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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 17:22 
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Iscritto il: mar 21 lug 2009, 17:46
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Come ben sappiamo ormai di nuove sigle Mediaset, sembrano che non se ne producano piu', e quindi da fan mi chiedo cosa canterà in futuro Cristina; quest'anno ci aspetterà la seconda parte del 30 e poi...e va beh, ma dal 2014 in poi che canterà di nuovo, dovra' inventarsi qualcosa, che siano cd di fantasia, cd pop inediti o di cover.... perchè se aspetta di incidere una sigla ogni 2 o 3 anni quando capita...stiamo messi male.

Una cosa che poi non capisco è xkè Cristina continui a dichiarare nelle interviste radio ecc... che continua ad incidere nuove sigle, ma dove se sono quasi 2 anni dell' ultima "Mila e Shiro il sogno continua"

O le incide e se le ascolta solo lei, oppure ormai è una frase che dice tanto per...
Insomma spero che Cristina oltre a pensare ai gadget x lo store, si dia da fare x regalarci nuove canzoni, perchè i fan ce li ha ed hanno bisogno di sentire nuova musica!! :spin:

Voi che ne pensate....sarà arrivato forse il momento di autoprodursi??

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 18:08 
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Iscritto il: mar 20 feb 2007, 18:37
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Dai...l'ultima sigla si può considerare quella del Karaoke super show XD Può darsi che ne abbia incisa qualcuna, progettata per una messa un onda ma che per il momento si trova a "sostare" (se non ammuffire), nei magazzini...

E' una cosa che scrissi tempo fa: Deve uscire il nuovo film dei Puffi, possono prendere la palla al balzo e fare un nuovo monografico dedicato. Sarebbe un modo per avere un nuovo album con inediti di Cristina, sfruttando la commerciabilità di cui ancora godono I Puffi. Se vogliono fare musica nuova che vada bene sul mercato, rimanendo nell'ambito dei cartoni animati, devono sfruttare quello che funziona e questa di sopra, trovo che sia un'idea remunerativa. Dei Puffi uscirà anche un terzo film, sarebbe bellissimo se la coinvolgessero nella colonna sonora. In aggiunta a questo e a qualche sigla, può incidere qualche pezzo slegato dai cartoni animati.


Ultima modifica di FDiv88 il sab 25 mag 2013, 18:14, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 18:09 
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Iscritto il: mer 2 lug 2008, 17:25
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Tutto dipenderà se nei prossimi mesi Cristina, ma soprattutto il suo staff, saprà cogliere ed attuare i progetti musicali che saranno loro presentati.
Perché su Mediaset non c'è futuro nè per le sigle e né per Cristina.
L'unica persona a cui fregava qualcosa delle sigle, non lavora più per loro.

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 18:15 
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Sono anni che lo dico, Cristina continua a dire che sta incidendo sigle per non fare la figura della sirulata o "all'ultima spiaggia"! Un po' come tutte quelle showgirl che, intervistate in tv, dicono "ho in cantiere diversi progetti, ma non ne parlo per scaramanzia". Cosa dovrebbe dire, "non sto facendo un caxxo e mi guardo il soffitto tutto il giorno"?? Di sigle nuove non ce ne sono perchè non ci sono anime nuovi, Mediaset è alla frutta purtroppo.


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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 18:16 
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Iscritto il: mar 20 feb 2007, 18:37
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Per ora, nel commissionare sigle, non c'è tanto Mediaset (salvo cambi di idea futuri) ma, per qualche sigla, potrebbe esserci la DeAgostini...


Ultima modifica di FDiv88 il sab 25 mag 2013, 18:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 18:26 
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Iscritto il: mar 10 lug 2012, 14:54
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Il problema è anche che ormai gli otaku stanno sempre più aumentando e quindi preferiscono che gli anime vengono trasmessi con le sigle JAP, e ciò potrebbe condizionare che gli acquisti futuri (se farà) di Mediaset vengono trasmessi con quest'ultime.

FDiv88 ha scritto:
Per ora non c'è tanto Mediaset (salvo cambi di idea futuri) ma, per qualche sigla, potrebbe esserci la DeAgostini... O almeno spero...

