Mi ero ripromesso di non scrivere nulla al riguardo, ma visti i tanti interventi...non vedo perché non esprimere la mia humble opinion....
A prescindere che ognuno vive il proprio essere cristiano nel modo che ritiene più opportuno, devo dire che l'elezione di Ratzinger mi ha un po' deluso. Non credo in una elezione "di continuità", poiché qui si tratta evidentemente di una continuità più dottrinatica che comportamentale. Ritengo che sarebbe stato più opportuno scegliere qualcuno che avesse almeno una parte delle doti comunicative e unificatrici di Giovanni Paolo II, se non altro per la necessità di recupero del consenso e di consolidamento della fede di cui la Chiesa abbisogna. Con Benedetto XVI si ritorna un po' (tanto) indietro....almeno per quello che lascia intendere dalle prime battute. Qui ci si trova davanti ad un uomo che si rammarica per le messe non più in latino e che su molti temi "sociali", ha opinioni fortemente conservatrici. Ho paura che il suo "recupero" si fondi sul pugno di ferro, ma cio' che mi preoccupa di più , soprattutto in Italia, é il ritorno ad uno stato (se già non lo é) NON laico.... La politica fa presto ad allinearsi alle linee di pensiero vaticane, non fosse solo per attingere al bacino di voti cattolici. Questo Papa si presente freddo, distaccato, poco incline al farsi accompagnare dalle folle. So benissimo che sarebbe stato impossibile trovare un clone comportamentale di Giovanni Paolo II, del quale almeno apprezzavo le caratteristiche umane ma non quelle di pensiero; qui mi trovo di fronte ad un uomo che non mi emoziona nemmeno sotto il piano umano.
Sono sicuro, e solo il tempo potrà smentirmi, che ci trascineremo presto verso un irrigidimento della Chiesa e ho paura che molte conquiste del passato possano andare perdute. Molti terreni che sono in coltivazione in questo momento, saranno rasi al suolo da un fondamentalismo dogmatico al quale non voglio nemmeno pensare.
Ci sono tematiche nelle quali l'ostinazione della Chiesa sta facendo più danni di quanto possa aver fatto una guerra. E penso alle popolazioni africane e non solo, travolte dal flagello dell'HIV; ancor più penso alle popolazioni messicane, tra le quali per anni era stata fatta, dai medici, prevenzione e informazione sull'uso del preservativo e seguitamente alla visita di GPII, buona parte di questo lavoro fu perduto, con i dovuti rischi del caso.
Una cosa voglio dirla, senza correre il rischio di essere frainteso: si puo' essere cristiani secondo una moltitudine di sfumature....ma vorrei veramente che chi si rispecchia fedelmente nei messaggi di non importa quale Papa o Cardinale, poi si comporti di conseguenza. Trovo che sia troppo comodo l'ufficio della confessione..... Prima si commette il peccato tanto poi ci si confessa....
Non si devono avere rapporti prematrimoniali e in seguito al matrimonio, bisogna averli solo per procreare.Quindi pensateci bene quando fate l'amore con la persona alla quale volete bene, e con la quale credete di condividere il resto dei vostri giorni...perché SIETE DEI PECCATORI.
Non si deve usare il preservativo. Quindi ricordate che se fate l'amore con un qualsiasi anticoncezionale, SIETE DEI PECCATORI; e trovo che sia sbagliato pensare che poi confessandosi si cancelli tutto....perché se continui a fare in quel modo sei recidivo, peccatore e consapevole di esserlo.
Non si deve evitare che venga messo al mondo un bambino con gravi problemi di salute (anche se lo si sa prima del parto), perché va contro le regole naturali. Se lo fai SEI UN PECCATORE. Certo....tanto poi é il bambino che soffre..e magari dopo che i genitori vengono a mancare, lo spediamo in un bel centro di accoglienza dove hai due pasti garantiti al giorno. Oppure i genitori stessi non sono in grado con il loro lavoro (se ce lo hanno) e con gli aiuti statali ( se te li danno e in quale misura), di potergli garantire le cure necessarie. In questo secondo caso, NON SEI PECCATORE. Il tuo dovere di buon cristiano lo hai fatto.
Pongo ancora l'accento sulla confessione....la cosa più scandalosa che esista nella chiesa cattolica. Tenuto conto che la confessione nasce nel medioevo (o giù di li.....non sto tenendo una lezione di storia del Cristianesimo)...sapete come nasce? Nasce come ufficio dal quale trarre finanze per la chiesa, ed il perdono era ovviamente assicurato, previo pagamento della "pena pecuniaria". Possibile che non lo troviate aberrante? Perché mi devo confessare? E poi perché confessare? Se sono convinto di aver peccato, deve essere il mio rimorso stesso nell'averlo commesso a farmi parlare con Dio, a tu per tu, nella mie preghiere e a chiedergli perdono per cio' che ho fatto e di solito il peccato non dovrebbe essere commesso ulteriormente, altrimenti che cosa gli ho chiesto di perdonarmi a fare? Cioé, mi spiego, trovo che oggigiorno sia troppo comodo allinearsi al pensiero cattolico "duro e puro" a livello di concetto quando poi nella vita di tutti i giorni, per certi aspetti, ci si comporta contrariamente. Perché poi la messa della domenica, nella quale mi confesso e quindi mi libero dal peso, non é che sia la mia catarsi settimanale...Io pecco in settimana, tanto poi la domenica faccio il riassuntino al prete e HOP! ......tutto pulito.
Discorso sul "mondo secondo natura" Non possiamo sperare di vivere in un mondo in cui tutto debba andare secondo natura...altrimenti il concetto stesso di medicina, di scienza, di progresso...sarebbero annullati. Perché curare una malattia allora é naturale, e usare il presevativo no? (perdonatemi se uso sempre l'esempio del preservativo, ma credo sia un argomento che tocchi un po' tutti....). Se la volontà del Signore é quella di ammalarti, perché non far fare alla malattia il proprio decorso invece di curarla con medicine che, allo stato attuale dei fatti, modificano il percorso naturale delle cose.? Stesso discorso per la scienza....se il Signore ci ha messo sulla terra, perché sforzarsi ad esplorare pianeti sconosciuti oppure perché cercare di capire la struttura del DNA o innestare un frutto on un altro e mangiarne i prodotti...
Io sono sempre stato convinto che il Signore, o comunque chiunque ci abbia messo sulla terra, ci abbia dato un luogo ed un tempo nel quale, sotto certi principi di convivenza civile e pacifica, progredire, portarsi avanti con scoperte scientifiche, sconfiggere malattie, conoscere nuovi tipi di unioni, tutto esclusivamente nel rispetto delle idee e delle convinzioni altrui.
Bene mi sembra di essere stato discretamente prolisso.....
Cordialmente, sempre, Vostro
Gabriele
_________________ Se volevo stare muta facevo la pianista!
|