, devi comprare da quell'editore - per forza - o se sei poliglotta, ti prendi l'edizione originale. Altrimenti ti attacchi. Quindi cosa succede: ti pieghi a pigrecomezzi e compri, qualunque sia il prezzo, o smetti del tutto di comprare. Senza vie di mezzo.

Ti faccio un esempio, applicato al settore dove lavoro e che conosco bene: vendita di parti di ricambio di auto.
In Italia la filiera è così:

Produtorre (generalmente estero) -> Distributore Nazionale -> Concessionario (grossista a livello regionale) -> Ricambista (grande negozio che serve una città o parte di essa) -> Officina / Negozio di accessori / Preparatore -> Utente finale.

Conta i passaggi: 5! Ci sono 5 entità che vogliono guadagnare.

E ci sono 50 se non 60 produttori che propongono esattamente lo stesso prodotto. L'unica discriminante è il prezzo.

Io che sono distributore nazionale, sapendo quanto pago dal fornitore estero, devo stabilire il prezzo di listino ufficiale del prodotto. E devo stabilire a) quanto guadagnarci b) quanto far guadagnare a ciascuna parte della catena.

Il risultato è una giungla incontrollata di prezzi, sconti, promozioni che stanno svilendo il mercato, il tutto a discapito del distributore e del concessionario (le prime due parti della catena). Questo perché il Ricambista, data l'enormità dell'offerta, può rivolgersi al mio prodotto come a qualunque altro, a patto che gli si dia una condizione migliore.

Nel libro questo non succede! Nel mio settore il mercato sta conducendo tutti alla rovina. Nel settore del libro c'è qualcuno che urla e strepita perché non vuole vedersi ridurre il proprio margine. Qualcuno: non tutti.

E la legge dove è intervenuta? In un settore che vive ("sopravvive") e non in uno che sta implodendo su se stesso. Ergo, la legge interviene solo a favore degli interessi di pochi. E' questo il senso del mio disgusto.

Neron ha scritto:
Certo il tutto si sposa bene con un concetto di negozio fisico e meno con internet, ma anche su quello ci sarà da metterci mano... occorrerà capire come mai questo divario di prezzi tra fisico e reale e come tutelare questa emorragia di prezzi che sta portando diversi settori alla difficoltà... e non parlo solo di comportamento illeciti testimoniati dal fatto che spesso si trovano prodotti con prezzo finale più basso di quello di distribuzione, non essendo credibile una tale masse di prodotti importati in ogni settore. Il giochetto del pagamento posticipato di qualche anno dell'iva, sposato con la dinamicità del mercato virtuale credo non sia poi tanto raro. Ma siamo fuori argomento.


Mi sfugge il discorso dell'IVA. Nel nostro caso, ad esempio, quando un cliente ci fa un ordine importante, gli viene concessa una dilazione del pagamento a 90/120/150 giorni dalla data di fattura. L'unica cosa che chiediamo in cambio è l'anticipo totale dell'IVA perché noi la versiamo allo Stato a 30 giorni (ben prima dell'incassato). Ma posso immaginare che l'IVA sui libri abbia un comportamento diverso non solo per l'aliquota ma anche per le modalità di pagamento...

Per il resto, non a caso ho fatto due esempi di sconti: il 40% applicato da Amazon (quindi vendita online) e il 30% appplicato da un qualunque centro commerciale o Mediaworld.
Con un sostanziale distinguo: queste grandi catene vendono solo ed esclusivamente best seller, anzi non cagano minimamente - mi si conceda il francesismo - le case editrici minori. Perché questo chiede il mercato, no?

Quindi mi domando: perché tutelare i librai a discapito dei centri commerciali? Perché tutelare i librai a spese del consumatore (ora) e del distributore (un domani)? E perché non vengono tutelati altre tipologie di commercianti, stritolati dal mercato stesso? (come ti dicevo, il teorema della tutela della cultura non regge, perché la legge questo non lo fa assolutamente)

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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: ven 9 set 2011, 19:49 
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Azz... Haran hai un nr. di telefono che ti rispondo per esteso? :D :D

Dai mi impegno a rispondere decentemente, per ora grazie del dialogo... anche se mi par di capire che entrambi entriamo nel campo delle previsioni, entrambi concordiamo che la concorrenza... spesso sleale... introdotto dal libero mercato dove qualcuno ha regole e altre no stà portando tutti alla rovina, tranne i grandi gruppi che stanno accumulando sempre più potere, entrambi concordiamo che non si capisce come uscirne.