Giorgio Vanni non ha lo stesso problema di Cristina D'Avena perché ha la propria casa di produzione, cioè la Lova Music, e quindi può scrivere e cantare sigle per altre emittenti, cosa che Cristina D'Avena non può fare visto che l'unica casa di produzione per lei è la RTI. Infatti Vanni ha fatto album non collegati a RTI, come Time Machine.

Un'idea potrebbe essere appunto che Vanni e Longhi la "assumono" nella Lova Music, e così non essere più condizionata da RTI.

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 18:31 
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Iscritto il: mar 20 feb 2007, 18:37
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E' vero, ma la sigla del Karaoke super show era della RTI. Come ha prodotto questa, potrebbe produrne altre. Nel caso, Cristina e Giorgio sono amici e, come dici anche tu (anche se ci andrebbe l'autorizzazione di RTI), potrebbe anche saltare un coinvolgimento di Cristina tramite la LOVA. In passato, la RTI, ha già dato l'autorizzazione per far comparire Cristina "altrove" (il CD di Gisella Cozzo dove c'era un loro duetto).


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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 21:37 
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Non è facile, forse l'esclusiva che la lega per sempre a Mediaset oggi non è più così un vantaggio, il fatto di dover sempre passare per RTI non è molto favorevole per una società come la DeAgostini che dovrebbe quindi investire su Cristina ma lasciare come editore un altro soggetto (per molti aspetti praticamente un concorrente).
Può funzionare per poche sporadiche eccezioni come il Karaoke super show e il cd della Cozzo, ma non per progetti di album completi che tornino ad uscire con regolarità.
@FDiv88: in Karaoke Super Show RTI non era il produttore ma l'editore.
I Lova e Cristina hanno già tentato una collaborazione musicale con le fiabe di fata cri, progetto che non sembra avere avuto molto seguito, ma il punto è che Cristina è la cantante delle sigle dei cartoon.
Senza cartoni non ci sono sigle.
Per uscire dalla situazione ci vorrebbe che lo staff di Cristina si organizzasse per importare autonomamente qualche cartone (non è impossibile e non è più un'esclusiva delle tv riuscire in questo tipo di operazioni) e con almeno un project studio per lavorare con calma su nuove canzoni ed arrangiamenti e poi eventualmente passare in esterno solo il mix e la post.
Ci sono tanti validissimi cartoni praticamente sconosciuti qui che ho avuto modo di visionare che andrebbero più che bene per tornare a far fare a Cristina delle canzoni come si deve.
Se non il suo staff una società di nuova costituzione che acquisisca licenze di cartoni a questi fini, che rinegozi il contratto di Cristina con RTI. Le società esistenti purtroppo hanno altre politiche pro otaku come ha detto green (otaku che dicono di amare gli anime, che le censure sono un torto e poi scaricano pirata, vabbè).
Ci sono titoli che i produttori giapponesi e non solo sarebbero ben felici di vendere per l'Italia, che le tv non acquisteranno mai. Ma che possono tornare a fare la differenza per Cristina. Lunedì vedremo cosa avrà fatto la DeAgostini su Conan. Sinceramente non ho molte aspettative in termini di sigle italiane né di Cristina nè di Vanni. Comprare un cartone senza cambio sigla è come prendere un'auto senza optional, alla fine funziona lo stesso, ti porta dove devi andare e costa anche meno :(

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 21:49 
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Località: Zena, belandi !
la parola chiave è... investire.
e mi pare chiaro che non ci sia tutta questa intenzione, abituati ad avere sempre un colosso come RTI alle spalle. ai tempi d'oro però.
se non cambia in loro la mentalità non si farà granché.

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26 aprile 2009, Marnate: c'ero anche lì !


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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 22:40 
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Sono d'accordo MarMa.
Facciamo qualche nome pure.
La Newen Distribution ha presentato a Cannes
la nuova serie The Mysterious cities of gold per la distribuzione


Non sarebbe saggio, intelligente (ovvio?) investire per portare in Italia questo cartone ad esempio?
Ci sarebbero pure i fan dell'originale interessati. Invece temo che non lo vedremo mai in italiano, così come decine d'altri. Non ci si prova nemmeno.

