dancasti ha scritto:
calendarman ha scritto:
sindrome di Peter Pan
peter... ah... quel dilettante...

Cito questa frase non per lodare DanCasti (me ne guarderei bene

) ma perché, scherzi a parte, essa individua l'indicatore esatto di un'atmosfera che si crea di per sè, in questo strano spazio della Rete.
No, non è la famosa "sindrome di Peter Pan", quella dell'eterno bambino. E' anche questa, ma c'è di più, molto di più, a parer mio. Non mi piace tirare fuori discorsi patetici o retorici, perchè essi, vittime anche dell'euforia personale, resterebbero sul piano emotivo del mio pensiero, e non spiegherebbero adeguatamente quel che voglio dire... Ovvio: la creazione nuova dell'atmosfera infantile ti fa sentire protetto, ti accende e ripropone al pensiero luci e fantasie altrimenti soggiogate dalle troppe responsablità, giusto? Ecco: è proprio alla luce delle responsabilità che la vita ci offre (o meglio: ci impone, che impone a tutti) che è liberatorio (deliziosamente anarchico?) il vivere una passione come questa. Ci rende orgogliosi, no? A voi fa questo effetto? Alla faccia di chi vuole essere (o fare...) l'adulto per forza, con lustrini e paillettes di
status quo che, personalmente, non capirò mai, io contrappongo l'invincibilità di ricordi che reinterpreto, che la mente è avida e bramosa di riavere con sè... E il luogo per farlo? Magari non ce n'è uno solo, magari ve ne son tanti; tanti ne ho avuti... Uno di essi, però, assai autorevole, è l'Impero di Gabrio, che spero un giorno venga riportato sui Libri di Storia come esempio di Dittatoriale Rettitudine (A)morale...
<<Ho lottato, bestemmiato ed ho pianto... Ma in fondo non è niente, è la vita. E' la vita soltanto...>>, dicono i Modena City Ramblers. E' una maniera per capire la vita, banalizzandola quel tanto che basta per inserirla in un'ottica minimalista, ma anche per renderla bella, bellissima, unica. La metafora della vita, quella che è adatta anche a
www.sigletv.net, almeno credo... Come dice Simone, non so bene perché si stia bene qua... Nessuno lo sa, forse. E' la vita, è la vita soltanto...
E' una generazione, la nostra, molto colorata, mal disposta nei confronti di ideologie di sorta, ingenua, magari anche "irresponsabile", e che ha avuto, per prima, l'opportunità di inseguire il suo passato. Attraverso la melodia. Atraverso le immagini. Attraverso le immagini e la melodia. Questo è tessuto connettivo troppo potente, gente... Il ritrovarsi qua, in un sito Web, a "gestire" in tutti questi strani modi questa miriade di esperienze, rinnovandole e arricchendole, non è altro che (semplice) meravigliosa "selezione naturale. "Selezione naturale" non nel senso razzista che tanta scienza ha concettualizzato. E' il ritrovarsi attorno a massimi livelli di emozione, gioia, divertimento, breve malizia... Con tutto quello che alcune vite (intelligenti, su: diciamolo pure) possono mettere in atto per emozionarsi un po'. Per evadere un po'. Per ridere un po'... Per condividere, scegliere, capire un po'... Ancora un po'...
WATTA
<<Ascoltami, madre, perdonami madre... Ho lottato, bestemmiato ed ho pianto... Ma in fondo non è niente, è la vita. E' la vita soltanto>> (Modena City Ramblers - "Il vagabondo stanco")