Il discorso sull'iva che ho letto in giro dovrebbe essere questo, se trovo il link lo posto... spero di aver capito bene, perchè non sono del settore:

Se una società acquista all'estero l'iva la paga qui ma la può ritardare, se è una società nuova, fino a 3 anni... se una società facesse transitare i beni da vendere sul proprio shop all'estero per poi riacquistarli in Italia e venderli, con prezzi impossibili perchè inferiori a quelli del distributore a cui dovrebbe aggiungere ricarico, costi ed iva... potrebbe guadagnare molto all'inizio rispettando le consegne e facendosi un buon nome.
In questo tempo non paga l'iva e il ricarico che percepisce, quasi del 20%... equivalente all'iva non versata ancora... che ad esempio nel settore dell'elettronica è altissimo è il suo guadagno. Dopo la fase iniziale quando dovrebbe cominciare a pagare allo Stato comincia nemmeno a consegnare i beni, in questo modo massimizza le entrate, minimizza i costi... e dopo poco fallisce, sparendo.

E' così impensabile? :D :D


Ragionando credo che alla base della legge ci sia anche l'intenzione di far passare questo messaggio, oppure addirittura partire da questa considerazione... in nome della varianza delle idea e della citata bibliodiversità l'utente finale del libro dovrebbe cmq comprare libri, valutando tra quelli che ritiene economicamente conveniente e non andando sparato su un determinato autore o titolo. Altrimenti effettivamente potrebbe essere un problema questa legge.

Però io non credo che l'editore possa cercare di mantenere il margine riducendo il prezzo di copertina, siccome il mercato del libro è anomalo proprio perchè è il produttore a stabilire il prezzo per l'utente finale se il prezzo di copertina cala, dovrà calare anche il prezzo di vendita a tutti i vari intermediari... che altrimenti non terrebbero il prodotto. Ripeto credo che il discorso non funzioni con i titoli di richiamo, ma solo in un'ottica generale dove a spesa per la cultura costante l'utente si orienta dove più gli conviene anche in termini di autori e titoli.

Concordate?


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Neron ha scritto:
Alla fine, si otterrà fra pochi mesi che i prezzi dei libri scenderanno

Scommettiamo?

Lunlun ha scritto:
Se è a tutela della cultura, perché la legge ha ridotto anche lo sconto che possono ottenere le biblioteche? :?

Per noi (lavoro in una biblioteca) diventerà drammatico, suppongo. Già sono un paio d'anni che compriamo molti meno libri per motivi economici. Questo è il colpo di grazia.
E pensare che gli utenti, appreso della legge, hanno risposto "e vabbè vorrà dire che prenderò più libri in biblioteca!". Poi però si lamentano che non trovano più le novità ogni settimana.

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Il mio medico dice che ho la ghiandola del dovere malformata e una deficienza congenita della fibra morale e che quindi sono esentato dall'incarico di salvare universi. (Douglas Adams)


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Neron ha scritto:


o non ho capito niente (può essere) o non mi sento di condividere per nulla

"L’ideale sarebbe vietare completamente o quasi gli sconti, come avviene in Paesi come Francia, Germania, Spagna, Svizzera. Infatti, se nessuno può fare sconti, la concorrenza si sposta davvero in maniera “sana” sul prezzo di copertina."

Scusa ma se voglio leggere l'ultimo libro di Ken Follet (il mio scrittore preferito) di cui ha i diritti la Mondadori, se si stabilisce che lei decide il prezzo di quel libro e non c'è altra possibilità di comprarlo a prezzo minore, mi spieghi in che modo ci sarebbe concorrenza sana spostata sul prezzo di copertina?


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KBL l'idea non è quella di creare concorrenza sul singolo libro o sulla singola opera, ma quella di favorire la diversità.

Se vuoi leggere un libro che è troppo costoso, magari ne scegli un altro di un editore indipendente più economico, favorendo le sue opere e la sua ricerca di originalità.

L'idea non è vendere più libri, ma libri di autori e editori sempre più numerosi o almeno numerosi quanto adesso!