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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 23:18 
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Iscritto il: gio 14 ago 2008, 13:30
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Pochissimi cartoni animati nuovi sui canali Mediaset. Le costanti repliche di cartoni datati o trasmessi da qualche anno. La presenza da diversi anni di sigle americane e giapponesi anche sui cartoni un tempo siglati D'Avena (vedi, Slayers-Rina)... Alla fine non resta che produrre le solite inutili compilation su CD materiali o, recente novità, direttamente e solo on-line (vi ricordate la compilation di S.Valentino?), che possono includere inediti. Cristina, come ha ribadito più volte, non è che ci guadagni poi tanto da queste compilation. Non le resta che continuare a cantare quando le capita, nelle piazze o in tv.

Però non dimentichiamoci che c'è chi ancora investe nelle sigle, anche se con risultati discutibili: la Sanver Production.

Renzo ha scritto:
Per uscire dalla situazione ci vorrebbe che lo staff di Cristina si organizzasse per importare autonomamente qualche cartone (non è impossibile e non è più un'esclusiva delle tv riuscire in questo tipo di operazioni) e con almeno un project studio per lavorare con calma su nuove canzoni ed arrangiamenti e poi eventualmente passare in esterno solo il mix e la post.


Impossibile, troppo dispendioso. Se volessero investire, e guadagnare, a quest'ora avrebbero in mano gia i diritti delle canzoni di Creamy.


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MessaggioInviato: sab 25 mag 2013, 23:42 
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Iscritto il: sab 2 dic 2006, 16:25
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Località: Zena, belandi !
Non mi riferisco certo ad investire nell'acquisto di nuovi cartoni.
Cristina è una cantante, non una pubblicitaria.
Come ho anche ricordato a Cristina, quest'anno ricorrono anche i 30 anni di Creamy oltre che della sua carriera, ma se non investe lei in questo progetto (lasciamo stare gli "originali", ma nuove versioni...) ma si ritorna lì... Bisogna (auto)investire!

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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 0:15 
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@PIGO: ammesso che sia possibile ed è tutto da dimostrare, sarebbe più dispendioso ottenere i diritti per le canzoni di Creamy oggi.
Se poi la metti dal punto di vista dei fan, come tuo desiderio è un altro discorso. Non ci riuscì nemmeno Avm all'epoca ad acquisire i diritti per quelle canzoni, figuriamoci lo staff di Cristina da solo oggi. Questo genere di diritti o lo ottieni subito o non lo ottieni piu. Se Cristina vuole andare avanti deve fare tesoro del passato certo ma guardare al futuro a nuove produzioni che non possono prescindere sa nuovi cartoni.
@MarMa: anche Gerri Scotti è un conduttore, ma produce i programmi che conduce con una società e i suoi collaboratori.
Mediaset oggi lavora cosi, con società esterne in grado di fornir loro il pacchetto completo.
Non significa fare la pubblicitaria, ma interpretare i tempi che cambiano per continuare a fare il proprio mestiere.

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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 0:26 
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Apriamo e chiudiamo la parentesi di Creamy. All'epoca c'erano TUTTI i diritti, la Fininvest acquistava i diritti di merchandising. Chi produceva gadget si affidava alla Finivest, a chi gestiva il lato commerciale dell'azienda. Non si credette nel progetto del monografico italiano, ma si rifecero sul campo francese. Paga e vedi come ti concedono i diritti. Sono 6 canzoni, anzi, sono 6 basi, non è chissà quale spesa. I tempi non permettono investimenti che non garantiscono guadagno e non si crede nel progetto.

Non ho detto che acquistare una serie, adattarla, editarla e creare una sigla ad hoc sia impossibile, dico che è impossibile che lo faccia Cristina e il suo staff. Aggiungo che Cristina non è Gerry Scotti e non guadagna quanto Scotti che percepisce milioni all'anno. Scotti può, e non solo perchè ha soldi, ma anche perchè può contare su Mediaset che trasmette e co-produce i suoi programmi e può contare su un pubblico più vasto, Cristina no.


