@kima:
premesso che la questione dei soundbanks non è del tutto risolta (e premesso che non lo è nemmeno la questione del DX7) il link che hai postato non è incompatibile con l'ipotesi dell'HARMONICA:
http://bobbyblues.recup.ch/yamaha_dx7/d ... banks.htmlSulla ROM#1 è scritto che è quella precaricata nel synth in giappone ed in europa, precaricata presumo significa scritta nel firmware del synth per cui non serviva caricare ogni volta i dati dalla card rom e in caso di aggiustamenti vari dei preset (con relativi pasticci) si poteva riportare i dati di fabbrica dalla rom .
La ROM#2 (che contine l'HARMONICA) nel sito NON è scritto chiaramente che non era disponibile nel synth (e cmq leggi dopo cosa scrivo sull'autore dei preset)
Le altre ROM (e anche in quelle c'è l'HARMONICA) non c'è scritto che fossero commercializzate solo negli usa (forse erano nella confezione forse no), il sito dice solo che una di queste era precaricata nella versione americana.
Ho letto tempo fa dal sito del sound engineer ovvero dell'autore inglese di tutti i preset originali che per motivi di spazio (e di mem ridotta del synth) non ci stavano in un unico cartdrige per cui vennero divisi in 2 (o 4 non ricordo) e che erano tutti disponibili quando fu messo in commercio il dx7, tra questi c'era l'harmonica che l'autore ha poi sentito per radio quando venne usato da tina turner e da molti altri.
Insomma l'esistenza di 4 cartucce era per motivi di spazio e non per fini "commerciali".
I musicisti non programmavano il dx7 usavano direttamente i preset perché troppo difficile da programmare (più che altro l'interfaccia era scomodissima da usare).
Ovviamente mi posso anche sbagliare ma prima di concludere che l'harmonica non era nella confezione originale europea bisognerebbe indagare per bene.
Io mi sono sentito di escludere la cosa proprio per l'importanza che il designer dava al preset, sottolineava che era uno dei preset di "default" (evidentemente non "precaricato" ma disponibile in cartuccia).
Escludo anche la pista giapponese perché la sigla di lamù italiana è troppo poco elaborata, i giapponesi in particolare l'autore della sigla dell'originale e delle soundtracks dell'anime era un pazzoide/genio: usava moltissimi synth e li sincronizzava con uno pseudo-midi inventato da lui, insomma era distante anni luce rispetto al nostro autore misterioso come qualità.