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Neron ha scritto:
Se vuoi leggere un libro che è troppo costoso, magari ne scegli un altro di un editore indipendente più economico


temevo fosse questo e francamente non mi piace, pensa ad allargare questo pericolosissimo concetto a tutte le merci. Io vorrei una tastiera Clavia nordstage, se la Clavia potesse decidere/imporre il prezzo la concorrenza sarebbe ridotta al comprati una Roland. Ho fatto un esempio musicale, ma vale persino per il tonno rio mare.
Col cavolo, io voglio QUEL prodotto e voglio poterlo comperare dove è più conveniente. Chi lo vende a prezzo fuori mercato fallisse pure e si trovasse un mestiere onesto, perché mai dovremmo preoccuparci delle piccole librerie vessate dalle grandi distribuzioni, come (giustamente) non ci preoccupiamo dei piccoli negozi alimentari schiacciati dall'Auchan.

L'unica cosa che si favorirebbe in questo modo è lo scaricamento dei libri sul mulo.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 14:53 
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Perchè gli editori sono coloro che impongono il prezzo finale, come accadeva per tutti i prodotti negli anni '80... mentre per tutto il resto è la distribuzione a fare il prezzo ed ecco l'anomalia.

Certo che a pensarci non era poi tanto male.

Però il tuo ragionamento non lo comprendo del tutto, tutti vorremmo una Ferrari, ma ripieghiamo tutti su Porsche che costa meno... e non ci sono sconti sulle Ferrari, però stiamo felici lo stesso!
Ho messo nomi a caso :D :D, però è così dappertutto!


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 15:04 
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non conosco il mercato delle Ferrari ma mi sembra un caso un po' anomalo.
Invece proprio non posso capire il discutibilissimo discorso di concorrenza modello "il CD di Madonna costa troppo, beh allora ascolta Lady Gaga". Invece è estremamente sano che ci sia concorrenza all'interno della distribuzione. Negli anni '80 pagavamo le extraurbane a peso d'oro, questo non significa che se si tornasse indietro non ci girerebbero un po'.

P.S. naturalmente il CD di Madonna forse lo compreremmo all'estero, dove la concorrenza fortunatamente sanno bene che cosa sia, per il libri è diverso perché i più li vogliono in italiano. Ed è solo per questo che si può approfittare della situazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 15:38 
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Premessa per Neron: non mi sono dimenticato della tua risposta ;) Ci ritornerò sicuramente!

Leggendo questa frase riportata da KBL:

KBL ha scritto:
"L’ideale sarebbe vietare completamente o quasi gli sconti, come avviene in Paesi come Francia, Germania, Spagna, Svizzera. Infatti, se nessuno può fare sconti, la concorrenza si sposta davvero in maniera “sana” sul prezzo di copertina."


Mi viene da fare qualche considerazione sui prezzi di copertina dei libri in Francia, Germania e Inghilterra.

Ho fatto un'analisi statisticamente irrilevante perché a campione basata sull'attuale top 2011 in Italia, più qualche best seller che ho in casa (i primi che mi sono venuti in mente), e sicuramente non ha la pretesa di rappresentare alcunché, anche se è ragionevole supporre che nel campo dei best seller il prezzo medio sia quello da me indicato.
Il confronto è stato fatto sul prezzo di copertina puro della versione rilegata.

Cosa emerge? Che mediamente il prezzo di copertina in Italia è più basso degli altri paesi, i quali, per di più, non hanno sconti o sconti molto ridotti rispetto a noi. E questo, nonostante siamo fra i paese con l'aliquota IVA più alta.

Segno che altrove la cultura si paga, che da noi si legge meno e quindi per spingere la lettura il prezzo medio è più basso, che il costo della vita è più basso da noi, etc etc etc.

Il vero confronto, indubbiamente, andrebbe fatto sui prezzi del singolo paese europeo negli ultimi 10 anni, eventualmente prima e dopo l'entrata in vigore di una legge simile. Non ho i mezzi per farlo, ma scommetto che 10 anni fa non costavano il 15% in più, oltretutto in un regime inflazionistico di aumento dei prezzi.

Ecco la tabellina: potrebbe (forse) sorprendere... boh?
Immagine
Fonte: mia :P

Domanda: Per quale motivo c'è in italia l'esigenza di abbassare i prezzi di copertina?
Risposta: In realtà non c'è nessuna esigenza di farlo. I prezzi non si abbasseranno. Di sicuro non del 18% / 30%.

Sempre seguendo questa analisi di prezzi, c'è uno studio ben più importante di Kelkoo.it (aggregatore di prezzi) effettuato nel maggio 2011, quindi prima dell'entrata in vigore di questa legge. Cosa emerge da questa analisi?