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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 0:47 
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e allora se Cristina non può contare su nessuno per nuovi cartoni, il futuro purtroppo sarà fatto di ristampe, tazzine, e dove il massimo a cui ambire sarà qualche cover e/o rifacimento di vecchi successi :(
E con questo non vorrei dire che non acquisterei questo tipo di produzioni.
Seguo Cristina da una vita e ho sempre preso i suoi album, quindi mi spiace infinitamente non sentirla più fare canzoni nuove.
I risultati sono raccapriccianti, ma com'è che la Sanver investe? Non stupiamoci se nel corso degli anni questa entità si ritaglierà sempre più spazio a scapito di Cristina. Che tristezza :(

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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 10:39 
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Ehm... Non metterei la mano sul fuoco sul fatto che Esteban non arrivi in Italia, visto che in Francia è comparso nella classifica dei 5 programmi più visti nella fascia 4-14anni con uno share medio buono. Potrebbe essere esportato dalla RAI, dalla Switch Over o da uno degli altri, essendo una serie che sta andando bene. :P

Concordo con Renzo, alla fin fine anche la Crioma potrebbe esportare dei cartoni. Se non dispone di ingenti capitali, può provare iniziando con 1 serie non troppo dispendiosa, anche appoggiandosi a qualcuno (se dovesse essere necessario). Ma senza esportarne, Mediaset in magazzino ha delle serie abbastanza recenti da "smaltire" nella free-tv, a partire da Shugo Chara. Adesso, su Boing, ha debuttato "Un pizzico di magia" (con la sigla originale). Compariva nell'elenco degli acquisti di Margaria di fine anni 2000, postato su un forum. Spero che anche altri possano vedere la luce (tra cui PiPoPa).

Per la storia di Creamy, anche se non dovessero uscire ad ottenere i diritti sulle versioni originali, so che si era parlato di reinterpretare delle cover, visto che per queste non dovrebbero esserci vincoli di pubblicazione. Negli anni 80, sono quasi sicuro che i diritti ci fossero perchè in Francia è uscito il monografico (e c'entrava anche la Mediaset). A meno che, non furono acquistati solo per la Francia (ma dovrebbe sempre essere la Mediaset ad averli acquistati, visto che è lei ad averla esportata per il loro canale tv. Penso che l'avessero esportata con le licenze che già avevano, senza di acquistarne di nuove appositamente per la Francia).

Una serie per cui potrebbero provare ad essere "parte in causa" nell'acquisto delle licenze, è proprio la nuova serie di Sailor Moon (attualmente slittata). Negli anni 90, le diede mooolta fortuna visto che poco prima, da quello che so e da quanto osservato (soppressione della fascia preserale; slittamento di 1 anno del TV6; mancata conferma della partecipazione di Cristina a Buona Domenica; ecc...) ci fu qualche rogna. Poi arrivarono Sailor Moon; il Game Boat e altro (anche la nuova sigla di Holly e Benji) che, secondo me, hanno un po' risollevato le cose (visto che ci fu un incremento di vendite e addirittura un nuovo disco di platino). Poi, potrei anche sbagliarmi ma più o meno è già dagli anni 90 che Cristina dichiarava che le avevano proposto di fare altro e lei invece credeva in quel settore. La nuova serie di Sailor Moon, se associata a lei cantandone le sigla, potrebbe anche giovarle.


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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 11:26 
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Ma di che parlate? :roll:
Secondo te Cristina si getta nell'impresa di importare Sailor Moon soprattutto dopo il "grandioso" successo dell'ultima replica? Quello che può fare, se non viene chiamata a cantare una sigla, è proporre la sua sigla, visto che scrive i testi. Quello che può fare è collaborare con un autore, un musicista e proporsi. Cristina non è ricca, lo ha detto lei in una recente intervista. Vi serve l'estrattoconto? Potrebbe al massimo collaborare e co-produrre un programma, una rubrica breve, per i bambini, tipo quelle su Super, e quindi proporre una sigla ad hoc. Non può fare altro.
E' finito il boom dei cartoni, ve ne siete accorti?

