...quante idee, accettabili (condivisibili) o meno, personali e sul vissuto, e quante posizioni contrapposte che non per forza di cose si annichiliscono avvicendevolmente, forse non son complementari tra loro ma mi riesce difficile farne una sintesi organizzata.
Vi dico cosa penso quando immagino "gay" come premessa doverosa. Per anni ho immaginato paralleli ai classici termini dispregiativi, ovvero culattoni,froci,finocchi,culirotti...e ogni bell'apprezzamento; senza caricare di odio o di chissà che stronzata da ragazzo; non ho mai avuto nessuna forma di razzismo per l'omosessualità che non fosse quella del colpevolizzare l'omosessuale che esaltava il suo stato di diverso, piuttosto che favorire una percezione di normalità in quanto è normale.
Sia chiaro, abbiamo bisogno di avere un'idea schematica del mondo e delle persone....mi son posto il problema degli
"effeminati" (ne ho incontrati molti, tutto qui, e non è sempre facile avere un atteggiamento corretto e sano, dato che non sempre capisci chi hai davanti, per cui puoi aver difficoltà nel relazionarci)..ragazzi spesso ficadipendenti, per nulla omosessuali quindi....ristrutturi un po' il tuo schema mentale.
Inizi a capire (e studiare non basta, le teorie del comportamento son così incapaci dispiegare tutto) che effeminato spazia dall'etero totale al quasi donnaccia, vi parlo di uno che sculetta pure quando sta sul tram.
Allora dicevo, esistono (prendendo di vista il comportamento manifesto)effeminati che spaziano in ogni sessualità, esistono i non effeminati, ovvero quelli che non hanno particolari atteggiamenti stravaganti o sdolcinati, che come i primi spaziano in ogni dimensione sessuale.
Ora chiarito che comportamento manifesta indica poco e nulla sull'orientamento sessuale (anche se la statistica ci dice che sia più alto il numero di effeminati tra gli omosessuali) serve capire cosa porta la comunità a percepire il parolone "gay" come "ragazzo scheccante"......
Probabilmente ora come ora si tende a confondere Gay[omosessualità manifesta (spesso colorita di atteggiamenti un po' effeminati)] con omosessuale...che ha valore molto più blando, l'essere attratto da persone del proprio sesso, senza particolari comportamenti manifesti.
Questa forma di omosessualità, forse un po 'clandestina è vista come sana; dopotutto no ncredo che un etero vada in giro sbandierando la propria eterosessualità, dato che farebbe ridere, resta ovviamente un po' il problema alla fonte; ovvero che si percepisca l'eterosessualità come sessualità normale e sana e l'omosess come devianza, patogena; queste idee son ormai decadute, e studi scientifici han fatto capire come esista in natura questo comportamento (l'etologia ha sempre mostrato questa situazione sessuale)...come sia normale che possa esistere una sessualità di natura differente a quella classica.
Il punto è...si è ancora capaci di capire questo ? No...non basta il Costanzo con la sua trasmissione ragazzi. L'omosess è vista come sessualità inferiore, ricca di vergogna; non è normale che sia così ok, ma non è colpa di nessuno se si è vista per millenni così...ci vorrà tempo per modificare la percezione sociale; e certamente non aiuta la ghettizzazione dell'omosessuale stesso, che si etichetta gay perchè adora il pene...nell'eterosessualità non esiste una formula così organogenitaledipendente come definizione, posso inventarlo io cmq..che ne so..decidiamo che chi sbandiera la sua dipendenza dalla fica sia un "etery"

...cioè quando senti la dicitura "etery" sai che ti trovi davanti uno che va a letto con sventole, cioè immagini la persona solo in atti sessuali cioè...perchè il punto è questo, se ci si etichetta gay t'immagini due persone dello stesso sesso a letto, vedi e fai vedere solo la componente sessuale..esulando da ogni situazione affettiva;che poi è la condizione prioritaria nell'omosessualità, a mio parere...
Ritorniamo in vicinanza di situazioni molto tabù, e che resteranno tali per molto credo, anche se le nuove generazioni son più aperte, e riescono ad avere un approccio più sano alla sessualità parlo della masturbazione, fenomeno clandestino, privato sempre di una sua componente normale e sempre vittimizzato e inutilmente colpevolizzato. Per non dire "vergognoso". Non sia mai che tuo figlio (parlo al maschile, perché son ragazzo, magari una pulzella parla della versione al femminile ???

)si provochi piacere da sè, toccandosi il pisello; dio che vergogna sapere che tuo figlio si cincilla il coso per godere (come hai fatto tu con tuo marito) lui è innocente...mica sbaglia la mamma; il problema è "Ma farsi i caxxi propri?"
Mi viene in mente il film American Pie, in cui si trova un padre avanguardista, che trova normale l'interesse del figlio per il proprio cosino,anzi gli dice in tutta tranquillità che lui stesso da ragazzo adorava masturbarsi...ovvio l'imbarazzo del figlio, quanto straordinaria la capacità del padre di rendere sana e normale una pratica che tutto sommato non credo renda ciechi

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Un discorsone sboccato per far capire come sia difficile vivere al giorno d'occhi all'aria aperta il fenomeno in oggetto, non per questo non lo si conosce, e non lo si accetta, vedete passa molto tra accettazione palese e condivisa e accettazione privata; si può rendere propria una situazione senza difficoltà, ma condividerla, sapere che altri sanno che tu sai diventa più complesso...entrano in gioco macchine perverse.....
dove sta il parallelo col discorso gay ?....ora volete troppo raga
A volte si sanno le cose, ma non si riesce a condividerle, altre volte non si è in grado di condividerle ma non si è nella situazione giusta...
Dove sbagliano i gay ? fin tanto posso chiamare un ragazzo gay ci saranno problemi...ecco cosa sbagliano, non ci si deve ghettizzare e strumentalizzare, perchè il gay strumentalizza il proprio pene, che diventa un po' la bandiera della sua identità...l'omosessuale invece non usa il pene

(strumentalizza) per creare categorie sociali "chiuse"...esistono locali gay ecc..questo vuol dire che esistono razzisti che si classificano...perchè il primo razzista è il gay...che si diversifica "dal non gay" sia esso omosessuale o eterosessuale.
Virgo