Immagine
Fonte: Kelkoo

In Italia, grazie anche alla politica degli sconti, il prezzo medio di acquisto di un libro era notevolmente più basso della media europea.
Se la media europea è di 12,50€ per i libri, abbiamo:
UK: 5,67 €
Italia: 8,67 €
Germania: 10,27 €
Francia: 15,57 €

L'indagine è rivolta alle vendite online, e sicuramente questi valori, soprattutto quelli italiani, sono inquinati dagli extrasconti applicati da Amazon & Co.

Io sinceramente non riesco a vedere in che modo questa legge possa ulteriormente favorire noi lettori. :)

_________________
Setta Sh'gunista.

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Recensioni di film -> http://nonvedono.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 15:55 
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Caspita Haran bell'analisi, veramente un bellissimo approccio, complimenti.

Ti lascio solamente 2 domande, non per controbattere, ma per capire meglio io stesso... a questo punto... se la mia posizione fosse e sia giusta o sbagliata.

- Quanto è lo stipendio medio del cliente medio di libri in quei Paesi?
- Quanto è la percentuale di questo stipendio che in quei Paesi si ritiene sia giusto investire in cultura, quindi sia nei libri che in altri campi?
- Quanti libri vengono venduti in senso assoluto e pro-capite nei vari Stati?

Cmq per un certo verso, temo che quella tabella dimostri l'esigenza di questa legge. Mi spiego.
L'idea è che i Bestseller vengono venduti a prezzi troppo bassi dalle grandi catene, rendono altri libri, altri editori, i piccoli librai di fatto fuori mercato. Questo comporta una diminuzione dei libri pubblicati... si vendono solo best-sellers, una perdita di editori... solo pochi possono permettersi i diritti dei best-sellers e di venderli a basso prezzo, di posti di lavoro... perchè le librerie non possono applicare certa scontistica.

Fatto salvo che, per me almeno, è fondamentale proteggere queste 3 categorie... come facciamo?

Portare ad alzare i prezzi dei best-sellers per chi come me, entra in una libreria prende in mano dei libri e se costano poco li acquista, credo possa essere un bene.

Ovviamente i best-sellers sono solo un esempio per semplificare.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 16:18 
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Neron ha scritto:
Portare ad alzare i prezzi dei best-sellers per chi come me, entra in una libreria prende in mano dei libri e se costano poco li acquista, credo possa essere un bene.


ecco, io compro frequentemente libri di editori minori (più che altro di saggistica) ma lo faccio solo e se mi interessano. Non è che se mi alzano il prezzo di un libro allora opterò per l'altro rinunciando a leggere il mio best seller preferito, semplicemente mi fa spendere di più, facendo incassare di più la casa editrice (che come dici giustamente tu è una grande casa editrice, potendosi permettere i costosi diritti). Secondo me questo è quello che accadrà in generale. E non so perché, ma non trovo nemmeno stranissimo che il legislatore sia interessato a far guadagnare le grandi case editrici.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 16:25 
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KBL, però se fosse vero quanto ci raccontano... lo metto in dubbio, per non affermare nulla e lasciare il discorso aperto... che i piccoli non ce la stanno facendo più.

Tu, come me, magari non troveresti più questa varietà di argomenti e idee... poi che si fa? Quale era la via per aiutare il settore?... a me verrebbe solo quella di ridurre l'IVA, però lo Stato in questo momento dubito sia molto disposto a rinunciare anche a 1 cent. :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: gio 15 set 2011, 16:36 
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ma non voglio dire che non sia vero che i piccoli non ce la facciano più (a proposito, mi fai qualche esempio di piccolo tanto per farmi un idea, me ne intendo poco magari io considero piccolo chi tanto piccolo non lo è), semplicemente temo che così si risolva ben poco, se non un aumento di guadagno in particolare da parte delle case editrici più grandi che pubblicano i libri più appetibili. Se invece sarà diversamente, tanto meglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: ven 30 set 2011, 17:10 
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Ci sono ricascata: ho fatto un acquisto su amazon. Spero che il dvd non mi arrivi acciaccato di nuovo. Maledetti, lo avevano solo loro!

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Il mio medico dice che ho la ghiandola del dovere malformata e una deficienza congenita della fibra morale e che quindi sono esentato dall'incarico di salvare universi. (Douglas Adams)


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 Oggetto del messaggio: Re: E' arrivato Amazon.it
MessaggioInviato: ven 18 nov 2011, 13:15 
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visto che a molti è piaciuto segnalo questa ottima offerta

http://www.amazon.it/Ricochet-Robots-Al ... 391&sr=8-1


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