era tempo che volevo scrivere in ques topic...ora ne ho il tempo
Direi che il pregiudizio su Fininvest/RTI/Mediaset ha radici ampie e travalica il discorso censura.
La cosa parte più o meno dal periodo 1984-1985 in cui c'è la concomitanza di più fattori:
- lenta scomparsa dai palinsesti delle tv locali della programmazione per ragazzi a favore delle televendite e quindi diminuzione dell'offerta alternativa con conseguente concentrazione dell'attenzione sulla programmazione RTI
- Netto cambio di genere di serie acquistate: quasi scomparsa degli anime più d'azione diciamo a favore di serie sentimentaloidi/zuccherose, cmq molto più "innocue" rispetto a quanto veniva trasmesso in precedenza (c'era una bella differenza tra Gatchaman o gotriniton e serie tipo Kiss me licia, sandy dai mille colori o mapple town)
- conseguente produzione di sigle in linea con quei generi e per di più cantate sempre dalla stessa cantante, con testi e musiche che percepivamo come molto diversi da ciò a cui ci avevano abituato fino a quel tempo (e in questo la crisi della RCA e il crollo delle produzioni della stessa tra la fine del 1983 e il 1984 secondo me ebbe un ruolo)
Questo a livello dei semplici bambini/ragazzini fruitori ebbe un impatto che dette un'impressione fortemente negativa. Certo chi non ha conosciuto che questo (parlo di chi è nato dal 79-80-81 in poi) vede probabilmente con affetto tutto quanto è venuto dopo e li capisco.
Per come la si viveva la questione adattamenti non troppo fedeli era poco sentita e la censura venne percepita solo dalle successive riproposte di serie già trasmesse (ad esempio il taglio di certe scene di Georgie).
E' vero che col passaggio nell'orbita RTI di Italia 7 (ma siamo oramai nell'88 dopo diversi anni) ci fu una boccata d'ossigeno per noi, ma va sottolineato che li vennero proposte o riproposte serie appunto mai trasmesse o non più ritrasmesse dalle reti "principali".
Poi si arriva agli anni 90 e chi come me aveva tra i 15 e i 20 anni comincia a riscoprire le vecchie serie con occhio magari già un po' nostalgico comincia farsi delle idee più precise e dalla semplice impressione negativa si arriva a costruire l'equazione mediaset=censura soprattutto con la questione sailormoon; da notare che molte dei ragazzi che mi parlavano del fatto che sailormoon (che io non ho MAI visto) fosse censuratissima, non sapevano neppure cosa effetivamente fosse stato censurato. E nei successivi discorsi "critici" sugli adattamenti l'"equazione" si rafforzò ulteriormente e più appassionati già facevano l'equivalenza mediaset=censura=Alessandra Valeri Manera.
E quando si cominciò a scrivere nei gruppi di discussione, poi nei forum e nei primi siti internet in italiano sull'argomento si dava tutto ciò per assodato senza dubbi o ripensamenti.
Ricordo discussioni lunghe in merito ad adattamenti vecchi e nuovi (come quello di Gundam dei primi anni 2000), e qualora si citava mediaset subito saltavano fuori censura e peste e corna su alessandra valeri manera. Senza contare le dispute tra i fautori dei vecchi adattamenti e quelli dei puristi che avrebbero voluto tutto ridoppiato super fedelmente.
Immagino che questo ideario si sia perpetuato negli anni. Certo è che chi è cresciuto con alessandra valeri manera & c. probabilmente vede quel periodo in maniera mooolto più positiva, così come io vedo in maniera molto positiva altri periodi precedenti. Ma è naturale in fondo che ognuno si affezioni al propio "imprinting" emozionale con cui è cresciuto. Per questo mi spiace un po' la spocchia e il pregiudizio con cui vengono a volte trattati gli appasionati più giovani; mi rivedo in loro quando il mio il mio immaginario infantile veniva sminuito o addirittura negato da chi non avendolo vissuto non lo capiva.
Il discorso politico non centra nulla e anzi, se propio vogliamo guardare, un certo cambio di tipo di programmazione e di censura viene da un pedagogismo pedissequo di stampo catto-comunista. Provate a parlare con qualche insegnante tra i 30 e i 40 anni di animazione e, ameno che non ne becchiate una "illuminata", vedrete che razza di idee circolano in fatto di animazione.
Forse chi era più addentro di me in simili argomenti magari potrebbe argomentare meglio e in maniera più precisa, io parlo da semplice appassionato occasionale ma non da otaku esperto.