La Sanver investe perchè glie lo fanno fare. C'è chi ancora crede nelle sigle italiane e/o piuttosto che trasmettere le sigle giapponesi o non trasmettere nulla, chiamano la Sanver. Ma negli anni 90 succedeva la stessa cosa su TMC, e non che che le sigle di TMC avessero chissà quale qualità.


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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 11:35 
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Mica ho detto che deve acquistare Sailor Moon da sola. Sopra ho parlato anche di appoggiarsi ad altri (che può cercare e trovare) :) Le repliche delle prime stagioni di Sailor Moon sono andate bene, non vedo perché bisogni negarlo. Se la nuova serie (come lo stesso brand) non avesse del potenziale, non avrebbero neanche pensato di farla. Prodotti animati che hanno successo di massa, non mancano di certo (che siano repliche di Dragon Ball; Puffi; Heidi e Barbapà per i più piccoli o produzioni recenti come Ben10 o altri, in alcuni casi anche basati su vecchie serie). Nulla vieta che la nuova serie di Sailor Moon, possa andare benissimo.


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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 12:07 
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FDiv88: Un pizzico di magia non è un debutto Boing ma andò in onda la prima volta nel 2008 su un canale Disney;
PiPoPa è già stata trasmessa in streaming su Premium Play con una sigla italiana che RTI ha fatto fare ad altri e non a Cristina.
Mentre Shugo Chara è già stato trasmesso con la sigla cantata da Cristina.
*PIGO*: a giudicare dal numero di canali che trasmettono cartoni non si direbbe che il boom sia finito. Piuttosto è Mediaset che ha smesso di crederci, di investirci e di investire nelle sigle soprattutto.
La Sanver non viene chiamata, sono loro che si propongono, per quanto sia discutibile il loro capo e i risultati audio, offre ai canali un pacchetto completo di serie doppiata, programma, sponsor, e il cd distribuito. Se avesse un minimo di concorrenza sono certo che sparirebbe, ma attualmente è l'unico che ha capito come gira il fumo oggi nel mondo delle sigle e dei cartoni e questo va loro riconosciuto.
Rendiamoci conto che sta crescendo una generazione di bambini che come sigla di riferimento di Denver avranno la sua (brividi!).
E la Sanver fa tutto questo essendo solo una sas, nemmeno una srl (ndr. la Crioma è una srl).
Le sigle Tmc erano molto meglio delle Sanver. Chiamavano Silvio Amato e anche l'amico Antonio Galbiati a fare sigle e cantarle.
Ci sono svariate strategie che potrebbero essere attuate se non si vuole investire da soli, ad esempio cercando dei partner e soci fra le società di produzione musicale, di doppiaggio, ... interessate a guadagnare da una importazione, costituendo un nuovo soggetto (srl o spa) o una joint venture, mettendo in comune capitali e conoscenze per rimettere in moto la macchina delle sigle. E non solo perchè si avrebbero anche gli introiti per le licenze sull'uso dei personaggi dekke serie acquistate.
Comunque anche produrre un album di cover di Creamy costerebbe: se ogni canzone costa tra i 5000 e i 10000 euro arriviamo tra i 30000 e i 60000 euro per 6 canzoni.

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MessaggioInviato: dom 26 mag 2013, 13:26 
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Ho scritto debutto sulla free-tv, appositamente (se no, sono al corrente dei passaggi di queste serie a pagamento o sul web). Quello che intendevo dire era: Mediaset ha degli acquisti di non molti anni fa da poter trasmettere nella tv gratuita (non per forza Italia1), sia che abbiano già avuto dei passaggi a pagamento (ma senza popolarità, essendo più diffusa la tv gratuita. Infatti è quando ci sono i passaggi in chiaro che esce il merchandising. La Giochi preziosi doveva far uscire i giocattoli di Shugo Chara per la preventivata trasmissione su Italia1, successiva a quella vista da pochi su Hiro, ma che poi slittò. In chiaro, è ancora inedita e spero che non lo sia per sempre) che non abbiano avuto alcun passaggio neanche a pagamento. :)

PS:Io non sono sicuro che i bambini di oggi abbiano per riferimento la nuova sigla di Denver. Voglio dire: Eccezion fatta forse per Super3 e forse poco altro (a livello locale), la serie (con la sigla di Verduci) ha avuto passaggi su emittenti che non sembrano godere di molta popolarità (tra cui Channel24 che' al di là del non aver dimostrato molta professionalità, ha lasciato stare dopo bob molto. Doveva pure debuttare una TV tematica sul 138 e poi non se ne fece nulla, se non debuttare con delle televendite) e la posizione a canali con LCN molto alta, abbastanza lontana dai canali che trasmettono cartoni (che sono una conferma al fatto che i cartoni siano ancora fondamentali), non aiuta di certo.


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Se guardiamo poi le incisione degli ultimi 2 anni vediamo che nel:

2011 - solo 4 nuove song:
Emily della luna nuova "ancora inedita"
Juwelpet
Mila e shiro il sogno continua
Natale speciale

2012 - solo 2 nuove song:
Estate d'amore
L'anno che verrà

2013 - ad oggi siamo ancora a 0; insomma non sono certo questi i numeri a cui Cristina ci aveva abituato; prima ogni anno c'erano come minimo 2 dischi nuovi con tante nuove sigle, e c'erano anni in cui tra sigle, telefilm, monografici o altro, incideva anche 40/50 pezzi in un solo anno, adesso qua se ne incide una sembra un miracolo.....speriamo cambi la situazione e che ci sia una ripresa!

Quando potro' comprare un nuovo cd di Cristina e trovarmi una decina di pezzi nuovi!!! :music:

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Non dimenticare gli inediti. Ed è gia prevista una compilation per fine anno, che conterà qualcosa di "nuovo", per avere senso.
Renzo ha scritto:
*PIGO*: a giudicare dal numero di canali che trasmettono cartoni non si direbbe che il boom sia finito. Piuttosto è Mediaset che ha smesso di crederci, di investirci e di investire nelle sigle soprattutto.
La Sanver non viene chiamata, sono loro che si propongono, per quanto sia discutibile il loro capo e i risultati audio, offre ai canali un pacchetto completo di serie doppiata, programma, sponsor, e il cd distribuito. Se avesse un minimo di concorrenza sono certo che sparirebbe, ma attualmente è l'unico che ha capito come gira il fumo oggi nel mondo delle sigle e dei cartoni e questo va loro riconosciuto.
Rendiamoci conto che sta crescendo una generazione di bambini che come sigla di riferimento di Denver avranno la sua (brividi!).
E la Sanver fa tutto questo essendo solo una sas, nemmeno una srl (ndr. la Crioma è una srl).
Le sigle Tmc erano molto meglio delle Sanver. Chiamavano Silvio Amato e anche l'amico Antonio Galbiati a fare sigle e cantarle.
Ci sono svariate strategie che potrebbero essere attuate se non si vuole investire da soli, ad esempio cercando dei partner e soci fra le società di produzione musicale, di doppiaggio, ... interessate a guadagnare da una importazione, costituendo un nuovo soggetto (srl o spa) o una joint venture, mettendo in comune capitali e conoscenze per rimettere in moto la macchina delle sigle. E non solo perchè si avrebbero anche gli introiti per le licenze sull'uso dei personaggi dekke serie acquistate.
Comunque anche produrre un album di cover di Creamy costerebbe: se ogni canzone costa tra i 5000 e i 10000 euro arriviamo tra i 30000 e i 60000 euro per 6 canzoni.


Quei canali hanno cartoni gia visti e rivisti. Cartoni e pochi anime. Solo Super e K2 puntano sui cartoni, ma è sempre poca roba.
Se ci pensi, Cristina s'è accorta ora del potere di internet, il suo shop è aperto da poco. Figurati se sta pensando ad altri investimenti. Lo ripeto, potrebbe produrre un piccolo spazio dedicato ai bambini, magari proprio su Super. Sarebbe un inizio, farebbe esperienza nel campo, per crescere.
Investire su un cartone animato costa molto, fra licenze e adattamento. Doppiare 1 episodio costa migliaia di euro (così dicevano a riguardo del ridoppiaggio di Sailor Moon).


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@*PIGO*: domanda
doppiare un episodio costa dai 4000 agli 8000 euro (dipende poi se gli studi, per prendersi il lavoro, offrono sconti e turni omaggio)
la licenza di un cartone varia dai 5000-10000 euro (dipende dalle contrattazioni, dal tipo di opera, dal paese, da chi contratta, il prezzo cambia se è un tv o altra società a negoziare, dagli "optional" che si richiedono come il cambio sigla)
per una serie da 13 episodi (che una tv non acquisterà mai, quindi che costa meno) siamo a:
licenze 130.000
doppiaggio 104.000
quindi 235.000 euro
Poi i costi della sigla sui 10.000-15.000 euro
Se consideriamo anche una decina di canzoni per riempire un cd, arriviamo a 350.000.
Quindi, con un CD a 15 euro di prezzo, servirebbero 25.000
17.500 copie sui 20 euro per pareggiare i costi.
Ti chiedo *PIGO*, secondo te ci sono almeno questi numeri a livello di copie che potrebbero essere vendute secondo te?
Perché il problema non è il costo di un investimento, ma se questo può essere ripagato e produrre utile :)

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FDiv88 ne sa più di me su numeri e classifiche.

Sono d'accordo con te che non è tanto l'investimento quanto il guadagno, ma allora se tutti i fan vogliono il monografico di Creamy, Cristina ne è consapevole, come mai non ha ancora acquistato le licenze per le basi giapponesi? Agganci ne ha, la Valeri Manera, per fare un nome, può indirizzarla su come fare. Acquista le licenze, propone un prezzo equo al pubblico in modo che non ci rimetta neanche 1 centesimo. Secondo me non se la sente di intraprendere questo e altri progetti senza un supporto alle spalle o forse non crede di avere tanti fan fedeli che supportano ogni sua iniziativa. Forse semplicemente non le interessano nuovi progetti e le bastano i concerti che fa.


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MessaggioInviato: mar 28 mag 2013, 13:56 
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Lo dico da storico fan: ormai la carriera di Cristina è finita. Può continuare a fare come ora, serate revival, anche con un buon riscontro di pubblico, ma non credo potrà più fare molto altro. Provate solo a nominarla fuori da questo forum come cantante, penseranno che scherzate.
Lei è alle soglie dei cinquanta, non illudetevi che nessuno la prenderà mai a Sanremo, doveva andarci negli anni 90. La voce è scarsa, o meglio non è curata e valorizzata come dovrebbe. Spesso furbescamente le parti acute le fa fare al pubblico. La prendono ogni tanto in qualche trasmissione nazional popolare di vecchi successi o nel periodo natalizio per fare qualche canzoncina, ma da Sanremo vengono esclusi grandi nomi della musica italiana, figuriamoci se una cantante di sigle (questo è, siamo onesti) del passato può pensare di passare avanti ad altri, e checchè se ne dica gli esclusi dal festival sono sempre una bella lista.
Aggiungiamo pure che l'epoca del successo di massa dei cartoni animati giapponesi per bambini è superata, soppiantata dai videogiochi, da internet, dalla precocità dei nuovi bambini. Altro che i nostri pomeriggi nel doposcuola davanti alla tv :)
Ha avuto i suoi successi discografici e televisivi negli anni 80 (favorita dal monopolio che è stato imposto sul suo nome), negli anni 90 è stata in declino (con la breve parentesi del Fivelandia 14), negli anni 2000 già ha cominciato a vivere di rendita (con qualche bella soddisfazione per i fan tipo i monografici di Hamtaro e Mirmo), sui successi del passato. Gli ultimi Fivelandia erano raccolte di vecchi brani con una manciata di inedite, in genere mediocri.
Ora vive di serate con gli ex-bambini cresciuti (altro che idolo dei bambini da tre generazioni), potrà andare avanti così e basta. Ovviamente ognuno raccoglie quel che semina.


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